A Firenze dal 22 marzo al 10 maggio
A Palazzo Vecchio Valletta si racconta con le sue mappe patrimonio dell'Umanità
Una delle mappe del cartografo Giovanni Francesco Camocio incluse nel registro Unesco Memory of the World, Valletta, MUZA. Courtesy of Sandro Debono
Samantha De Martin
14/03/2018
Firenze - Nell’anno che la elegge a Capitale Europea della Cultura, Valletta sbarca al Museo di Palazzo Vecchio con una mostra che ripercorre, in tre capitoli, la straordinaria storia di questo crogiolo di popoli e culture nel cuore del Mediterraneo.
Dal 22 marzo al 10 maggio la “Città Umilissima” costruita in seguito al Grande Assedio del 1565 - il pesante attacco ottomano respinto grazie a una strenua resistenza dei cavalieri e dei maltesi e in risposta al quale fu realizzata, negli anni, una massiccia opera di fortificazione - si racconta attraverso le sue preziose mappe.
La prima sezione del percorso espositivo, a cura di Sandro Debono, direttore del MUŻA - il museo che sarà inaugurato a giugno prossimo, completamente rinnovato, nella nuova sede dell’Auberge d’Italie - è dedicata al Grande Assedio di Malta ad opera dall'Impero ottomano, deciso a conquistare l’isola per eliminare l'Ordine ospedaliero di San Giovanni.
L’evento è descritto in forma visiva dall’incisore e disegnatore fiorentino Anton Francesco Lucini, autore anche del primo atlante marino che copre tutto il mondo, pubblicato a Firenze nel 1646.
Questo appuntamento - organizzato da Heritage Malta e dal Comune di Firenze - sarà un’occasione unica per ammirare due stati delle mappe che riproducono il Grande Assedio di Malta del cartografo Giovanni Francesco Camocio, incluse da pochi mesi nel registro Unesco Memory of the World.
Delle quattro mappe, tre appartengono alla collezione del MUŻA - il progetto di punta nell’ambito di Valletta, Capitale Europea della Cultura 2018 - e una all’Università di Praga.
«È la prima volta in assoluto - commenta il curatore, Sandro Debono - che due delle mappe iscritte nelle lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità escono dall’isola dopo questo importante riconoscimento. La scelta di Firenze, come sede della mostra, nasce dal gemellaggio culturale voluto tra Malta - e Valletta, Capitale della Cultura 2018 - e Firenze, capitale dell’arte. Il percorso espositivo, curato appositamente per gli spazi di Palazzo Vecchio, vuole essere una celebrazione della storia della città tramite la cartografia, creando un vincolo con la sala delle carte geografiche attraverso una collezione di mappe, documento di valore inestimabile, frutto delle conoscenze dell’epoca».
Il secondo capitolo della mostra presenta, invece, le viste cartografiche della città, che includono anche le rappresentazioni della posizione strategica sulla quale si è sviluppata la capitale.
La terza tappa di questo viaggio ruota intorno a Valletta, città mediterranea dalla spiccata identità europea.
E infine saranno approfonditi alcuni aspetti relativi alla vicinanza con la Sicilia, al legame con le altre isole e con i porti del Mediterraneo. Una mappa dettagliata svelerà l’area portuale della città, soffermandosi sul processo di costruzione delle principali linee di fortificazione completate alla fine del XVIII secolo.
Leggi anche:
• MUZA, il "museo del pubblico" concepito per far comprendere l'arte
Dal 22 marzo al 10 maggio la “Città Umilissima” costruita in seguito al Grande Assedio del 1565 - il pesante attacco ottomano respinto grazie a una strenua resistenza dei cavalieri e dei maltesi e in risposta al quale fu realizzata, negli anni, una massiccia opera di fortificazione - si racconta attraverso le sue preziose mappe.
La prima sezione del percorso espositivo, a cura di Sandro Debono, direttore del MUŻA - il museo che sarà inaugurato a giugno prossimo, completamente rinnovato, nella nuova sede dell’Auberge d’Italie - è dedicata al Grande Assedio di Malta ad opera dall'Impero ottomano, deciso a conquistare l’isola per eliminare l'Ordine ospedaliero di San Giovanni.
L’evento è descritto in forma visiva dall’incisore e disegnatore fiorentino Anton Francesco Lucini, autore anche del primo atlante marino che copre tutto il mondo, pubblicato a Firenze nel 1646.
Questo appuntamento - organizzato da Heritage Malta e dal Comune di Firenze - sarà un’occasione unica per ammirare due stati delle mappe che riproducono il Grande Assedio di Malta del cartografo Giovanni Francesco Camocio, incluse da pochi mesi nel registro Unesco Memory of the World.
Delle quattro mappe, tre appartengono alla collezione del MUŻA - il progetto di punta nell’ambito di Valletta, Capitale Europea della Cultura 2018 - e una all’Università di Praga.
«È la prima volta in assoluto - commenta il curatore, Sandro Debono - che due delle mappe iscritte nelle lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità escono dall’isola dopo questo importante riconoscimento. La scelta di Firenze, come sede della mostra, nasce dal gemellaggio culturale voluto tra Malta - e Valletta, Capitale della Cultura 2018 - e Firenze, capitale dell’arte. Il percorso espositivo, curato appositamente per gli spazi di Palazzo Vecchio, vuole essere una celebrazione della storia della città tramite la cartografia, creando un vincolo con la sala delle carte geografiche attraverso una collezione di mappe, documento di valore inestimabile, frutto delle conoscenze dell’epoca».
Il secondo capitolo della mostra presenta, invece, le viste cartografiche della città, che includono anche le rappresentazioni della posizione strategica sulla quale si è sviluppata la capitale.
La terza tappa di questo viaggio ruota intorno a Valletta, città mediterranea dalla spiccata identità europea.
E infine saranno approfonditi alcuni aspetti relativi alla vicinanza con la Sicilia, al legame con le altre isole e con i porti del Mediterraneo. Una mappa dettagliata svelerà l’area portuale della città, soffermandosi sul processo di costruzione delle principali linee di fortificazione completate alla fine del XVIII secolo.
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