Gli appuntamenti di Firenze con l'arte
Da Pontormo al Codice Leicester di Leonardo, il 2018 degli Uffizi è all'insegna delle grandi mostre
Pontormo, Visitazione, 1528-1530, olio su tela, Carmignano (Prato), Propositura dei Santi Michele e Francesco
Samantha De Martin
05/03/2018
Firenze - Dal Codice Leicester di Leonardo da Vinci alla Visitazione di Carmignano di Pontormo, dalle automobili all’arte del cavalcare. Si preannuncia ricco di sorprese il programma espositivo del 2018 tra gli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.
L’evento indubbiamente più atteso si terrà dall’8 maggio al 29 luglio, quando Palazzo Pitti accoglierà una preziosa selezione di opere della maturità di Pontormo, eseguite alla fine degli anni Venti del Cinquecento.
In occasione della mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura rientrerà a Firenze - dopo oltre vent’anni - l’Alabardiere realizzato dall’artista toscano, ora al Getty Museum, che verrà messo a confronto con il disegno preparatorio agli Uffizi e con il Ritratto di Carlo Neroni proveniente da una collezione privata e recentemente scoperto.
Per la prima volta sarà esposta anche la Visitazione di Carmignano, insieme al relativo studio a matita nera degli Uffizi.
Dal 29 ottobre al 20 gennaio 2019 l’Aula Magliabechiana accoglierà invece il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, che giungerà in Arno, prestato da Bill Gates, per un’ anteprima assoluta nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del maestro.
Nel corso di questo atteso appuntamento - organizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dal Museo Galileo, col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze - saranno esposte le pagine originali del Codice, rese integralmente visibili grazie a una tecnologia innovativa.
Grazie ai risultati di alcuni studi scientifici verranno poi esplorati i disegni e le teorie, di straordinaria attualità, del genio di Vinci.
Accanto alla celebrazione delle automobili, “opere d' arte in movimento”, al centro della mostra multidisciplinare In viaggio con stile: Guidare le automobili, lasciarsi guidare dalle mode - in calendario dal 5 giugno al 2 dicembre - Palazzo Pitti renderà omaggio alla magnificenza della porcellana durante il Granducato lorenese.
Dal 13 novembre al 10 marzo la Sala del Fiorino sarà una vetrina di porcellane, dipinti, sculture, cristalli e arazzi che sveleranno l’attenzione per l’esotico, la passione antiquaria e l’interesse naturalistico caratteristici del gusto internazionale settecentesco, espresso dalle manifatture Ginori e di Vienna.
Dalla folta agenda degli appuntamenti fiorentini non poteva mancare l’omaggio a Giorgio Vasari. A 450 anni dalla pubblicazione delle Vite, edite da Giunti, una mostra affronterà, dal 20 novembre a gennaio 2019, il rapporto controverso che l’aretino intrecciò con i linguaggi artistici dei maestri emiliani e romagnoli.
Accanto a un’ampia selezione di opere grafiche del Vasari si potranno ammirare alcuni preziosi disegni del Parmigianino, artista che lo suggestionò profondamente soprattutto durante il soggiorno bolognese del 1539.
E mentre l’appuntamento A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’Antichità al Medioevo - dal 26 giugno al 14 ottobre - proporrà all'attenzione del pubblico il forte legame che fin dalla Preistoria esiste fra uomo e il cavallo in diversi ambiti - dalla mitologia allo sport, dalla guerra alla vita quotidiana - la retrospettiva dedicata allo scultore tedesco nel Novecento, Fritz Koenig, attesa dal 21 giugno al 7 ottobre, presenterà, agli Uffizi, disegni, modelli e sculture di piccolo e medio formato e, al Giardino di Boboli, monumentali lavori in bronzo.
Tappeti, tessuti, avori, metalli, avori, pietre dure e manoscritti saranno invece al centro del percorso dedicato alle testimonianze di arte islamica raccolte a Firenze tra Quattrocento e il primo Seicento. L’itinerario espositivo, diviso in due sedi, vedrà gli Uffizi accogliere la sezione storica incentrata sui secoli XV-XVII, mentre il Bargello sarà più attento al “revival” del collezionismo d’arte islamica a cavallo fra Ottocento e Novecento, rappresentato da emblematiche figure di antiquari e collezionisti.
«Se l’anno nuovo - commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - è iniziato con l’inaugurazione dell’Auditorium Vasari e di tutta una serie di nuove sale espositive - da quelle dedicate alla storia degli Uffizi a quelle di Caravaggio e del Seicento, fino alla Donazione Contini Bonacossi - ci siamo comunque messi al lavoro per preparare una programmazione ricca di mostre di alta caratura scientifica e di grande impatto sociale. Per il secondo anno inaugureremo due esposizioni dedicate a donne artiste. Nel 2018 accenderemo i riflettori sulla pittrice bolognese del Seicento Elisabetta Sirani, e sulla scultrice sarda Maria Lai, le cui opere si riferiscono anche a elementi e processi tessili nel senso della ‘fiber art’».
Il tema della condizione femminile verrà inoltre ripreso, dal 25 novembre al 24 febbraio 2019, nell'ambito della mostra sul Ratto di Polissena dello scultore classico Pio Fedi.
Leggi anche:
• Agli Uffizi un nuovo allestimento dedicato a Caravaggio e ai maestri del Seicento
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L’evento indubbiamente più atteso si terrà dall’8 maggio al 29 luglio, quando Palazzo Pitti accoglierà una preziosa selezione di opere della maturità di Pontormo, eseguite alla fine degli anni Venti del Cinquecento.
In occasione della mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura rientrerà a Firenze - dopo oltre vent’anni - l’Alabardiere realizzato dall’artista toscano, ora al Getty Museum, che verrà messo a confronto con il disegno preparatorio agli Uffizi e con il Ritratto di Carlo Neroni proveniente da una collezione privata e recentemente scoperto.
Per la prima volta sarà esposta anche la Visitazione di Carmignano, insieme al relativo studio a matita nera degli Uffizi.
Dal 29 ottobre al 20 gennaio 2019 l’Aula Magliabechiana accoglierà invece il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, che giungerà in Arno, prestato da Bill Gates, per un’ anteprima assoluta nell’ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del maestro.
Nel corso di questo atteso appuntamento - organizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dal Museo Galileo, col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze - saranno esposte le pagine originali del Codice, rese integralmente visibili grazie a una tecnologia innovativa.
Grazie ai risultati di alcuni studi scientifici verranno poi esplorati i disegni e le teorie, di straordinaria attualità, del genio di Vinci.
Accanto alla celebrazione delle automobili, “opere d' arte in movimento”, al centro della mostra multidisciplinare In viaggio con stile: Guidare le automobili, lasciarsi guidare dalle mode - in calendario dal 5 giugno al 2 dicembre - Palazzo Pitti renderà omaggio alla magnificenza della porcellana durante il Granducato lorenese.
Dal 13 novembre al 10 marzo la Sala del Fiorino sarà una vetrina di porcellane, dipinti, sculture, cristalli e arazzi che sveleranno l’attenzione per l’esotico, la passione antiquaria e l’interesse naturalistico caratteristici del gusto internazionale settecentesco, espresso dalle manifatture Ginori e di Vienna.
Dalla folta agenda degli appuntamenti fiorentini non poteva mancare l’omaggio a Giorgio Vasari. A 450 anni dalla pubblicazione delle Vite, edite da Giunti, una mostra affronterà, dal 20 novembre a gennaio 2019, il rapporto controverso che l’aretino intrecciò con i linguaggi artistici dei maestri emiliani e romagnoli.
Accanto a un’ampia selezione di opere grafiche del Vasari si potranno ammirare alcuni preziosi disegni del Parmigianino, artista che lo suggestionò profondamente soprattutto durante il soggiorno bolognese del 1539.
E mentre l’appuntamento A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’Antichità al Medioevo - dal 26 giugno al 14 ottobre - proporrà all'attenzione del pubblico il forte legame che fin dalla Preistoria esiste fra uomo e il cavallo in diversi ambiti - dalla mitologia allo sport, dalla guerra alla vita quotidiana - la retrospettiva dedicata allo scultore tedesco nel Novecento, Fritz Koenig, attesa dal 21 giugno al 7 ottobre, presenterà, agli Uffizi, disegni, modelli e sculture di piccolo e medio formato e, al Giardino di Boboli, monumentali lavori in bronzo.
Tappeti, tessuti, avori, metalli, avori, pietre dure e manoscritti saranno invece al centro del percorso dedicato alle testimonianze di arte islamica raccolte a Firenze tra Quattrocento e il primo Seicento. L’itinerario espositivo, diviso in due sedi, vedrà gli Uffizi accogliere la sezione storica incentrata sui secoli XV-XVII, mentre il Bargello sarà più attento al “revival” del collezionismo d’arte islamica a cavallo fra Ottocento e Novecento, rappresentato da emblematiche figure di antiquari e collezionisti.
«Se l’anno nuovo - commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - è iniziato con l’inaugurazione dell’Auditorium Vasari e di tutta una serie di nuove sale espositive - da quelle dedicate alla storia degli Uffizi a quelle di Caravaggio e del Seicento, fino alla Donazione Contini Bonacossi - ci siamo comunque messi al lavoro per preparare una programmazione ricca di mostre di alta caratura scientifica e di grande impatto sociale. Per il secondo anno inaugureremo due esposizioni dedicate a donne artiste. Nel 2018 accenderemo i riflettori sulla pittrice bolognese del Seicento Elisabetta Sirani, e sulla scultrice sarda Maria Lai, le cui opere si riferiscono anche a elementi e processi tessili nel senso della ‘fiber art’».
Il tema della condizione femminile verrà inoltre ripreso, dal 25 novembre al 24 febbraio 2019, nell'ambito della mostra sul Ratto di Polissena dello scultore classico Pio Fedi.
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