La città diventa museo a cielo aperto
Finestra con vista
Installazione urbana di Urbansolid, Milano, Bovisa.
L.Sanfelice
16/09/2014
Firenze - Sono circa 40 gli artisti di diversa provenienza (scultori, pittori, fotografi, designers, grafici e street-artists) chiamati ad unire e intrecciare i loro linguaggi per decorare decine di porte, nicchie, finestre e archi murati sospesi alle facciate dei palazzi cinti tra le mura cittadine di Firenze.
La performance collettiva programmata nella notte tra il 15 e il 16 settembre, data in cui nel 1865 Firenze veniva incoronata capitale d’Italia, è frutto di un progetto non autorizzato ma lontano da propositi di contestazione che intende anzi agire come una proposta civile nel rispetto delle cornici storiche e degli spazi utilizzati dai diversi artisti per esprimersi.
Lasciando libertà agli autori delle diverse creazioni (tutte facilmente rimovibili), l’operazione di Art Mob “Finestra con Vista”, curata da Yan Blusseau, insegue l’idea di mettere in cornice l’arte urbana nel contesto di una città che diventa museo a cielo aperto. Obbedendo a questa convinzione, l’azione intrapresa è perciò solo il primo passo di un più ampio progetto che si definisce come un movimento aperto e senza frontiere.
Una mappa illustra la localizzazione delle tappe dell’itinerario. Tra gli artisti coinvolti segnaliamo: Clet Abraham, Jef Aérosol, Guerilla Spam, Urbansolid, Gian Marco Lamuraglia, Moradi il Sedicente.
Con l'hashtag #fcvfirenze gli artisti che aderiscono all’Art Mob documentano le loro performance.
La performance collettiva programmata nella notte tra il 15 e il 16 settembre, data in cui nel 1865 Firenze veniva incoronata capitale d’Italia, è frutto di un progetto non autorizzato ma lontano da propositi di contestazione che intende anzi agire come una proposta civile nel rispetto delle cornici storiche e degli spazi utilizzati dai diversi artisti per esprimersi.
Lasciando libertà agli autori delle diverse creazioni (tutte facilmente rimovibili), l’operazione di Art Mob “Finestra con Vista”, curata da Yan Blusseau, insegue l’idea di mettere in cornice l’arte urbana nel contesto di una città che diventa museo a cielo aperto. Obbedendo a questa convinzione, l’azione intrapresa è perciò solo il primo passo di un più ampio progetto che si definisce come un movimento aperto e senza frontiere.
Una mappa illustra la localizzazione delle tappe dell’itinerario. Tra gli artisti coinvolti segnaliamo: Clet Abraham, Jef Aérosol, Guerilla Spam, Urbansolid, Gian Marco Lamuraglia, Moradi il Sedicente.
Con l'hashtag #fcvfirenze gli artisti che aderiscono all’Art Mob documentano le loro performance.
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