A Palazzo Strozzi dal 4 marzo al 18 giugno

"Reaching for the Stars": una grande mostra per i 30 anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo

 

Francesca Grego

02/03/2023

Firenze - “Un viaggio intergalattico nel cosmo dell’arte, un itinerario lungo e articolato tra fenomeni e figure chiave del contemporaneo: le stelle che ci indicano il cammino”. Così il direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino descrive Reaching for the Stars, la grande mostra che riunisce i protagonisti dell’arte negli ultimi decenni per celebrare i 30 anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo che, guarda caso, ha come simbolo una stella. Dalla prestigiosa raccolta torinese - ma di rilievo decisamente internazionale - provengono le oltre 70 opere in mostra dal 4 marzo a Palazzo Strozzi: una galassia che si estende da Maurizio Cattelan a Damien Hirst, da Cindy Sherman a William Kentridge, fino a Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye, Lara Favaretto, Shirin Neshat, attraversando trasversalmente i numerosi linguaggi e approcci che hanno segnato l’evoluzione dell’arte globale dagli anni Novanta ad oggi. 


"Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye", Palazzo Strozzi, Firenze. Photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Il percorso inizia già nel cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi con GoNoGo, installazione inedita realizzata dall’artista polacca Goshka Machuga: un imponente razzo “che punta letteralmente alle stelle e sembra in attesa di venir lanciato”, spiega Galansino: “Evocando la speranza di salvezza del genere umano in altri mondi, Macuga vuole portarci verso nuovi pianeti, incoraggiandoci a guardare il cielo, a dirigere le nostre aspirazioni verso un orizzonte più ampio. Il razzo è però ancorato al terreno, senza motore, in un’ambigua staticità”, trattenuto dal senso di fragilità che gli eventi degli ultimi anni hanno portato a galla. 


Damien Hirst (Bristol, UK, 1965, vive e lavora a Londra e nel Devon), Love Is Great (dettaglio), 1994. Vernice brillante e farfalle su tela; cm 213 x 213 I Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved

Il cielo da esplorare, insomma, è un altro e ci attende all’interno dell’edificio tardo quattrocentesco. Dal piano nobile alla Strozzina, le stelle dell’arte contemporanea dialogano con gli ambienti del palazzo, toccando i temi caldi degli ultimi 30 anni: la sperimentazione linguistica e la centralità del corpo, la natura alchemica dell’arte, la ricerca dell’identità, la dialettica tra figura e astrazione, ma anche l’immagine e il ruolo delle donne o la riflessione sulla storia recente, dall’attentato alle Torri Gemelle alle lotte per i diritti civili. 


Maurizio Cattelan, La rivoluzione siamo noi (dettaglio), 2000 I Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Pittura, scultura, installazioni, fotografia, video e performance si mescolano liberamente lungo l’itinerario curato da Galansino, riflettendo la varietà, l’evoluzione e il carattere costantemente aperto della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, che ha interpretato il progetto non solo come una mostra, ma soprattutto come una piattaforma di sperimentazione e partecipazione. Tra le opere esposte troveremo infatti diverse produzioni commissionate ad hoc, mentre un ampio programma di talk, workshop e attività inviterà il pubblico a interagire con gli artisti. 


"Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye", Palazzo Strozzi, Firenze. Photo Ela Bialkowska OKNO Studio

“È per me un onore e una grande emozione poter rivedere le ‘stelle’ della collezione esposte nelle splendide sale della Fondazione Palazzo Strozzi”, ha detto Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: “Festeggiare i trent’anni della mia pratica collezionistica all’interno di questo palazzo, capolavoro dell’architettura rinascimentale è un’occasione per ripercorrere i tragitti dell’arte contemporanea negli ultimi decenni, creando un dialogo vivo con l’antico e con il pubblico in visita. Questa mostra, che inizia dallo splendido cortile aperto alla città, rispecchia il valore della condivisione che da sempre impronta la mia collezione e trova piena sintonia con la linea della Fondazione Palazzo Strozzi a favore della partecipazione e dell’accessibilità della cultura”. 


"Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye", Palazzo Strozzi, Firenze. Photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Nel ricostruire l’ascesa della Collezione Sandretto Re Rebaudengo - che oggi comprende oltre 2 mila opere di autori affermati ed emergenti - Reaching for the Stars si tuffa nei fermenti di Londra all’inizio degli anni Novanta, con celebri lavori di Anish Kapoor (1000 Names) e Damien Hirst (Love Is Great), per poi tornare alla creatività made in Italy con Maurizio Cattelan (Bidibidobidiboo, La rivoluzione siamo noi, Lullaby), Vanessa Beecroft, Roberto Cuoghi, Paola Pivi, o esplorare le costellazioni femminili di Cindy Sherman, Barbara Kruger, Sherrie Levine, Sarah Lucas, Shirin Neshat, mentre gli ambienti sotterranei della Strozzina accolgono una corposa sezione dedicata al video, con opere di William Kentridge, Douglas Gordon, Philippe Parreno, Fiona Tan, Wael Shawky, Ragnar Kjartansson. 


Ragnar Kjartansson (Reykjavík, IS, 1976, dove vive e lavora), The End – Rocky Mountains, 2009. Videoinstallazione a cinque canali, colore, suono, 30ʹ 30ʺ I Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Difficile isolare tutti i fili di una trama così ricca, scandita da nove sezioni tematiche: che ci si lasci trasportare dalla musica (centrale per diversi artisti in mostra), che si preferisca indagare sulla pittura nel Terzo Millennio o spingersi nei territori ignoti del post-umano, il cosmo dell’arte è generoso di spunti. Ma una domanda percorre l’intero allestimento: “Come  fa un collezionista a puntare alle stelle?”, si chiede Galansino.


Sarah Lucas, (Londra, UK, 1962, dove vive e lavora), Nice Tits, 2011.Collant, lanugine, rete metallica, cemento; cm 208 x 160 x 60 I Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

“La storia di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo può essere d’ispirazione per cercare, nei cieli dell’arte, una risposta a questo impossibile interrogativo”, prosegue il direttore: “Una grande collezione si forma grazie a una irrefrenabile passione, seguendo le proprie intuizioni, spinti da una pantagruelica curiosità, oltre che, ovviamente, dalla propria cultura e dal proprio gusto. Una collezione è fatta di scoperte e anticipazioni, ma è anche frutto di errori, occasioni mancate e può comprendere qualche assenza ingombrante. L’universo dell’arte è infinito e ogni velleità di completezza resterà disattesa anche dal più instancabile esploratore spaziale; importante è che sia chiara la rotta e che il radar funzioni bene. Questo viaggio sarà lungo. Non resta che allacciarsi le cinture e partire per raggiungere le stelle”. 

A cura di Arturo Galansino, Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye è in programma a Palazzo Strozzi dal 4 marzo al 18 giugno 2023. 


"Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye", Palazzo Strozzi, Firenze. Photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Leggi anche: 
Dieci (e più) mostre da non perdere in Europa nel 2023
Dai Futuristi a Duchamp, otto mostre da vedere in Italia nel 2023

COMMENTI