Il debutto con la mostra “Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo”.
Un team di trentenni per gestire Villa Croce
Paola Inconis, Alessia Muraglia ed Elena Piazza
Ludovica Sanfelice
19/09/2016
Genova - Paola Inconis è genovese e ha 36 anni, Alessia Moraglia viene da Imperia e ha 31 anni, la stessa età di Elena Piazza che invece è palermitana. Sono loro le tre giovani imprenditrici che hanno creato la start up OpenYourArt a cui è stato riconosciuto il valore di migliore progetto di gestione del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova al termine del Master in Management dei Beni Museali, promosso da Comune di Genova, Fondazione Edoardo Garrone e Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale.
Il bello è che al prestigioso titolo corrisponderà l'incarico di sviluppare personalmente per i prossimi 4 anni il modello innovativo e sperimentale di gestione del bene museale pubblico proposto all'attenzione della Commissione di Valutazione mista pubblico-privato che ha promosso il lavoro del giovane team sulla base di tre criteri: innovazione, fattibilità tecnica e sostenibilità economica nel medio periodo.
Il processo dinamico che unisce realtà pubbliche e private per premiare idee nuove, nuovi talenti e nuove competenze affonda le radici nel più ampio programma di valorizzazione del patrimonio che la Città di Genova sta attuando già da qualche anno per attirare turismo. Ciò su cui le tre imprenditrici hanno scommesso con successo è proprio la rete culturale della città.
Il progetto ne ha scalzati altri sei e ha così traghettato le sue autrici alla guida di Villa Croce con l'obiettivo di convertire il polo in un centro di attrazione e produzione culturale sulla contemporaneità, capace anche di stabilire rapporti con le eccellenze del territorio genovese, nazionale e internazionale attraverso una programmazione integrata animata da eventi e appuntamenti tesi a moltiplicare le occasioni di frequentazione. Una strategia che troverà il sostegno di una serie di servizi accessori sostenibili ed un piano di rivitalizzazione degli spazi. Il banco di prova sarà la mostra “Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo”, dal 24 settembre al 27 novembre 2016. Occhi puntati su un modello da seguire.
Il bello è che al prestigioso titolo corrisponderà l'incarico di sviluppare personalmente per i prossimi 4 anni il modello innovativo e sperimentale di gestione del bene museale pubblico proposto all'attenzione della Commissione di Valutazione mista pubblico-privato che ha promosso il lavoro del giovane team sulla base di tre criteri: innovazione, fattibilità tecnica e sostenibilità economica nel medio periodo.
Il processo dinamico che unisce realtà pubbliche e private per premiare idee nuove, nuovi talenti e nuove competenze affonda le radici nel più ampio programma di valorizzazione del patrimonio che la Città di Genova sta attuando già da qualche anno per attirare turismo. Ciò su cui le tre imprenditrici hanno scommesso con successo è proprio la rete culturale della città.
Il progetto ne ha scalzati altri sei e ha così traghettato le sue autrici alla guida di Villa Croce con l'obiettivo di convertire il polo in un centro di attrazione e produzione culturale sulla contemporaneità, capace anche di stabilire rapporti con le eccellenze del territorio genovese, nazionale e internazionale attraverso una programmazione integrata animata da eventi e appuntamenti tesi a moltiplicare le occasioni di frequentazione. Una strategia che troverà il sostegno di una serie di servizi accessori sostenibili ed un piano di rivitalizzazione degli spazi. Il banco di prova sarà la mostra “Aldo Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo”, dal 24 settembre al 27 novembre 2016. Occhi puntati su un modello da seguire.
LA MAPPA
NOTIZIE