Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia guida all’estate 2018

10 mostre da vedere in vacanza

Festival del Paesaggio di Anacapri. Ra di Martino, Swimmer
 

Francesca Grego

13/08/2018

Chi ha detto che l’arte non va in vacanza? Grandi nomi e piccole mostre ricercate quest’anno vi sorprenderanno tra le cime delle Alpi o in riva al mare.
Ecco la nostra guida al calendario espositivo dell’estate 2018, in 10 tappe da gustare in assoluto relax.
 
1. TOSCANA. Cartasia Biennale d’Arte. Lucca
Dite “carta” e pensate a un disegno? Provate a fare un salto alla Biennale di paper art di Lucca e le porte della fantasia si spalancheranno davanti ai vostri occhi: architetture monumentali, sculture di ogni forma e consistenza, oggetti stravaganti o dalle linee mirabilmente pulite sono gli abitanti di un universo parallelo tutto da scoprire. Oltre 2000 metri quadri di esposizione indoor e installazioni distribuite nel tessuto della città offrono un’idea di quel che si può fare con la carta, grazie al contributo di artisti, designer e architetti selezionati tra 400 candidati provenienti da tutto il mondo.
Invitati d’onore sono lo scultore britannico James Lake e l’artista giapponese Nahoko Kojima, mentre alla Cina, paese ospite di quest’anno e terra dell’invenzione della carta, è riservato un intero padiglione. Indovinate con quale materiale è stato costruito.
 
2. SICILIA. Da Picasso a Jan Fabre
Se il vostro desiderio è coniugare mare e piaceri dell’arte, non esitate a oltrepassare lo Stretto: quest’anno intorno alle tante iniziative di Palermo Capitale della Cultura italiana si dispone una ricca offerta espositiva che attraversa l’isola da Oriente a Occidente.
Mentre nel capoluogo tengono banco la Biennale di Arte Contemporanea Manifesta e Keith Haring. Party of Life, tra le pietre barocche di Noto l’appuntamento è con Frida Kahlo e Pablo Picasso, entrambi in mostra al Convitto delle Arti. Senza dimenticare le incredibili visioni di Jan Fabre. Ecstasy & Oracles, distribuite tra Monreale e la Valle dei Templi di Agrigento.
 
3. VALLE D’AOSTA. Matisse e Cartier-Bresson al Forte di Bard
L’intenso rapporto che il padre dei Fauves instaurò con il teatro riprende vita nell’ottocentesco Forte di Bard. Scenografie, sculture, disegni, costumi, gioielli e gli inconfondibili papier decoupée arrivano qui da importanti collezioni europee, per evocare le atmosfere dei Balletti Russi e introdurci in un aspetto spesso trascurato dell’attività di un gigante del Modernismo (Henri Matisse. Sulla scena dell’arte).
Nella stessa sede è possibile ammirare una straordinaria galleria di paesaggi firmati da un reporter che ha scritto la storia del Novecento: alberi, tetti, risaie, distese di neve e di nebbia si trasfigurano nell’obiettivo di Henri Cartier-Bresson, “l’occhio del secolo” che per primo seppe conferire alla fotografia lo status di arte (Henri Cartier-Bresson. Landscapes/Paysages).
 
4. MARCHE. Surrealismo e fotografia in riva al mare
Sessanta opere grafiche e altrettante visioni per aprire gli occhi sul mondo onirico dei due geni surrealisti. Tra le chicche da non perdere, il cortometraggio di animazione Destino, creato a quattro mani nientemeno che da Salvador Dalì e Walt Disney (L’Arte surreale. Salvador Dalì e Max Ernst. Porto Recanati, Castello Svevo).
Se invece la vostra passione è la fotografia, non lasciatevi sfuggire Robert Doisneau: le temps retrouvé in mostra a Senigallia: un viaggio nell’arte del celebre fotografo francese attraverso 50 scatti iconici, tra attimi rubati al quotidiano e ritratti di grandi del XX secolo, da Pablo Picasso a Jacques Prevert.
 
5. PUGLIA. Il Seicento di Artemisia Gentileschi
A pochi chilometri dall’Alto Salento e dalle acque turchesi di Monopoli e Polignano, il centro storico di Conversano è davvero una piacevole sorpresa. Quest’estate la cittadina racconta una fetta del suo luminoso passato a partire dalla Caritas romana, il dipinto recentemente ritrovato di Artemisia Gentileschi che appartenne alla collezione del colto signore locale Giangirolamo d’Aragona.
Intorno al capolavoro della pittrice romana si dispongono preziose tele di maestri del Seicento, provenienti dalla ricca pinacoteca cittadina ma anche da sedi illustri come il Museo del Prado di Madrid o la Cattedrale di Malta: il Trionfo di Bacco di Paolo Finoglio, di ritorno dalla Spagna dopo 400 anni di assenza, la Fortitudine Pares (Cupido e la Morte), da alcuni attribuita a Caravaggio, nonché opere di Guido Reni, Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera (Artemisia e i pittori del Conte, Conversano (BA), Castello Normanno).
 
6. SARDEGNA. Cagliari ’68: l’isola dell’avanguardia
Anche l’arte ha avuto il suo ’68 e a Cagliari è iniziata una nuova era: a marcare la svolta è stata la nascita di una collezione contemporanea che figura tuttora tra le più complete in Italia.
Quel momento magico rivive ora nelle sale dei Musei Civici con un allestimento ispirato a quello originale del 1975 creato dall’allora direttore Ugo Ugo, iniziatore della raccolta. Giulio Paolini, Giò Pomodoro, Giorgio Griffa, Agostino Bonalumi, Ugo Nespolo, Vincenzo Agnetti sono solo alcuni dei protagonisti di un percorso di grande impatto e immediatezza. L’esperienza innovativa di Ugo, affiancato da critici e operatori di spicco, non solo gettava un ponte tra l’isola e la scena artistica italiana ma faceva del capoluogo sardo un luogo di sperimentazione preso a esempio in tutto il paese.
Negli spazi del CArteC la mostra si completa con un’installazione sonora interattiva che prende spunto dalle opere in mostra per abbattere le barriere tra suono e arti visive in linea con la sensibilità di oggi e i desideri di allora (‘68 – Materiali per un museo progressivo, Palazzo di Città Musei Civici di Cagliari).
 
7. CAMPANIA. Paesaggi contemporanei al Festival di Anacapri
Gli scenari esclusivi di Capri accolgono i fermenti del contemporaneo nella terza edizione del Festival del Paesaggio.
Due le mostre di punta della rassegna. Renato Mambor / Anacapri 2018 è un viaggio lungo oltre 40 anni nell’opera di un artista dall’inventiva inesauribile seguendo il fil rouge del paesaggio, dei rapporti della natura con l’elemento umano, l’artificio, la storia.
Postcards, invece, riunisce artisti di generazioni distanti – da Fabio Mauri ad Adrian Paci, tra i protagonisti delle residenze d’artista Travelogue 2018 – sul tema della cartolina come strumento di rappresentazione portatore di desideri e ricordi.
Un contributo speciale arriva dall’architetto, artista e designer di origine milanese Alessandro Mendini, che reinterpreta in chiave attuale le famose maioliche della chiesa di San Michele di Anacapri.
 
8. LIGURIA. Mecenati di ieri e di oggi, maestri di sempre
Una sfilata di dipinti per conoscere interessanti storie di mecenatismo e rivivere una pagina inedita della storia di Genova, quando artisti italiani e fiamminghi lavoravano insieme nelle botteghe della Superba. A introdurre il Seicento, stagione d’oro della città, sono le opere cinquecentesche di maestri assoluti come Albrecht Dürer, Correggio o Paolo Veronese, presente con il celebre Susanna e i Vecchioni (Mecenati di ieri e di oggi, Genova, Musei di Strada Nuova).
A Palazzo Ducale, invece, gli scatti di Oliviero Toscani – Ladro di Felicità regalano una carica di emozioni positive in occasione dei 70 anni di Costa Crociere, mentre al Porto Antico Van Gogh Alive – The Experience vi trasporterà con tutti i sensi nel mondo intenso e coloratissimo di uno dei pittori più amati di sempre.
 
9. TRENTINO-ALTO ADIGE. Scrivere le montagne, leggere il genoma
A 268 anni dalla nascita del geologo francese Déodat de Dolomieu, scopritore della roccia calcarea delle Dolomiti, la Biennale Gherdëina – Writing the Mountains di Ortisei celebra la montagna in un crogiolo di voci differenti: installazioni, architetture, oggetti di design incontrano i linguaggi performativi della danza, del canto, della poesia in un evento che sfida i limiti consueti della percezione. Obiettivo: raccontare in modo nuovo l’intreccio tra uomo e ambiente, natura e comunità, passato e futuro che ha preso forma in questo angolo delle Alpi.
Tutt’altra musica al MUSE – Museo delle Scienze di Trento: qui la mostra Genoma Umano. Quello che ci rende unici prova a rispondere a rispondere a domande capitali in un percorso interattivo e accattivante. Perché le persone sono tutte diverse? Da dove provengono i talenti? Quanto conta il DNA nella nostra vita? La risposta è in un’esplorazione che oscilla di continuo tra interno ed esterno, alla scoperta di ciò rende unico ognuno di noi.
 
10. CALABRIA. Dal Barocco alla Transavanguardia
A Taverna, patria del maestro seicentesco Mattia Preti, va in scena la dialettica tra avanguardia e Transavanguardia che ha segnato il XX secolo. A guidare i visitatori in un percorso lungo 30 opere, da Mimmo Rotella a Enzo Cucchi, Sandro Chia e Mimmo Paladino, è la voce del critico d’arte Achille Bonito Oliva, inventore del termine “Transavanguardia” (Avanguardia e Transavanguardia – Collezione permanente e cifre temporanee, Museo Civico di Taverna).
E per tornare alle origini ci spostiamo a Tropea: al Museo Diocesano Del vero e dell’oro, il Barocco da Mattia Preti a Luca Giordano punta l’attenzione su una stagione d’oro per la pittura nel Sud della Penisola e sui suoi interpreti più prestigiosi.

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