A Gerusalemme parte il restauro di uno dei luoghi simbolo della cristianità: la Basilica dell’Orto degli Ulivi

Basilica, Getsemani
 

17/12/2012

Saranno 6 ragazzi palestinesi, apprendisti restauratori, ad occuparsi a Gerusalemme del risanamento di uno dei luoghi più importanti della cristianità: il Giardino di Getsemani, conosciuto anche come Orto degli Ulivi, quello in cui, secondo i Vangeli, si ritirò subito dopo l’ultima cena con gli Apostoli. I lavori dureranno 18 mesi, riguarderanno il tetto, rivestito in lastre di piombo, ed i mosaici delle cupole, delle pareti, della facciata e delle pavimentazioni della basilica, nota  anche come Chiesa di tutte le Nazioni e come Chiesa dell’agonia proprio per via della notte che Gesù vi trascorse prima del tradimento da parte di Giuda e del suo arresto.

L’intervento sarà realizzato con in coordinamento del Mosaic Center di Gerico e da ATS pro Terra Sancta, con il supporto del Palestinian Municipality Support Program del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, della Custodia di Terra Santa, dal Comune di Rovereto (Italia) e dalla Fondazione italiana Opera Campana dei Caduti. Il valore complessivo dell’intervento supererà i 600.000 euro.

Il progetto, che si inserisce nell’ambito del programma di collaborazione tra municipalità italiane e palestinesi,  prevede, oltre al restauro delle strutture anche l’organizzazione di un corso di formazione di 14 mesi sulla metodologia e sulle tecniche di conservazione del mosaico antico e moderno. La Basilica, che sarà oggetto dei lavori, è opera dell’architetto italiano Antonio Barluzzi che la edificò tra il 1919 e il 1924 su un  luogo di culto in cui nel IV secolo preesisteva un luogo di culto di epoca bizantina, andato in rovina in seguito all’occupazione islamica.

Nicoletta Speltra