Tutela del patrimonio e fruizione intelligente
Boom di ingressi agli Uffizi e ai Musei Vaticani. Ora si studia come disciplinare i flussi dei visitatori
Musei Vaticani
L. Sanfelice
13/01/2014
Nell’anno appena conclusosi, i musei del Polo Fiorentino stabiliscono un nuovo record di ingressi raggiungendo quota 5.329.422 visitatori, dato che oltre a segnare un aumento del 5,48% rispetto al 2012, supera il 2007, anno precedente l’inizio della crisi (5.169.450). L’incremento più incisivo lo mette a segno il Bargello che rispetto al 2012 cresce del 12,93%. A seguire: la Galleria degli Uffizi, che lo scorso anno è stata visitata da 1.875.176 persone (altro record conquistato), con un aumento di 105.959 unità, pari al 5,99%.
Il circuito di musei fiorentini si attesta così come il grande attrattore d’Italia insieme ai Musei Vaticani, che da soli complessivamente si avvicinano ai cinque milioni e mezzo di visitatori.
In questo caso però accanto ai festeggiamenti occorre affrontare il tema della regolamentazione di un’affluenza tanto trionfale quanto preoccupante per la salute dei tesori custoditi nelle sue sale e per le condizioni di fruizione dei visitatori.
Se da un lato infatti il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci non può che esprimere grande soddisfazione per il risultato dei cinque milioni e mezzo di ingressi registrati, dall’altra non può sottrarsi allo studio di piani e strategie per affrontare nel modo più adeguato ed efficace un traffico destinato ad aumentare ulteriormente. Dalle colonne dell’Osservatore Romano, Paolucci annuncia infatti che per ovviare alla massiccia pressione antropica, nel 2014 i Musei si concentreranno sulla disciplina dei flussi attraverso l’amplimento degli orari di apertura e l’incentivazione delle prenotazioni online. A margine di questi provvedimenti inoltre, il serio impegno da osservare sarà la “cura metodica e costante delle collezioni” che avverrà attraverso il potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria e la conservazione preventiva e programmata.
Consulta anche:
I Musei Vaticani e l'effetto Papa
Il circuito di musei fiorentini si attesta così come il grande attrattore d’Italia insieme ai Musei Vaticani, che da soli complessivamente si avvicinano ai cinque milioni e mezzo di visitatori.
In questo caso però accanto ai festeggiamenti occorre affrontare il tema della regolamentazione di un’affluenza tanto trionfale quanto preoccupante per la salute dei tesori custoditi nelle sue sale e per le condizioni di fruizione dei visitatori.
Se da un lato infatti il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci non può che esprimere grande soddisfazione per il risultato dei cinque milioni e mezzo di ingressi registrati, dall’altra non può sottrarsi allo studio di piani e strategie per affrontare nel modo più adeguato ed efficace un traffico destinato ad aumentare ulteriormente. Dalle colonne dell’Osservatore Romano, Paolucci annuncia infatti che per ovviare alla massiccia pressione antropica, nel 2014 i Musei si concentreranno sulla disciplina dei flussi attraverso l’amplimento degli orari di apertura e l’incentivazione delle prenotazioni online. A margine di questi provvedimenti inoltre, il serio impegno da osservare sarà la “cura metodica e costante delle collezioni” che avverrà attraverso il potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria e la conservazione preventiva e programmata.
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