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Brescia e la Franciacorta. Un itinerario artistico tra borghi e cantine

Una veduta del Castello di Brescia.
 

Samantha De Martin

10/11/2016

La passerella giallo oro galleggiante, che annuiva al ritmo delle onde, ultima gigantesca opera dell'artista Christo - che ha fatto di The Floating Piers una magica passeggiata di tre chilometri - ha smesso di fluttuare lo scorso 3 luglio tra le acque del Lago di Iseo. Eppure la magia di questo gioiello nutrito dal fiume Oglio, scolpito tra monti, borghi e profumi, continua ad affascinare turisti entusiasti di vivere un'esperienza a 360 gradi tra vino e arte. Perché l'arte, in Franciacorta, ha il fascino di Montisola, ha il mistero delle incisioni rupestri della Valle Camonica, la maestosità delle piramidi di terra di Cislano di Zone, il profilo di castelli e antiche chiese. Ma soprattutto ha l'odore delle tante cantine ingentilite da sculture e la generosità dei vigneti, all'ombra dei quali maturano oltre 120 etichette. Cucita su di un territorio collinare, la Franciacorta racchiude 19 comuni che hanno, come centro ideale, Brescia.
 
L'inverno artistico di Brescia, tra eredità romana e “antiarte Dada”
Con il Capitolium voluto da Vespasiano nel 73 d.C., il Santuario d'età repubblicana, il teatro, i resti del foro cittadino, il tratto del lastricato del decumano massimo, l'antica Brixia ospita il più importante complesso di rovine e resti di edifici pubblici di età romana presenti nell'Italia settentrionale.
Sostare sotto il tempio dedicato a Giove, Giunone, Minerva, osservare le parti originali della decorazione, i pavimenti, gli altari, è un'esperienza che toglie il fiato.
 
A pochi metri dal tempio romano, in un complesso monastico di origine longobarda, il Museo di Santa Giulia offre un viaggio, dalla preistoria a oggi, attraverso l'arte e la spiritualità di Brescia. Costruito su un'area già occupata in età romana da importanti Domus - i cui ambienti, bellissimi, sono ancora visibili - il complesso è un intreccio di epoche e testimonianze, dalla basilica longobarda di San Salvatore all'oratorio romanico di Santa Maria in Solario con la Croce di Desiderio, dal Coro delle Monache alla cinquecentesca Chiesa di Santa Giulia.
 
Questo straordinario museo, fiore all'occhiello della città, ospita, fino al 26 febbraio, la mostra "Dada 1916. La nascita dell'antiarte". Un'occasione per documentare, attraverso 270 opere e oggetti originali, la potenza creativa del movimento a cento anni dalla sua nascita.
 
In contemporanea si svolge l'esposizione "Romolo Romani 1884-1916 Sensazioni, figure, simboli" dedicata all'artista che fu tra i firmatari del primo manifesto futurista.
 
Dal 21 gennaio all'11 giugno, Palazzo Martinengo riunirà nella mostra "Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell'Ottocento" capolavori di Hayez, Canova, Fattori, De Nittis.
 
La domenica mattina nell'intima atmosfera del Duomo vecchio, uno dei massimi esempi di edificio romanico a pianta circolare, accanto al Duomo Nuovo, si celebra la messa in latino.
Arroccato con le sue stradine in un complesso naturalistico di intenso fascino, il Castello, teatro delle celebri Dieci Giornate di Brescia e monumento imperdibile, è uno dei più affascinanti complessi fortificati in Italia.
 
Tra abbazie e castelli, l'arte “frizzante” della Franciacorta
Vagabondare tra borghi e colline tappezzate di vigneti e cantine ospitate in antichi edifici è il modo più rilassante per apprezzare il fascino della Franciacorta.
 
Questo territorio, che definisce anche un metodo di produzione e un vino - l'unico a essere prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia - si estende da Brescia al Lago di Iseo. Il nome rievoca, molto probabilmente, le “franchae curtes”, comunità d'origine monastica esentate dal pagamento delle tasse.
 
A Rodengo Saiano, l'abbazia olivetana di San Nicola è uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia, con le opere dei maggiori artisti della Scuola Bresciana del Cinquecento e del Seicento. A soli sette chilometri, la Santissima, antico convento domenicano eretto nel 1479 sul colle Barbisone, è invece il simbolo di Gussago.
 
Il passato letterario della Franciacorta è racchiuso nel seicentesco Palazzo Torri di Nigoline di Corte Franca, cenacolo culturale di illustri ospiti come Carducci e Fogazzaro.
 
Dal sagrato del monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa, gioiello del romanico, il colpo d'occhio sulle Torbiere del Sebino è notevole. Per ammirare la più scenografica tra le ville della Franciacorta basta raggiungere, a Erbusco, Villa Lechi, costruita dai Martinengo verso la fine del XVI secolo. Erbusco custodisce anche un pittoresco borgo, con i ruderi del castello e la romantica Pieve di Santa Maria Assunta, impreziosita da affreschi del '400. Nelle vicinanze c'è il Parco delle Sculture di Franciacorta, un vero museo en plein air caratterizzato da 13 sculture di arte contemporanea immerse nella natura, aperto al pubblico su prenotazione.
 
Un giro tra le cantine. Dove l'arte contemporanea incontra il vino
Un percorso di 80 chilometri, lungo cui l'arte incontra il profumo del vino, caratterizza la Strada del Franciacorta.
 
Basta varcare il cancello in bronzo - firmato Arnaldo Pomodoro - della cantina di Ca' del Bosco, nata dalla passione di Maurizio Zanella, per cogliere l'armonia tra la perfezione del vino, l'arte contemporanea e il paesaggio. Oltre alla scultura Eroi di luce di Igor Mitoraj, all'Elogio dell'ombra di Bruno Romeda e a una colorata figura di Rabarama, sorprendono il visitatore il rinoceronte a grandezza naturale di Stefano Bombardieri, il Dioniso dell'artista Bruno Chersicla e i curiosi “lupi guardiani” della Cracking Art.
 
Il connubio tra arte e cantine in Franciacorta prosegue nell'azienda Majolini di Ome, con I cavalli innamorati, scultura in bronzo posta da Aligi Sassu a guardia dei vigneti.
Per osservare gli oggetti testimoni del lavoro agricolo basta visitare l'azienda agricola Ricci Curbastro che ospita, dal 1986, il Museo Agricolo e del Vino. L'attiguo Granaio Verde, è invece un pittoresco negozio di antiquariato che espone, tra lumi e candele, oggetti curiosi e mobili antichi.
 
L'Arte sull'acqua. Da Iseo alle rive bresciane del Lago di Garda tra castelli e borghi
A Montisola, l'isola lacustre più grande d'Europa, non sono ammesse le auto. In questo gioiello del lago di Iseo, tra i tipici naécc, le caratteristiche imbarcazioni in legno dei pescatori, il tempo sembra essersi fermato. Da Peschiera Maraglio, con le piccole aziende specializzate nella produzione di reti da pesca, al centro medievale di Siviano, Montisola affascina con la sua pace e i caratteristici borghi. A nord, l'Isola di Loreto fluttua con il suo castello in stile neogotico.
 
Dal castello duecentesco di Bornato al Castello Quistini, con i suoi giardini unici e la collezione di rose, da Castello Oldofredi di Iseo alla Pieve di Sant'Andrea con il San Michele Arcangelo di Francesco Hayez, diversi itinerari artistici corrono lungo il lago di Iseo.
 
Da Iseo, “scavalcando” Brescia si raggiunge l'altro gioiello lacustre della Lombardia. Affacciato sull'omonimo golfo del Lago di Garda, Salò è sede del MUSA, museo inaugurato lo scorso anno. Il museo ospita - dal 3 dicembre al 17 febbraio - quattro nuove mostre, di cui una sulla Resistenza in Italia, a cura di Roberto Chiarini ed Elena Pala.
 
A pochi chilometri c'è Gardone Riviera con l'imperdibile dimora di Gabriele D'Annunzio, il Vittoriale degli Italiani, che affascina con i cimeli della guerra, come l'aereo SVA del volo su Vienna e il teatro all'aperto immerso tra lussureggianti giardini.
 
Tra le perle del versante bresciano del lago, Desenzano - con il massiccio castello, il Porto Vecchio e il cinquecentesco Palazzo Todeschini - e Sirmione, immerso tra le sue rinomate terme, sorprendono il visitatore. Ci sono poi la Strada della Forra di Tremosine, oggi provinciale 38, teatro di uno dei tanti inseguimenti di James Bond, il borgo fortificato di Pozzolengo e la settecentesca limonaia del Castel a Limone sul Garda a tessere le trame di altri possibili itinerari artistici cuciti in questo colorato scorcio di lago.

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