600 pezzi raccontano l’evoluzione del gusto, del costume e della società

Cartier, lo stile e la storia

 

L.Sanfelice

08/12/2013

Sotto la cupola del Salon d’Honneur del Grand Palais, Parigi rende omaggio a Cartier, “gioielliere dei re e re dei gioiellieri”, attraverso la più grande rassegna mai dedicata alla maison, in cartello fino al prossimo 16 febbraio.
Circa seicento pezzi realizzati dall’anno della sua fondazione, avvenuta nel 1847, vengono chiamati a testimoniare l’importante ruolo rivestito dalla gioielleria nella storia delle arti decorative.

Si tratta di preziosi e oggetti provenienti dalla collezione del gruppo o da raccolte private e prestigiose come quella di Grace Kelly, prestito del Principato di Monaco.
Tra gli oggetti in mostra sono infatti presenti creazioni speciali appartenute a clienti illustri come il bijou pantera realizzato per Wallis Simpson o il diadema reale indossato da Kate Middleton il giorno delle nozze.

L’evoluzione del gusto, del costume e dei codici sociali che ha accompagnato la trasformazione della condizione soprattutto femminile viene così raccontata attraverso l’esibizione di gioielli di altissima fattura. Spingendosi oltre le committenze reali caratterizzate dall’apoteosi del classicismo, si passa per l’Art Deco, per le ispirazioni esotiche che incontrano il gusto di zar e marajà, fino all’incontro con le nuove fortune dei grandi borghesi, degli uomini d’affari e finanza, delle star del cinema che cercano legittimazione ufficiale e introducono elementi moderni come gli accessori per truccarsi in pubblico o i contenitori per le sigarette.

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