Cenni biografici

Courtesy of ©Museo del Vittoriano |
Dipinto di Henri Toulouse-Lautrec
19/09/2003
Figlio di consanguinei Henry de Toulouse-Lautrec nacque ad Albi, a circa 80 Km a nord di Tolosa, il 24 novembre 1864. Affetto da nanismo permanente già a 13 anni, in seguito ad una caduta che gli comporta la rottura del femore, il giovane Henry è costretto a lunghi periodi di degenza a causa della sua malattia genetica. L’artista compie lo stesso i suoi primi studi al Lycèe Condorcet di Parigi dove nel 1882, comincia a frequentare lo studio di Leon Bonnat, pittore accademico e profondamente conservatore.
Dopo circa cinque anni di apprendistato nei rispettivi atelier di Bonnat e di Fernand Cormon, situati entrambi nel quartiere artistico della ”butte”, Lautrec acquista una piena conoscenza delle tecniche artistiche. Proprio nei boulevard dello stesso quartiere in cui egli aveva appreso le sue prime nozioni di arte, l’autore diviene ben presto parte integrante dei tipici locali notturni della ”Belle Èpoque”, degli spettacoli decadenti e dei cafè-concert. Sono questi, anni, in cui l’artista compie ”Monsieur Fourcade” (1889), ”Gabrielle la Ballerina” (1890), ”Louis Pascal” (1891) e tanti altri. Nel 1891 realizza il suo primo manifesto pubblicitario per il ”Moulin Rouge-La Goulue”, conquistando un certo grado di notorietà che conferma l’anno dopo con il manifesto all’attore Aristide Bruant.
Con il 1893 ha inizio una fase densa di avvenimenti e partecipazioni a numerose mostre a Parigi, Bruxelles e Londra. Tra le opere più famose di questo periodo ricordiamo la litografia ”Jane Avril” del 1893, i due oli ”Nel salone: il divano” del 1893-1894 e ”Donna che si infila la calza” del 1894. Col tempo le splendide illustrazioni di Lautrec godono di un favore sempre più crescente per cui arrivano richieste di partecipazione da varie riviste come il ”Courrier Français”, il ”Figaro Illustré” e ”L’Art Français”.
Anche se a 33 anni la sua fama di cartellonista era ormai apprezzata ovunque, il disagio emotivo, la dipendenza dall’alcol e la volontà di lasciarsi vivere addosso la vita, portarono l’autore ad una diminuzione dell’attività artistica. Henry de Toulose-Lautrec, ormai ossessionato dal doloroso pensiero di vivere a lungo, muore a Parigi nel 1901 colpito da emorragia celebrale.
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