Cento corti per cento capolavori. Così The Met trasforma l'arte in film

 

11/02/2013

Due cortometraggi a settimana per raccontare l'arte. In tutto cento corti per altrettanti capolavori. Il progetto è del Metropolitan Museum di New York e prende nome “82nd & Fifth” dalla sede dell'edificio, posta su un lato del Central Park, lungo quello che viene definito Museum Mile, vale a dire il "Miglio dei Musei". I video, che hanno una durata di pochi minuti, sono affidati ciascuno ad un curatore chiamato a scegliere e ad illustrare, in prima persona o attraverso una voce fuori campo, una delle opere del museo, quella che più ha contribuito a cambiare la sua visione dell'arte e del mondo. Puntuali, ogni mercoledì e per tutto il corso del 2013, The Met manderà online due filmati. Il primo pubblicato in rete, quello che ha segnato l'avvio del progetto, è dedicato a "Madonna e Bambino con Angeli", opera realizzata tra il 1455 e il 1460 dallo scultore fiorentino Antonio Rossellino. Poi è stata la volta, tra gli altri, di Frank Lloyd Wright, con l'arredamento della living room, progettato tra il 1912 e il 1915 per la Little House di Wayzata, in Minnesota, e ancora di Giovanni Battista Tiepolo e la sua grande tela del 1729 con il "Trionfo di Caio Mario" e della stampa di Rembrandt datata 1653 con il "Cristo crocifisso tra i due ladri", conosciuta anche con il titolo "Tre Croci". Per poterli vedere basta accedere al sito http://82nd-and-fifth.metmuseum.org/#/new/  
Nicoletta Speltra