Dal 21 marzo al 22 giugno al Nanshan Museum di Shenzhen
Il mito dei cavalieri da Torino alla Cina

Steel of glory. A knight’s life of armor, blade, and honor, Allestimento
Samantha De Martin
21/03/2025
Mondo - Alcuni pezzi non sono mai usciti dalla loro sede di Torino, e adesso si apprestano a compiere un viaggio verso l’Oriente per raccontare la mitica storia della cavalleria e dei suoi protagonisti.
Il percorso comincia tra l’VIII e il IX secolo, quando in Europa si verificano le condizioni economiche e sociali favorevoli alla nascita del sistema feudale, per completarsi con l’età dell’oro che coincide con il periodo dall’XI al XIII secolo quando la categoria dei cavalieri diventa un ceto sociale.
Il 21 marzo la mostra Steel of Glory. A knight’s life of armor, blade, and honor sbarca per la prima volta in Cina con il suo carico di armature, miti, leggende.
Il Museo di Nanshan, nella città meridionale di Shenzhen, ospiterà 140 pezzi, tra i quali una selezione di capolavori provenienti dalle collezioni dei Musei Reali di Torino, in particolare dall’Armeria Reale, una delle più importanti al mondo, che offrirà al pubblico la possibilità di ammirare la produzione europea di armi e armature da parata e da torneo tra XVI e XVII secolo.

Steel of glory. A knight’s life of armor, blade, and honor, Allestimento
Nella vita del cavaliere riveste grande importanza l’esperienza nei tornei, i giochi guerreschi nati come esercizio militare ed evolutisi in forme di intrattenimento cortese che assicurano ai partecipanti un’opportunità di promozione sociale.
“In esposizione - spiega la curatrice Giorgia Corso, responsabile delle collezioni dell’Armeria Reale - pezzi di grandissimo pregio, come un’armatura completa per cavallo e cavaliere che dopo duecento anni è per la prima volta uscita dall’Armeria Reale, una rara armatura da bambino e un elmo modellato a forma di animali fantastici, tutti risalenti al Rinascimento. Vi è anche la spada appartenuta al primo re d’Italia Vittorio Emanuele II, considerata un capolavoro di cesellatura”.
Curata dai Musei Reali di Torino e ideata e organizzata da Arteficio, l’esposizione resterà a Shenzhen fino al 22 giugno per poi spostarsi in altri tre musei cinesi. Con il suo spazio espositivo di 7.000 metri quadrati, destinato a mostre cinesi e internazionali, il Museo di Nanshan è un fiore all’occhiello sul delta del Fiume delle Perle, al confine con Hong Kong, oggi il principale centro tecnologico della Cina.

Steel of glory. A knight’s life of armor, blade, and honor, Allestimento
Il percorso comincia tra l’VIII e il IX secolo, quando in Europa si verificano le condizioni economiche e sociali favorevoli alla nascita del sistema feudale, per completarsi con l’età dell’oro che coincide con il periodo dall’XI al XIII secolo quando la categoria dei cavalieri diventa un ceto sociale.
Il 21 marzo la mostra Steel of Glory. A knight’s life of armor, blade, and honor sbarca per la prima volta in Cina con il suo carico di armature, miti, leggende.
Il Museo di Nanshan, nella città meridionale di Shenzhen, ospiterà 140 pezzi, tra i quali una selezione di capolavori provenienti dalle collezioni dei Musei Reali di Torino, in particolare dall’Armeria Reale, una delle più importanti al mondo, che offrirà al pubblico la possibilità di ammirare la produzione europea di armi e armature da parata e da torneo tra XVI e XVII secolo.

Steel of glory. A knight’s life of armor, blade, and honor, Allestimento
Nella vita del cavaliere riveste grande importanza l’esperienza nei tornei, i giochi guerreschi nati come esercizio militare ed evolutisi in forme di intrattenimento cortese che assicurano ai partecipanti un’opportunità di promozione sociale.
“In esposizione - spiega la curatrice Giorgia Corso, responsabile delle collezioni dell’Armeria Reale - pezzi di grandissimo pregio, come un’armatura completa per cavallo e cavaliere che dopo duecento anni è per la prima volta uscita dall’Armeria Reale, una rara armatura da bambino e un elmo modellato a forma di animali fantastici, tutti risalenti al Rinascimento. Vi è anche la spada appartenuta al primo re d’Italia Vittorio Emanuele II, considerata un capolavoro di cesellatura”.
Curata dai Musei Reali di Torino e ideata e organizzata da Arteficio, l’esposizione resterà a Shenzhen fino al 22 giugno per poi spostarsi in altri tre musei cinesi. Con il suo spazio espositivo di 7.000 metri quadrati, destinato a mostre cinesi e internazionali, il Museo di Nanshan è un fiore all’occhiello sul delta del Fiume delle Perle, al confine con Hong Kong, oggi il principale centro tecnologico della Cina.

Steel of glory. A knight’s life of armor, blade, and honor, Allestimento
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