Aspettando la riapertura dei musei
Da Dante a Boccioni, da Mirò alle Avanguardie, l'arte guarda al 2021 con un'agenda di grandi mostre
Umberto Boccioni, La madre, 1912, Olio su tela, 35 x 52 cm. Piacenza, Galleria d’arte moderna Ricci Oddi
Samantha De Martin
30/12/2020
Mentre la data della riapertura resta ancora un enigma - pronta a saltare forse quella, inizialmente ipotizzata del 15 gennaio - i musei, chiusi dallo scorso 3 novembre, ricordano al pubblico che, nonostante tutto, la cultura c’è.
E forse per una sorta di scaramantico rituale, a conclusione di un annus horribilis su vari fronti, snocciolano il calendario di mostre 2021, guardando con ottimismo, tra bilanci e consuntivi di mesi salvati dalla potenza del web, all’anno che verrà.
Se la Fondazione Musei Civici di Venezia, che riunisce tra gli altri, Palazzo Ducale, Ca' Rezzonico, Correr, Ca' Pesaro, e altri musei della laguna, annuncia una serrata che, con o senza dpcm, potrebbe allungarsi fino alla prossima primavera, le altre istituzioni provano a stilare una lista di appuntamenti (si spera non soltanto una wishlist) in vista del nuovo anno.
Incrociando le dita e sperando che l’inverno della cultura si sciolga in fretta, ecco alcune mostre pronte ad aprire già da gennaio.
La primavera di Forlì è nel segno di Dante
Il grande protagonista di questo 2021 - che celebra il poeta “divino” a 700 anni dalla morte - sarà il sommo Dante. Tra gli appuntamenti di punta dedicati al padre della Divina Commedia, la grande mostra Dante. La visione dell’arte, negli spazi dei Musei San Domenico di Forlì dal 12 marzo al 4 luglio 2021. Nella cittadina emiliana, una volta lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, il poeta trovò rifugio e protezione presso gli Ordelaffi, i signori ghibellini.
Frutto di un sodalizio di lunga data tra la Fondazione Cassa dei Risparmio di Forlì e le Gallerie degli Uffizi, la mostra si avvale della curatela del professor Antonio Paolucci e del professor Fernando Mazzocca. Per l’occasione arriveranno in città il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo e un sublime disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, oltre a una scelta di pregiatissimi disegni di Federico Zuccari per l’edizione cinquentesca illustrata del testo.
Cristofano dell’Altissimo, Dante Alighieri, ante 1568, tavola, cm. 60x46. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Collezione Gioviana
A spasso con Dante tra Verona a Ravenna
A ricordare il Sommo poeta anche due delle città dantesche per eccellenza. Ravenna celebrerà il poeta “divino” con quattro mostre. La prima, allestita alla Biblioteca Classense con il titolo Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, ripercorre il VI centenario dantesco del 1921. L’antica chiesa camaldolese di San Romualdo accoglierà fino al 14 luglio le Arti al tempo dell’esilio, un itinerario che ripercorre le tappe dell’esilio dantesco attraverso una selezione di opere dei maggiori artisti del tempo del poeta, da Giotto a Cimabue, da Nicola Pisano ad Arnolfo di Cambio.
Da settembre al MAR - Museo d’Arte, Un’epopea pop ripercorrerà la fortuna popolare di Dante attraverso i secoli e i generi espressivi, dai manoscritti del Trecento ai lavori di Kiki Smith e Robert Rauschenberg. Al centro del chiostro cinquecentesco del MAR il pubblico avrà inoltre l’opportunità di entrare fisicamente in Sacral di Edoardo Tresoldi.
A Verona la mostra Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona, allestita dal 23 aprile al 3 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti lascerà spazio alla mostra diffusa Dante a Verona, un interessante percorso alla riscoperta della Verona scaligera e medievale, divenuta per Dante "ll primo... refugio e ’l primo ostello". .
A Brescia il 2021 è della Vittoria Alata
L'evento di punta del 2021 bresciano è l’appuntamento con la Vittoria Alata fresca di restauro, pronta a mostrarsi, in tutta la sua potenza, nel nuovo allestimento museale firmato dall'architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg.
Al momento la data dell’apertura al pubblico di BRIXIA, il Parco Archeologico di Brescia Romana, resta fissata per il 16 gennaio.
Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 1864
Dal 5 febbraio Milano riparte dalle donne con Le Signore dell’arte a Palazzo Reale
Il risveglio dell’arte inizia da Milano, dove, a Palazzo Reale, dal 5 febbraio (e fino al 6 giugno) si potrà apprezzare la prima grande mostra dedicata alle “Signore dell’Arte”, 34 artiste talentuose e moderne, vissute tra il ‘500 e il ‘600, oggi finalmente tornate a risplendere. Tra i 150 capolavori in mostra, frutto del pennello di pittrici come Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni, alcuni lavori - come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola - si apprestano a mostrarsi al pubblico per la prima volta.
I capolavori selezionati per la mostra a cura di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, provengono da 67 diversi prestatori italiani e stranieri, tra i quali le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia).
I fiamminghi e Correggio nel 2021 parmense
Da fine febbraio, in una veste rinnovata, la Nuova Pilotta si appresta a celebrare L’Ottocento e il mito di Correggio, un omaggio a Maria Luigia d’Asburgo, duchessa di Parma, e al’incisore Paolo Toschi, due figure per molti versi fondamentali della storia parmense. A questo appuntamento seguirà Le passioni del Maggiordomo. I Fiamminghi della Nuova Pilotta un percorso dedicato all’arrivo a Parma della pittura fiamminga che, a conclusione del periodo espositivo, andrà a comporre una sezione del nuovo allestimento museale della Pinacoteca.
Giuseppe Molteni, Fanciulla che addita a un vecchio l’erma di Maria Luigia. Olio su tela Parma, Accademia di Belle Arti, donato dall’autore a Maria Luigia nel novembre 1831
A Roma riapre al pubblico il Mausoleo di Augusto
Dal 1° marzo, dopo 14 anni, il più grande sepolcro circolare del mondo antico riapre al pubblico. Grazie a un delicato lavoro condotto dalla Sovrintendenza Capitolina e al mecenatismo della Fondazione TIM, una delle più imponenti opere architettoniche della romanità, utilizzata per oltre un secolo come tomba dei congiunti e dei discendenti dell’Imperatore, si mostrerà in tutto il suo splendore, al termine di un lungo progetto di recupero e restauro.
Le visite si possono già prenotare telefonando allo 060608, e saranno gratuite per tutti dal 1°marzo al 21 aprile 2021, solo per i residenti a Roma dal 22 aprile al 31 dicembre 2021.
Milano celebra il giovane Boccioni
Torniamo a Milano dove, nel calendario delle mostre 2021, si inserisce l’appuntamento di Bottegantica. A partire dal 5 marzo, pandemia permettendo, la galleria proporrà una monografica curata dalla storica dell’arte Virginia Baradel, dedicata al Giovane Boccioni. Il percorso guarderà agli anni tra il 1901 e 1909, durante i quali il pittore ventenne rafforza la sua vocazione artistica grazie alle esperienze tra Roma, Padova, Venezia e Milano, intervallate dal soggiorno parigino del 1906 e dal successivo viaggio in Russia.
La mostra si focalizzerà sui disegni che coprono gli anni dell'apprendistato del pittore, ma anche sulle tempere commerciali, sulla tecnica incisoria del periodo veneziano. A chiudere il percorso, il trasferimento a Milano, nel settembre del 1907, le piccole vedute di paesaggi lombardi e i ritratti, come Paesaggio lombardo e La madre malata del 1908.
Umberto Boccioni, Trittico. Veneriamo la Madre, 1907-1908. Olio su tavola, 27 x 56 cm. Collezione privata
Al MAGA una primavera con gli Impressionisti
Il museo di Gallarate si appresta alla ripartenza lanciando un segnale di rinascita e di valorizzazione del proprio ruolo nel territorio, attraverso un palinsesto che avrà come fulcro la rassegna Impressionisti. Alle origini della modernità. Circa 200 opere dei maestri della luce, da Manet a Renoir, da Monet a Cézanne, accanto alle tele di Gericault e Courbet, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e francesi, accoglieranno i visitatori nell’ambito di una rassegna curata da un comitato scientifico internazionale.
Gustave Courbet, Petite Paysage de mer, Olio su tela, 41 x 32,5 cm, Collezione privata
A Palazzo Strozzi 40 anni di arte americana
La poliedrica produzione artistica americana, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura ai video, esaminata alla luce del suo rapporto con le trasformazioni della società contemporanea, viaggia nelle sale di Palazzo Strozzi attraverso un’ottantina di opere di artisti americani, in prestito dal Walker Art Center di Minneapolis.
American Art 1961-2001, la mostra che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001, a cura di Vincenzo de Bellis e Arturo Galansino, dovrebbe svolgersi dal 21 marzo al 25 luglio 2021. Artisti come Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg e Andy Warhol esaminano la complessa identità americana nel secondo Novecento, sfruttando il potere dell’arte per affrontare temi come il consumismo e la produzione di massa, il femminismo, le questioni razziali, l’identità di genere.
Gary Simmons, Us and Them, 1991, Minneapolis, Walker Art Center
Alla Fondazione Magnani Rocca un autunno con Mirò
A Mamiano di Traversetolo (Parma), la Fondazione che ospita la raccolta privata d'arte antica e moderna nata per volontà di Luigi Magnani, ha in programma per l’autunno del 2021 una grande retrospettiva su Mirò, preceduta da un focus su Modigliani e su Pasolini.
Rovigo, tra fotografia e Avanguardie
Tra le quattro mostre in calendario a Rovigo spicca l’appuntamento primaverile a Palazzo Roverella con Arte e musica. Dal Simbolismo alle avanguardie, a cura di Paolo Bolpagni, esposizione dedicata alla lunga storia di intrecci e corrispondenze tra questi due universi espressivi, dalla stagione simbolista agli anni Trenta del Novecento.
Il cammino in direzione dell’astrattismo troverà riscontro nell’aspirazione della pittura a raggiungere l’immaterialità delle fughe di Bach, cui alludono i titoli delle opere di Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Augusto Giacometti.
In autunno, spazio invece alla fotografia, con una monografica su Robert Doisneau, incentrata sugli attimi di felicità che l’artista ha saputo catturare nelle sue immagini.
Paul Ranson, L'Iniziazione alla Musica, 1889, Collezione privata
Torino capitale della fotografia
CAMERA, il Centro Italiano per la fotografia, sfodera un programma da grande annata. A partire da marzo una doppia personale su Horst P.Horst e Lisette Model - il genio della moda e la dissacrante street photographer - cederà il posto, a giugno, alla personale dedicata a Walter Niedermayr e ai suoi immancabili paesaggi alpini.
In autunno, in occasione delle ATP Finals che coinvolgeranno a Torino dal 2021 al 2025, CAMERA ospiterà una personale del fotografo inglese Martin Parr con i suoi scatti che omaggiano il mondo del tennis.
Presto a Trento Fede Galizia, Amazzone nella pittura
Salvo proroghe, l’inaugurazione della monografica dedicata a una delle protagoniste della pittura, è prevista per il 2 luglio al Castello del Buonconsiglio di Trento.
Perché Fede Galizia piaceva tanto e in che modo si rapportò con il suo tempo?
Una mostra, in programma fino al 24 ottobre 2022, cercherà di rispondere a questa domanda, offrendoci una panoramica sulla ragazza prodigio, autrice di nature morte, ma anche di ritratti e pale d’altare, le cui Giuditte, con le loro vesti e capigliature sofisticate, ricordano i suoi trascorsi da miniaturista e creatrice di gioielli e abiti, nella bottega del padre Nunzio.
Fede Galizia, Noli me tangere, Olio su tela, 196.5 x 313 cm, Milano, Pinacoteca di Brera
Leggi anche:
• Le signore dell'arte presto in mostra a Milano
• Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi: la rinascita delle pittrici dimenticate
• Le principali mostre di CAMERA
• Il 2021 (e il 2022) di Piacenza nel segno di Gustav Klimt
E forse per una sorta di scaramantico rituale, a conclusione di un annus horribilis su vari fronti, snocciolano il calendario di mostre 2021, guardando con ottimismo, tra bilanci e consuntivi di mesi salvati dalla potenza del web, all’anno che verrà.
Se la Fondazione Musei Civici di Venezia, che riunisce tra gli altri, Palazzo Ducale, Ca' Rezzonico, Correr, Ca' Pesaro, e altri musei della laguna, annuncia una serrata che, con o senza dpcm, potrebbe allungarsi fino alla prossima primavera, le altre istituzioni provano a stilare una lista di appuntamenti (si spera non soltanto una wishlist) in vista del nuovo anno.
Incrociando le dita e sperando che l’inverno della cultura si sciolga in fretta, ecco alcune mostre pronte ad aprire già da gennaio.
La primavera di Forlì è nel segno di Dante
Il grande protagonista di questo 2021 - che celebra il poeta “divino” a 700 anni dalla morte - sarà il sommo Dante. Tra gli appuntamenti di punta dedicati al padre della Divina Commedia, la grande mostra Dante. La visione dell’arte, negli spazi dei Musei San Domenico di Forlì dal 12 marzo al 4 luglio 2021. Nella cittadina emiliana, una volta lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, il poeta trovò rifugio e protezione presso gli Ordelaffi, i signori ghibellini.
Frutto di un sodalizio di lunga data tra la Fondazione Cassa dei Risparmio di Forlì e le Gallerie degli Uffizi, la mostra si avvale della curatela del professor Antonio Paolucci e del professor Fernando Mazzocca. Per l’occasione arriveranno in città il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo e un sublime disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, oltre a una scelta di pregiatissimi disegni di Federico Zuccari per l’edizione cinquentesca illustrata del testo.
Cristofano dell’Altissimo, Dante Alighieri, ante 1568, tavola, cm. 60x46. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Collezione Gioviana
A spasso con Dante tra Verona a Ravenna
A ricordare il Sommo poeta anche due delle città dantesche per eccellenza. Ravenna celebrerà il poeta “divino” con quattro mostre. La prima, allestita alla Biblioteca Classense con il titolo Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, ripercorre il VI centenario dantesco del 1921. L’antica chiesa camaldolese di San Romualdo accoglierà fino al 14 luglio le Arti al tempo dell’esilio, un itinerario che ripercorre le tappe dell’esilio dantesco attraverso una selezione di opere dei maggiori artisti del tempo del poeta, da Giotto a Cimabue, da Nicola Pisano ad Arnolfo di Cambio.
Da settembre al MAR - Museo d’Arte, Un’epopea pop ripercorrerà la fortuna popolare di Dante attraverso i secoli e i generi espressivi, dai manoscritti del Trecento ai lavori di Kiki Smith e Robert Rauschenberg. Al centro del chiostro cinquecentesco del MAR il pubblico avrà inoltre l’opportunità di entrare fisicamente in Sacral di Edoardo Tresoldi.
A Verona la mostra Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona, allestita dal 23 aprile al 3 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti lascerà spazio alla mostra diffusa Dante a Verona, un interessante percorso alla riscoperta della Verona scaligera e medievale, divenuta per Dante "ll primo... refugio e ’l primo ostello". .
A Brescia il 2021 è della Vittoria Alata
L'evento di punta del 2021 bresciano è l’appuntamento con la Vittoria Alata fresca di restauro, pronta a mostrarsi, in tutta la sua potenza, nel nuovo allestimento museale firmato dall'architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg.
Al momento la data dell’apertura al pubblico di BRIXIA, il Parco Archeologico di Brescia Romana, resta fissata per il 16 gennaio.
Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 1864
Dal 5 febbraio Milano riparte dalle donne con Le Signore dell’arte a Palazzo Reale
Il risveglio dell’arte inizia da Milano, dove, a Palazzo Reale, dal 5 febbraio (e fino al 6 giugno) si potrà apprezzare la prima grande mostra dedicata alle “Signore dell’Arte”, 34 artiste talentuose e moderne, vissute tra il ‘500 e il ‘600, oggi finalmente tornate a risplendere. Tra i 150 capolavori in mostra, frutto del pennello di pittrici come Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni, alcuni lavori - come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola - si apprestano a mostrarsi al pubblico per la prima volta.
I capolavori selezionati per la mostra a cura di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, provengono da 67 diversi prestatori italiani e stranieri, tra i quali le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia).
I fiamminghi e Correggio nel 2021 parmense
Da fine febbraio, in una veste rinnovata, la Nuova Pilotta si appresta a celebrare L’Ottocento e il mito di Correggio, un omaggio a Maria Luigia d’Asburgo, duchessa di Parma, e al’incisore Paolo Toschi, due figure per molti versi fondamentali della storia parmense. A questo appuntamento seguirà Le passioni del Maggiordomo. I Fiamminghi della Nuova Pilotta un percorso dedicato all’arrivo a Parma della pittura fiamminga che, a conclusione del periodo espositivo, andrà a comporre una sezione del nuovo allestimento museale della Pinacoteca.
Giuseppe Molteni, Fanciulla che addita a un vecchio l’erma di Maria Luigia. Olio su tela Parma, Accademia di Belle Arti, donato dall’autore a Maria Luigia nel novembre 1831
A Roma riapre al pubblico il Mausoleo di Augusto
Dal 1° marzo, dopo 14 anni, il più grande sepolcro circolare del mondo antico riapre al pubblico. Grazie a un delicato lavoro condotto dalla Sovrintendenza Capitolina e al mecenatismo della Fondazione TIM, una delle più imponenti opere architettoniche della romanità, utilizzata per oltre un secolo come tomba dei congiunti e dei discendenti dell’Imperatore, si mostrerà in tutto il suo splendore, al termine di un lungo progetto di recupero e restauro.
Le visite si possono già prenotare telefonando allo 060608, e saranno gratuite per tutti dal 1°marzo al 21 aprile 2021, solo per i residenti a Roma dal 22 aprile al 31 dicembre 2021.
Milano celebra il giovane Boccioni
Torniamo a Milano dove, nel calendario delle mostre 2021, si inserisce l’appuntamento di Bottegantica. A partire dal 5 marzo, pandemia permettendo, la galleria proporrà una monografica curata dalla storica dell’arte Virginia Baradel, dedicata al Giovane Boccioni. Il percorso guarderà agli anni tra il 1901 e 1909, durante i quali il pittore ventenne rafforza la sua vocazione artistica grazie alle esperienze tra Roma, Padova, Venezia e Milano, intervallate dal soggiorno parigino del 1906 e dal successivo viaggio in Russia.
La mostra si focalizzerà sui disegni che coprono gli anni dell'apprendistato del pittore, ma anche sulle tempere commerciali, sulla tecnica incisoria del periodo veneziano. A chiudere il percorso, il trasferimento a Milano, nel settembre del 1907, le piccole vedute di paesaggi lombardi e i ritratti, come Paesaggio lombardo e La madre malata del 1908.
Umberto Boccioni, Trittico. Veneriamo la Madre, 1907-1908. Olio su tavola, 27 x 56 cm. Collezione privata
Al MAGA una primavera con gli Impressionisti
Il museo di Gallarate si appresta alla ripartenza lanciando un segnale di rinascita e di valorizzazione del proprio ruolo nel territorio, attraverso un palinsesto che avrà come fulcro la rassegna Impressionisti. Alle origini della modernità. Circa 200 opere dei maestri della luce, da Manet a Renoir, da Monet a Cézanne, accanto alle tele di Gericault e Courbet, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e francesi, accoglieranno i visitatori nell’ambito di una rassegna curata da un comitato scientifico internazionale.
Gustave Courbet, Petite Paysage de mer, Olio su tela, 41 x 32,5 cm, Collezione privata
A Palazzo Strozzi 40 anni di arte americana
La poliedrica produzione artistica americana, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura ai video, esaminata alla luce del suo rapporto con le trasformazioni della società contemporanea, viaggia nelle sale di Palazzo Strozzi attraverso un’ottantina di opere di artisti americani, in prestito dal Walker Art Center di Minneapolis.
American Art 1961-2001, la mostra che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001, a cura di Vincenzo de Bellis e Arturo Galansino, dovrebbe svolgersi dal 21 marzo al 25 luglio 2021. Artisti come Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg e Andy Warhol esaminano la complessa identità americana nel secondo Novecento, sfruttando il potere dell’arte per affrontare temi come il consumismo e la produzione di massa, il femminismo, le questioni razziali, l’identità di genere.
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Rovigo, tra fotografia e Avanguardie
Tra le quattro mostre in calendario a Rovigo spicca l’appuntamento primaverile a Palazzo Roverella con Arte e musica. Dal Simbolismo alle avanguardie, a cura di Paolo Bolpagni, esposizione dedicata alla lunga storia di intrecci e corrispondenze tra questi due universi espressivi, dalla stagione simbolista agli anni Trenta del Novecento.
Il cammino in direzione dell’astrattismo troverà riscontro nell’aspirazione della pittura a raggiungere l’immaterialità delle fughe di Bach, cui alludono i titoli delle opere di Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Augusto Giacometti.
In autunno, spazio invece alla fotografia, con una monografica su Robert Doisneau, incentrata sugli attimi di felicità che l’artista ha saputo catturare nelle sue immagini.
Paul Ranson, L'Iniziazione alla Musica, 1889, Collezione privata
Torino capitale della fotografia
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In autunno, in occasione delle ATP Finals che coinvolgeranno a Torino dal 2021 al 2025, CAMERA ospiterà una personale del fotografo inglese Martin Parr con i suoi scatti che omaggiano il mondo del tennis.
Presto a Trento Fede Galizia, Amazzone nella pittura
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