I titoli da non perdere nei prossimi mesi
Da Modigliani a Raffaello: al cinema la primavera è nel segno dell’arte
Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920), Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne), 1918, Olio su tela, 29 x 46 cm, Collezione Jonas Netter
Francesca Grego
26/02/2020
In molte città italiane i musei chiudono temporaneamente, in attesa che il Coronavirus si trasformi in un ricordo. Ma, per la gioia degli art lovers, il cinema non si ferma e si prepara a portare ancora l’arte sul grande schermo. Sono diversi i titoli in uscita questa primavera e spaziano dai fasti del Rinascimento alle figure chiave del XX secolo: un’occasione ghiotta per ammirare celebri capolavori in spettacolari riprese ravvicinate, approfondirne le storie, riscoprire vicende e personaggi dimenticati.
Che amiate gli idilli di corte o le visioni più accese e dissonanti, gli artisti maledetti o gli old masters, nel menu cinematografico dei prossimi mesi c’è sicuramente qualcosa per voi. Andiamo a esaminarlo nei dettagli.
È imminente e sarà comunicata a breve la data del debutto di Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti con Elio Germano nei panni del grande Antonio Ligabue. Qui fantastiche giungle dipinte incontrano la vita ai margini dell’artista di Gualtieri, in un racconto che ci porta dritti nella sua mente inquieta. Dal manicomio alla capanna sul fiume, dai capolavori barattati per un piatto di minestra alla passione per le moto, dall’attitudine innata per la pittura all’incontro decisivo con Renato Marino Mazzacurati, ripercorreremo i passi di Ligabue, tra la Svizzera e la bassa reggiana. Con un camaleontico Germano, di nuovo alle prese con un personaggio decisamente fuori dalle righe.
A 100 anni dalla scomparsa di Modì, dal 30 marzo al 1° aprile vedremo sul grande schermo Maledetto Modigliani, diretto da Valeria Parisi per 3D Produzioni e Nexo Digital. In scena la storia breve ma intensa di un artista d’avanguardia che è diventato un classico contemporaneo. Dalla Livorno delle origini, patria dei Macchiaioli, alla Parigi di Picasso e Brancusi, cuore pulsante della vita moderna, si dipana l’avventura che porterà Amedeo alla conquista di un segno unico, in bilico tra primitivismo e Rinascimento. Lo seguiremo nella sua esistenza tumultuosa e nei suoi amori con donne di grande personalità, dalla poetessa Anna Achmatova alla giornalista Beatrice Hastings.
Nelle sale italiane subito dopo le festività pasquali (14 e 15 aprile), La Pasqua nell’arte esplorerà invece i modi in cui gli artisti hanno rappresentato la morte e la rinascita attraverso i secoli. Girato tra Gerusalemme, gli Stati Uniti e l’Europa, il film è un viaggio in una delle iconografie più fortunate della storia, basti pensare a quanta arte è stata dedicata alla parabola del Salvatore.
Dal 27 al 29 aprile andrà in scena un big del Rinascimento italiano. Prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital, Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza ci porta alla corte di Lorenzo de’ Medici per rivivere una stagione indimenticabile fatta di luci e di altrettante ombre. Come la pittura del maestro, che esprime tutta la complessità del suo tempo, ma continua a parlarci a cinque secoli di distanza. Sfide, intrighi, violenza, ma anche le celebri botteghe della Firenze quattrocentesca e l’invenzione di una nuova idea di bellezza sono pronte a svelarsi sul grande schermo. E se dopo la morte Botticelli fu dimenticato per tre secoli, dai Preraffaeliti in poi la sua fama non ha fatto che aumentare, ispirando artisti diversissimi: da Salvador Dalì a Andy Warhol, da Jeff Koons a David LaChapelle e Lady Gaga.
Ma il 2020 è l’Anno di Raffaello e la primavera si chiude con un nuovo lungometraggio dedicato al Divin Pittore (al cinema dal 25 al 27 maggio). Diretto da Massimo Ferrari per Sky, Raffaello. Il giovane prodigio sceglie un taglio speciale e racconta il maestro urbinate a partire dai suoi straordinari ritratti femminili. Pur distillando un ideale di bellezza celestiale, il Sanzio riuscì a concentrare sguardo e pennello sulla psicologia delle modelle, esaltandone il carattere. Sotto le sembianze della Madre, dell’Amica, dell’Amante segreta e della Committente, le donne di Raffaello tornano a noi per farsi testimoni di una parte della sua vita, fino a colei a cui la leggenda ne attribuisce la scomparsa prematura. Il tutto viaggiando tra luoghi del pittore con i commenti di esperti di rilievo internazionale.
Leggi anche:
• Tutto pronto per la mostra epocale dedicata a Raffaello
• Volevo nascondermi, favola amara su Antonio Ligabue – La nostra recensione
Che amiate gli idilli di corte o le visioni più accese e dissonanti, gli artisti maledetti o gli old masters, nel menu cinematografico dei prossimi mesi c’è sicuramente qualcosa per voi. Andiamo a esaminarlo nei dettagli.
È imminente e sarà comunicata a breve la data del debutto di Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti con Elio Germano nei panni del grande Antonio Ligabue. Qui fantastiche giungle dipinte incontrano la vita ai margini dell’artista di Gualtieri, in un racconto che ci porta dritti nella sua mente inquieta. Dal manicomio alla capanna sul fiume, dai capolavori barattati per un piatto di minestra alla passione per le moto, dall’attitudine innata per la pittura all’incontro decisivo con Renato Marino Mazzacurati, ripercorreremo i passi di Ligabue, tra la Svizzera e la bassa reggiana. Con un camaleontico Germano, di nuovo alle prese con un personaggio decisamente fuori dalle righe.
A 100 anni dalla scomparsa di Modì, dal 30 marzo al 1° aprile vedremo sul grande schermo Maledetto Modigliani, diretto da Valeria Parisi per 3D Produzioni e Nexo Digital. In scena la storia breve ma intensa di un artista d’avanguardia che è diventato un classico contemporaneo. Dalla Livorno delle origini, patria dei Macchiaioli, alla Parigi di Picasso e Brancusi, cuore pulsante della vita moderna, si dipana l’avventura che porterà Amedeo alla conquista di un segno unico, in bilico tra primitivismo e Rinascimento. Lo seguiremo nella sua esistenza tumultuosa e nei suoi amori con donne di grande personalità, dalla poetessa Anna Achmatova alla giornalista Beatrice Hastings.
Nelle sale italiane subito dopo le festività pasquali (14 e 15 aprile), La Pasqua nell’arte esplorerà invece i modi in cui gli artisti hanno rappresentato la morte e la rinascita attraverso i secoli. Girato tra Gerusalemme, gli Stati Uniti e l’Europa, il film è un viaggio in una delle iconografie più fortunate della storia, basti pensare a quanta arte è stata dedicata alla parabola del Salvatore.
Dal 27 al 29 aprile andrà in scena un big del Rinascimento italiano. Prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital, Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza ci porta alla corte di Lorenzo de’ Medici per rivivere una stagione indimenticabile fatta di luci e di altrettante ombre. Come la pittura del maestro, che esprime tutta la complessità del suo tempo, ma continua a parlarci a cinque secoli di distanza. Sfide, intrighi, violenza, ma anche le celebri botteghe della Firenze quattrocentesca e l’invenzione di una nuova idea di bellezza sono pronte a svelarsi sul grande schermo. E se dopo la morte Botticelli fu dimenticato per tre secoli, dai Preraffaeliti in poi la sua fama non ha fatto che aumentare, ispirando artisti diversissimi: da Salvador Dalì a Andy Warhol, da Jeff Koons a David LaChapelle e Lady Gaga.
Ma il 2020 è l’Anno di Raffaello e la primavera si chiude con un nuovo lungometraggio dedicato al Divin Pittore (al cinema dal 25 al 27 maggio). Diretto da Massimo Ferrari per Sky, Raffaello. Il giovane prodigio sceglie un taglio speciale e racconta il maestro urbinate a partire dai suoi straordinari ritratti femminili. Pur distillando un ideale di bellezza celestiale, il Sanzio riuscì a concentrare sguardo e pennello sulla psicologia delle modelle, esaltandone il carattere. Sotto le sembianze della Madre, dell’Amica, dell’Amante segreta e della Committente, le donne di Raffaello tornano a noi per farsi testimoni di una parte della sua vita, fino a colei a cui la leggenda ne attribuisce la scomparsa prematura. Il tutto viaggiando tra luoghi del pittore con i commenti di esperti di rilievo internazionale.
Leggi anche:
• Tutto pronto per la mostra epocale dedicata a Raffaello
• Volevo nascondermi, favola amara su Antonio Ligabue – La nostra recensione
LA MAPPA
NOTIZIE