Dalle Strutturazioni ritmiche alle Essenzialità

Mostra "Lucia di Luciano Essenzialità. Opere 2001 - Strutturazioni ritmiche. Opere 1960-1987" a Roma
 

28/02/2002

Partecipe delle avanguardie artistiche italiane negli anni Sessanta, militante del “Gruppo 63” (con Lia Drei, Francesco Guerrieri e Giovanni Pizzo) e del “Gruppo operativo R” (con Carlo Carchietti, Franco Di Vito, Mario Rullo ed ancora Pizzo), Lucia di Luciano (Siracusa, 1933) torna a proporre i suoi lavori recenti in un’antologica di grande interesse aperta a Roma, al Museo Laboratorio dell’Università “La Sapienza”, dal 18 gennaio al 5 febbraio 2002. I promotori dell’iniziativa, Simonetta Lux e Domenico Scudero, hanno saputo visualizzare la complessa ricerca logico matematica dell’artista siciliana attraverso una sapiente selezione di open patterns che spaziano dall’arte programmata nella sua valenza gestaltica, (le “Strutturazioni ritmiche” dei primi anni Sessanta) alle attuali sperimentazioni sulla saturazione cromo-luminosa (le “Essenzialità” dello scorso anno). La definizione di “arte programmata” deriva, come noto, dalla presentazione di Umberto Eco dell’omonima mostra organizzata a Milano da Bruno Munari nel 1962 ed è passata ad indicare, nella sua ampia accezione, quelle ricerche che considerano l’attività artistica non come un “creare” ma come un “costruire”. In quest’ottica, l’opera d’“arte” smarrisce la convenzionale dimensione di oggetto unico, irripetibile ed assoluto, per assumere il senso di “multiplo” dell’esperienza pratica, di elemento di modificazione della realtà, di mezzo di comunicazione razionale e sensibile tra l’“operatore” (l’artista) e colui che “rielabora” criticamente l’oggetto, anche attraverso il proprio movimento fisico, (il fruitore). Ecco quindi che cogliere l’aspetto fenomenico della realtà, il suo continuo divenire nel tempo e nello spazio attraverso i processi percettivi della conoscenza umana, diviene l’obiettivo prioritario dell’attività cosiddetta “artistica”, anzi operativa. Cartesianamente, le configurazioni aperte della di Luciano procedono attraverso rigorose serie combinatorie, strutturazioni ritmiche, successioni cinetiche e moduli geometrici (textures bicrome caratterizzate dalla tecnica tradizionalmente più confacente all’artista: china e morgan’s paint su masonite) per approdare, attraverso le “Alternanze cromatiche” (opera unica, tempere, 1992), alle variazioni timbriche che costituiscono la grande installazione progettata e realizzata per lo spazio ellissoidale del Museo Laboratorio (“Gradienti”, acrilico, 2001). La personale esemplifica in quarant’anni di ricerca uno dei percorsi possibili per evolvere dalla razionalità programmata al lirismo cromatico nel controllo, pieno e costante, degli strumenti compositivi e del rigore formale. “Lucia di Luciano Essenzialità. Opere 2001 - Strutturazioni ritmiche. Opere 1960-1987” Roma, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, p.le Aldo Moro, 5 18 gennaio – 5 febbraio 2002 Orario 10-20 dal martedì al venerdì Ingresso gratuito Tel / fax 06-49.91.0365 E-mail: muslab@uniroma1.it Website: www.luxflux.net

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