Emilio Leofreddi.Mc Leod Ganj vs Dharamsala

Emilio Leofreddi | La città di Dharamsala, India
 

20/01/2006

Ci sono tre giorni e tre notti di viaggio da Goa (Oceano Indiano) alle falde dell'Himalaya. Tre giorni interi di viaggio (Bombay/ Delhi /Pathankot /Kangra /Dharamsala infine McLeod Ganj) cambiando tre volte treno poi bus poi jeep, si arriva a McLeod Ganj (Dharamsala): 1760m. s.l.m., dalle calde acque dell'oceano al freddo pungente dei monti himalayani!
Vallate mozzafiato, vette bianche, boschi verdissimi, silenzio e aria limpida (in India una rarità), altezze vertiginose (soffro di vertigini!): l'inizio dell'ascesa sull'Himalaya.

Sono arrivato a McLeod Ganj prima che la neve renda le strade impraticabili, per pianificare con Kalsang Phuntsok  il lavoro per i nuovi disegni da realizzare sui tappeti tibetani, che svilupperò lungo i 5 mesi del viaggio in India.
Kalsang è un giovane tibetano è il direttore del TCV Handicraft  che il presidente del Congresso dei Giovani Tibetani, gruppo politico e laico vicino al Dalai Lama, ed anche dissente sulla politica dell'autonomia del Tibet portata avanti dal Dalai Lama stesso e dal governo tibetano in esilio. I giovani tibetani vogliono l'indipendenza del Tibet dalla Cina subito!

Kalsang va fierissimo del lavoro che stiamo portando avanti come ricerca, sulla tessitura dei tappeti e sul disegno, l'antichissimo con il contemporaneo, i nodi del telaio con i pixel del computer!
 Insomma mi trovo in  quel  posto incredibile McLeod Ganj, che tutti chiamano "Dharamsala" (la scelta è forse dovuto al nome troppo coloniale e poco esotico: McLeod!). Già dal nome s'intuisce essere un posto fuori dalla norma per essere India. Il  Dalai Lama non risiede a Dharamsala ma a McLeod Ganj, così come il governo tibetano in esilio e la comunità tibetana, tutti gli occidentali non vanno a Dharamsala ma a McLeod Ganj.
McLeod Ganj è stata concepita da tal generale McLeod ("Ganj" in indiano vuol dire zona o distretto) a metà '800, come luogo esclusivo di villeggiatura per gli inglesi in  India, durante il periodo coloniale inglese fino al 1947.

Gli  inglesi sono andati via,  il nome "McLeod" è invece rimasto; dal '59 è diventata la residenza spirituale del Dalai Lama e sede del governo tibetano e della comunità tibetana in esilio. I pochi indiani che risiedono a McLeod Ganj o sono ricchi indiani in vacanza nelle case di montagna, un po' una Cortina d'Ampezzo indiana, o sono indiani che lavorano per la comunità tibetana, generalmente trattati con distacco se non proprio ignorati od emarginati. Insomma un posto dove esiste sia una carica spirituale potentissima,  che una chiusura altrettanto forte verso l'esterno, dovuta alla salvaguardia della propria cultura ed identità nell'emergenza di un esilio, un luogo dove spiritualità, politica, identità culturale e business si alimentano a vicenda quasi a creare una piccola Lhasa in territorio indiano.

La vera Dharamsala ( dharamsala in indiano vuol dire "casa del viaggiatore") è una cittadina indiana  15 km più a valle dove sei costretto a passare o a cambiare bus, popolosissima come tutte le cittadine indiane, nessuno ci si ferma, e forse gli indiani risentono di questa indifferenza da parte degli occidentali di passaggio sulla strada per Manali e dell'emarginazione dall'eremo – enclave tibetana di McLeod Ganj- luogo troppo ricco ed esclusivo e per certi versi chiuso per loro per poterci vivere!


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