Eurogeneration

foto di Lorenzo Pesce |
Eurogeneration, fotografie in esposizione a roma
21/06/2005
Il 16 giugno 2005 è arrivata a Roma la mostra “Eurogeneration”. Non è la prima volta che le fotografie scattate dai 14 fotografi di Contrasto nei paesi della ‘vecchia’ e ‘nuova’ Europa vengono esposte. L’anno scorso infatti la mostra era stata inaugurata nelle sale di Palazzo Reale di Milano. Quest’anno si sposta a Roma, nel museo ‘In Trastevere’, dove si possono ammirare le immagini degli universi culturali dei giovani europei non solo al piano terra, ai margini del cortile interno, ma anche al piano superiore. Ne esce un universo giovanile che oscilla tra le identità culturali nazionali e una cultura comune.
Tutte di grande interesse, le immagini e le storie che si raccontano. Grazie a esaurienti e veloci didascalie l’esposizione mette in risalto la sempre più viva attenzione da parte dei paesi del Nord Europa nel migliorare le strutture pubbliche. Esemplari le fotografie in bianco e nero di Wendy Sue Lam dove viene rappresentata una madre svedese sdraiata su un letto di ospedale con il suo bambino immediatamente dopo il parto. Alla paziente sono garantiti numerosissimi comfort e la modesta cifra di 75 € serve a pagare i pasti che madre, padre e amici hanno consumato.
Luigi Gariglio ci racconta invece le prigioni della Finlandia e la vita che vi si svolge. In Finlandia è in atto un ripensamento della politica penitenziaria: esistono carceri aperte, senza mura, dove i detenuti sono controllati da telecamere. Numerosi i diritti concessi, come la possibilità di esercitare attività sportive, di qui l’immagine che presenta due detenuti ricoperti di tatuaggi all’interno di una sauna; l’atmosfera sembra rilassata. Per non parlare del rapporto quasi paritario con i secondini, ma soprattutto della possibilità di trascorrere i fine settimana con i parenti in apposite casette che si trovano nei giardini delle prigioni (bellissimo lo scatto che ne ritrae una innevata – lo spazio sembra sospeso in un’atmosfera d rarefazione).
L’evoluzione e il cambiamento costante che attraversano la dimensione della famiglia costituiscono invece un tema che è comune a tutti i paesi europei. Nove fotografie mostrano l’universo magmatico di questa struttura. Spicca, per la serenità e la gioia che trasmette, la fotografia di Lorenzo Pesce che rappresenta una famiglia ispano slovena nella campagna adiacente a Lubiana. Mentre alla mano di Tommaso Bonaventura si deve un’immagine che lascia trasparire sentimenti completamente differenti. Due futuri sposi sono seduti su un divanetto del Comune di Cracovia. Le loro facce sono tese, nessun sentimento di felicità, e anzi un’infinita desolazione.
Moltissime le altre belle fotografie esposte, come gli scatti di Stefano De Luigi sul un set di un film porno in Ungheria. Inutile dire dunque che sono innumerevoli le riflessioni suscitate da “Eurogeneration”, prima fra tutte la forza dell’utopia di un’Europa unita non solo dalla moneta, ma anche dai popoli.
Eurogeneration
17 giugno – 2 ottobre
Museo di Roma in Trastevere
Piazza s.Egidio 1b
06 5816563
Tutte di grande interesse, le immagini e le storie che si raccontano. Grazie a esaurienti e veloci didascalie l’esposizione mette in risalto la sempre più viva attenzione da parte dei paesi del Nord Europa nel migliorare le strutture pubbliche. Esemplari le fotografie in bianco e nero di Wendy Sue Lam dove viene rappresentata una madre svedese sdraiata su un letto di ospedale con il suo bambino immediatamente dopo il parto. Alla paziente sono garantiti numerosissimi comfort e la modesta cifra di 75 € serve a pagare i pasti che madre, padre e amici hanno consumato.
Luigi Gariglio ci racconta invece le prigioni della Finlandia e la vita che vi si svolge. In Finlandia è in atto un ripensamento della politica penitenziaria: esistono carceri aperte, senza mura, dove i detenuti sono controllati da telecamere. Numerosi i diritti concessi, come la possibilità di esercitare attività sportive, di qui l’immagine che presenta due detenuti ricoperti di tatuaggi all’interno di una sauna; l’atmosfera sembra rilassata. Per non parlare del rapporto quasi paritario con i secondini, ma soprattutto della possibilità di trascorrere i fine settimana con i parenti in apposite casette che si trovano nei giardini delle prigioni (bellissimo lo scatto che ne ritrae una innevata – lo spazio sembra sospeso in un’atmosfera d rarefazione).
L’evoluzione e il cambiamento costante che attraversano la dimensione della famiglia costituiscono invece un tema che è comune a tutti i paesi europei. Nove fotografie mostrano l’universo magmatico di questa struttura. Spicca, per la serenità e la gioia che trasmette, la fotografia di Lorenzo Pesce che rappresenta una famiglia ispano slovena nella campagna adiacente a Lubiana. Mentre alla mano di Tommaso Bonaventura si deve un’immagine che lascia trasparire sentimenti completamente differenti. Due futuri sposi sono seduti su un divanetto del Comune di Cracovia. Le loro facce sono tese, nessun sentimento di felicità, e anzi un’infinita desolazione.
Moltissime le altre belle fotografie esposte, come gli scatti di Stefano De Luigi sul un set di un film porno in Ungheria. Inutile dire dunque che sono innumerevoli le riflessioni suscitate da “Eurogeneration”, prima fra tutte la forza dell’utopia di un’Europa unita non solo dalla moneta, ma anche dai popoli.
Eurogeneration
17 giugno – 2 ottobre
Museo di Roma in Trastevere
Piazza s.Egidio 1b
06 5816563
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