Patrimonio europeo
Francia e Olanda comprano insieme due Rembrandt
Oopjen Coppit e il marito Marlen Soolmans
Ludovica Sanfelice
01/10/2015
Francia e Olanda si alleano per acquistare due dipinti di Rembrandt messi in vendita dalla famiglia di banchieri Rotschild: una coppia del 1634 che ritrae Oopjen Coppit e il marito Marlen Soolmans, del valore di 160milioni di euro.
Le due tele saranno esposte insieme a turno al Louvre di Parigi e al Rijksmuseum di Amsterdam con dettagli dell’accordo in via di definizione.
"Siamo estremamente soddisfatti che entrambi i fantastici ritratti di Rembrandt siano ora assicurati alle collezioni pubbliche dei nostri Paesi, per sempre insieme", si legge in una nota diramata dal museo di Amsterdam. L’iter cominciò nel 2013, quando Éric de Rothschild si rivolse al Louvre per sapere come ottenere una licenza di esportazione, cosa che fece scattare un blocco delle trattative sulla base della legge francese che per 30 mesi lascia allo Stato la possibilità di comprare le opere considerate “tesori nazionali” al valore di mercato.
Tuttavia la cifra non era alla portata del governo francese, e qui entrò in gioco Amsterdam dicendosi pronta all’acquisto. Uno scacco inaccettabile per la Francia, e quindi un incoraggiamento a studiare soluzioni alternative che, appellandosi all’orgoglio nazionale, hanno condotto all’acquisto congiunto e alla spartizione dei costi corrisposti per metà dalla Banca di Francia, e per metà dallo Stato d'Olanda.
Prossimo passo: esporli al pubblico insieme. Già un evento.
Le due tele saranno esposte insieme a turno al Louvre di Parigi e al Rijksmuseum di Amsterdam con dettagli dell’accordo in via di definizione.
"Siamo estremamente soddisfatti che entrambi i fantastici ritratti di Rembrandt siano ora assicurati alle collezioni pubbliche dei nostri Paesi, per sempre insieme", si legge in una nota diramata dal museo di Amsterdam. L’iter cominciò nel 2013, quando Éric de Rothschild si rivolse al Louvre per sapere come ottenere una licenza di esportazione, cosa che fece scattare un blocco delle trattative sulla base della legge francese che per 30 mesi lascia allo Stato la possibilità di comprare le opere considerate “tesori nazionali” al valore di mercato.
Tuttavia la cifra non era alla portata del governo francese, e qui entrò in gioco Amsterdam dicendosi pronta all’acquisto. Uno scacco inaccettabile per la Francia, e quindi un incoraggiamento a studiare soluzioni alternative che, appellandosi all’orgoglio nazionale, hanno condotto all’acquisto congiunto e alla spartizione dei costi corrisposti per metà dalla Banca di Francia, e per metà dallo Stato d'Olanda.
Prossimo passo: esporli al pubblico insieme. Già un evento.
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