I manoscritti di Leonardo a portata di mouse
Wikipedia |
Un foglio del Codice Arundel, British Library, Londra
27/02/2013
Studi di fisica, meccanica, ottica, geometria euclidea e architettura illustrati attraverso annotazioni e disegni per mano di Leonardo da Vinci. Sono quelli che compongono il Codice Arundel, dal nome del suo primo possessore, e che da oggi sono disponibili online grazie all'opera della British Library di Londra, che ha in custodia l'originale. Così ora basterà un click sul mouse e da una rilegatura in cuoio marocchino scuro con fregi in oro questi preziosissimi appunti, che sono anche una vera e propria opera d'arte vista la bellezza delle oltre mille immagini che li accompagnano, si trasferiranno virtualmente sugli schermi dei computer, a disposizione di tutti.
Il Codice Arundel, con i suoi 283 fogli databili tra il 1478 e il 1518, è solo una parte della vastissima collezione di appunti raccolti da Leonardo nel corso della sua esistenza, appunti che testimoniavano la vastità dei suoi interessi e delle sue ricerche scientifiche. Quelli sopravvissuti sono, sciolti o raggruppati in fascicoli, conservati in musei e biblioteche internazionali, come appunto la British Library di Londra, dove il codice appena digitalizzato arrivò tra il 1831 e il 1832
dalla biblioteca di Thomas Howard Arundel (1585-1645), conte di Arundel, Surrey e Norfolk, maresciallo d'Inghilterra, cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera, che aveva girato per l'Europa in lungo e largo grazie ai suoi incarichi politici e alla sua passione per l'arte e che è ricordato come uno dei più importanti collezionisti delle carte vinciane.
Nicoletta Speltra
Il Codice Arundel, con i suoi 283 fogli databili tra il 1478 e il 1518, è solo una parte della vastissima collezione di appunti raccolti da Leonardo nel corso della sua esistenza, appunti che testimoniavano la vastità dei suoi interessi e delle sue ricerche scientifiche. Quelli sopravvissuti sono, sciolti o raggruppati in fascicoli, conservati in musei e biblioteche internazionali, come appunto la British Library di Londra, dove il codice appena digitalizzato arrivò tra il 1831 e il 1832
dalla biblioteca di Thomas Howard Arundel (1585-1645), conte di Arundel, Surrey e Norfolk, maresciallo d'Inghilterra, cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera, che aveva girato per l'Europa in lungo e largo grazie ai suoi incarichi politici e alla sua passione per l'arte e che è ricordato come uno dei più importanti collezionisti delle carte vinciane.
Nicoletta Speltra
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