Il dodo che visse due volte
Gruppo di dodi, uccelli estinti dell'isola di Mauritius
17/12/2004
Il dodo e l’isola di Mauritius. Incontri immaginari di Harri Kallio, edito da Peliti Associati, dona nuova vita a una delle specie animali estinte più famose, restituendola al suo paradisiaco habitat naturale. Vincitore dell’European Publishers Award for Photography 2004, il volume realizza uno stimolante accordo tra passato e presente, ornitologia e arte, invenzione e natura, e associa la puntuale ricostruzione storica, geografica e zoologica alla potenza fantastica delle scenografie di sfondo.
Ne deriva un percorso di estrema suggestione, che ripercorre arte, storia e miti collettivi, facendo convergere il tutto in delicati ed emozionanti incontri immaginari con il dodo, grosso uccello della famiglia dei colombiformi (specie estinta dal 17° secolo). Il dodo, incapace di volare, insieme a tartarughe e altre specie, fu tra le facili prede dei cacciatori europei, approdati nell’isola di Mauritius.
Oltre 90 tra fotografie e riproduzioni d’epoca ci parlano anche di una creatura che ha nutrito di immagini la fantasia, come in Alice nel paese delle meraviglie: “Bene, disse il dodo, il modo migliore per spiegarlo è farlo” (Lewis Carroll, 1865). Reperti fossili, in genere percepiti come freddi referti scientifici, acquistano morbidezza, tatto, quasi calore, generando un immediato coinvolgimento emotivo nel lettore.
Libro fotografico, ma anche opera di accurata documentazione e manuale di scultura, il lavoro affonda le radici in studi presso biblioteche e musei, sulle tracce di fossili, resti dell’animale, dipinti. Il capitolo “Manuale per la costruzione di un dodo” è avanzato esempio di ricostruzione anatomica, attraverso procedimenti scultorei e tassidermia (tecnica di preparazione degli animali impagliati). Alla fine ammiriamo due ricostruzioni di dodo, maschio e femmina, a grandezza naturale, in ricostruzioni fotografiche nell’habitat naturale.
Le ricostruzioni tridimensionali vantano articolazioni regolabili, scheletri meccanici, di alluminio e acciaio, ricoperti da una massa corporea fatta di dacron, fibra di vetro, filo di cotone e lattice di gomma. La testa, inizialmente in creta, attraverso vari passaggi di modellatura, si struttura in un calco in gomma al silicone. Per il piumaggio sono state utilizzate piume di oca e struzzo.
Il fotografo Harri Kallio è nato in Finlandia nel 1970. Ha studiato presso la University of Art and Design di Helsinki e presso la Oxford Brookes University. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il BFF Promotion Award 2003, il Finish Cultural Foundation Grant nel 2002 e nel 2003, il Finish Art Council Grant nel 2000 e 2004. I suoi lavori affrontano principalmente la particolare relazione tra la natura e l’uomo. Vive e lavora a New York.
Il dodo e l’isola di Mauritius. Incontri immaginari
autore: Harri Kallio
editore (Italia): Peliti Associati
numero di pagine: 123 di grande formato
costo: 35 euro
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