Sul piccolo schermo dal 20 al 26 giugno
Il lato oscuro dell'arte contemporanea: la settimana in tv
Blurred Lines - Il lato oscuro dell’arte contemporanea | Courtesy Sky Arte
Samantha De Martin
20/06/2022
Quali sono i meccanismi che guidano il mercato dell’arte contemporanea? E quali segreti nasconde questo universo dove un quadro o una scultura possono valere milioni oppure nulla, a prescindere dalla volontà dell'artista? C’è anche il lato oscuro dell’arte contemporanea ad arricchire di fascino il palinsesto televisivo della settimana che si fa largo in tv.
Se i pennelli di Monet e Pontormo conferiscono un tocco di luce all’agenda degli appuntamenti sul piccolo schermo, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria schiude i suoi cancelli per accoglierci in un viaggio tra le sue meraviglie, guidati dalla voce narrante di Lella Costa.
Ecco gli appuntamenti da non perdere dal 20 al 26 giugno.
Claude Monet, Ninfee, 1916 | Foto: Sailko (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Su Sky Arte un incantesimo di luce di nome Monet
Simile a una potente danza di luce fluttuante sulla magia sconfinata e sinuosa dell’acqua, il docufilm Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce, in onda su Sky Arte giovedì 23 giugno alle 21.15, regala al pubblico da casa un viaggio nell’anima dell’artista impressionista. Guidati dalle note (bellissime) di Remo Anzovino, e dalle parole di Claire Hélène Marron, la giardiniera della Fondation Monet, tra la narrazione di Elisa Lasowski, i cui passi incrociano le pennellate di colore sulla tela, gli spettatori compiono un viaggio en plein air tra le barche, il mare, l’incedere sinuoso della Senna a scandire la carriera pittorica e la vita dell’artista devoto all’acqua e ai suoi riflessi.
Da Le Havre, dove Monet trascorre il primo periodo della sua vita artistica, il documentario diretto da Giovanni Troilo accompagna lo spettatore a Poissy, Argenteuil, Vétheuil, Giverny, in un diario dove la natura diventa specchio dell’anima. Il Musée Marmottan, l’Orangerie, il Musée D’Orsay sono le affascinanti location che assistono a questo girotondo tra tele e colori. Il movimento non si arresta nemmeno tra le sale, le attraversa fino a condurre il pubblico nel grande giardino dell’artista dove a prendere la parola è Claire Hélène Marron, giardiniera della Fondation Monet, protagonosta di una delle scene più intense del film.
Eppure dietro l’individuo che amava circondarsi di fiori e di colore si cela il tormento di un uomo che insegue ossessivamente il suo sogno di eterna gloria e che proprio all’apice del successo perde quasi tutto, la moglie, il primogenito e persino il suo regno vegetale.
Venerdì 26 giugno alle 13.15 un salto nel tempo di quattro secoli ci conduce tra i diari di Pontormo, al quale è dedicata una puntata della serie Grandi Maestri. La figura eccentrica del pittore di scuola fiorentina è testimoniata anche dai suoi scritti, mentre la sua genialità e sensibilità ne hanno fatto uno degli artisti più interessanti e moderni.
Nella puntata di 30 minuti, la voce di Andrea Ward ci guida alla scoperta di questo artista immenso soprattutto per la sua idea del colore che si manifesta in opere come la Cappella Capponi o la Visitazione di Carmignano, considerati capolavori immortali.
I Grandi Maestri - Pontormo I Courtesy Sky Arte
Sabato 25 giugno un doppio appuntamento su Sky svela i segreti di un grande museo e il lato oscuro dell’arte contemporanea. Si comincia alle 12.40 con la serie Musei 2. La voce narrante di Lella Costa presenta i gioielli del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Conosciuto in tutto il mondo in quanto custode dei Bronzi di Riace, le sculture in bronzo della Grecia antica ritrovate nelle acque del mare Ionio nell’agosto 1972, il Museo reggino vanta altre raffinate sculture come i Dioscuri e il Cavaliere di Casa Marafioti, ritrovati dall’archeologo Paolo Orsi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo. A brillare in collezione è la più grande raccolta al mondo di Pinaches, piccoli quadretti votivi in argilla, dedicati alla dea Persefone. Oltre alla Magna Grecia, il museo fa scoprire al visitatore le primissime tracce dell’uomo in Calabria. Eccezionale testimonianza è il calco del Bos primigenius, primitiva opera d’arte, probabilmente votiva, rinvenuta nella Grotta di Papasidero.
Bronzi di Riace (statua B), Bronzo, 197 cm, V secolo a.C., Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale | Courtesy Sky
La settimana di Sky si conclude tra i misteri dell’arte contemporanea. Sabato 25 alle 21.15 Blurred Lines - Il lato oscuro dell’arte contemporanea fruga nel mercato dell’arte raccontato dai suoi protagonisti irraggiungibili, da Marina Abramovich a Damien Hirst, fino a Jeff Koons.
La pellicola descrive il mondo dell’arte come un universo in cui la provocazione e la ricerca procedono di pari passo, mosse dal coraggio e dallo stupore. Le personalità coinvolte spiegheranno come dietro a ogni percorso creativo ci sia sempre il condizionamento economico e come l’arte si mescoli al denaro indipendentemente dalla volontà dell’artista.
Su Arte tv il Castello di Guédelon
È possibile costruire oggi un castello medievale utilizzando le tecniche e i materiali del passato? A lanciare la sfida sono stati, nel 1997, gli archeologi e gli artigiani di Guédelon, in Borgogna. Il documentario in onda su Arte tv, diretto da Bianca Zamfira, accoglie gli spettatori in un cantiere non lontano da Treigny, dove un progetto mostra l’impiego esclusivo di tecniche del XIII secolo e di materiali da costruzione ottenuti a livello locale. Jacques Moulin è il capo architetto che ha progettato il castello secondo il modello architettonico sviluppatosi in Francia durante il XII e XIII. La realizzazione della fortezza, la cui conclusione è prevista per il 2023, prevede anche la costruzione di altri edifici tipici della società medievale come una cappella, il villaggio, le officine.
Blurred Lines - Il lato oscuro dell’arte contemporanea | Courtesy Sky Arte
Ravenna brilla su Rai Storia
Lunedì 20 giugno alle 16 su Rai Storia la puntata di Potere e Bellezza, la serie di Mario Paloschi e Andrea Cedrola dedicata alle dinastie e al loro impatto sull'arte italiana, ci conduce tra le e storie degli Angioini e degli Aragonesi. Martedì 21 giugno la quarta serie di Storia delle nostre città, un programma di Marco Pisoni e Mario Paloschi, ci porta a Ravenna, la città il cui destino è fortemente connesso al territorio lagunare. Nonostante le sue origini antichissime, fu con Giulio Cesare che la città fece il suo ingresso trionfale nella storia. Dopo i fasti romani inizia per Ravenna un periodo di decadenza, ma, al tempo stesso, uno dei capitoli più importanti di tutta la sua storia.
Se i pennelli di Monet e Pontormo conferiscono un tocco di luce all’agenda degli appuntamenti sul piccolo schermo, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria schiude i suoi cancelli per accoglierci in un viaggio tra le sue meraviglie, guidati dalla voce narrante di Lella Costa.
Ecco gli appuntamenti da non perdere dal 20 al 26 giugno.
Claude Monet, Ninfee, 1916 | Foto: Sailko (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Su Sky Arte un incantesimo di luce di nome Monet
Simile a una potente danza di luce fluttuante sulla magia sconfinata e sinuosa dell’acqua, il docufilm Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce, in onda su Sky Arte giovedì 23 giugno alle 21.15, regala al pubblico da casa un viaggio nell’anima dell’artista impressionista. Guidati dalle note (bellissime) di Remo Anzovino, e dalle parole di Claire Hélène Marron, la giardiniera della Fondation Monet, tra la narrazione di Elisa Lasowski, i cui passi incrociano le pennellate di colore sulla tela, gli spettatori compiono un viaggio en plein air tra le barche, il mare, l’incedere sinuoso della Senna a scandire la carriera pittorica e la vita dell’artista devoto all’acqua e ai suoi riflessi.
Da Le Havre, dove Monet trascorre il primo periodo della sua vita artistica, il documentario diretto da Giovanni Troilo accompagna lo spettatore a Poissy, Argenteuil, Vétheuil, Giverny, in un diario dove la natura diventa specchio dell’anima. Il Musée Marmottan, l’Orangerie, il Musée D’Orsay sono le affascinanti location che assistono a questo girotondo tra tele e colori. Il movimento non si arresta nemmeno tra le sale, le attraversa fino a condurre il pubblico nel grande giardino dell’artista dove a prendere la parola è Claire Hélène Marron, giardiniera della Fondation Monet, protagonosta di una delle scene più intense del film.
Eppure dietro l’individuo che amava circondarsi di fiori e di colore si cela il tormento di un uomo che insegue ossessivamente il suo sogno di eterna gloria e che proprio all’apice del successo perde quasi tutto, la moglie, il primogenito e persino il suo regno vegetale.
Venerdì 26 giugno alle 13.15 un salto nel tempo di quattro secoli ci conduce tra i diari di Pontormo, al quale è dedicata una puntata della serie Grandi Maestri. La figura eccentrica del pittore di scuola fiorentina è testimoniata anche dai suoi scritti, mentre la sua genialità e sensibilità ne hanno fatto uno degli artisti più interessanti e moderni.
Nella puntata di 30 minuti, la voce di Andrea Ward ci guida alla scoperta di questo artista immenso soprattutto per la sua idea del colore che si manifesta in opere come la Cappella Capponi o la Visitazione di Carmignano, considerati capolavori immortali.
I Grandi Maestri - Pontormo I Courtesy Sky Arte
Sabato 25 giugno un doppio appuntamento su Sky svela i segreti di un grande museo e il lato oscuro dell’arte contemporanea. Si comincia alle 12.40 con la serie Musei 2. La voce narrante di Lella Costa presenta i gioielli del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Conosciuto in tutto il mondo in quanto custode dei Bronzi di Riace, le sculture in bronzo della Grecia antica ritrovate nelle acque del mare Ionio nell’agosto 1972, il Museo reggino vanta altre raffinate sculture come i Dioscuri e il Cavaliere di Casa Marafioti, ritrovati dall’archeologo Paolo Orsi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo. A brillare in collezione è la più grande raccolta al mondo di Pinaches, piccoli quadretti votivi in argilla, dedicati alla dea Persefone. Oltre alla Magna Grecia, il museo fa scoprire al visitatore le primissime tracce dell’uomo in Calabria. Eccezionale testimonianza è il calco del Bos primigenius, primitiva opera d’arte, probabilmente votiva, rinvenuta nella Grotta di Papasidero.
Bronzi di Riace (statua B), Bronzo, 197 cm, V secolo a.C., Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale | Courtesy Sky
La settimana di Sky si conclude tra i misteri dell’arte contemporanea. Sabato 25 alle 21.15 Blurred Lines - Il lato oscuro dell’arte contemporanea fruga nel mercato dell’arte raccontato dai suoi protagonisti irraggiungibili, da Marina Abramovich a Damien Hirst, fino a Jeff Koons.
La pellicola descrive il mondo dell’arte come un universo in cui la provocazione e la ricerca procedono di pari passo, mosse dal coraggio e dallo stupore. Le personalità coinvolte spiegheranno come dietro a ogni percorso creativo ci sia sempre il condizionamento economico e come l’arte si mescoli al denaro indipendentemente dalla volontà dell’artista.
Su Arte tv il Castello di Guédelon
È possibile costruire oggi un castello medievale utilizzando le tecniche e i materiali del passato? A lanciare la sfida sono stati, nel 1997, gli archeologi e gli artigiani di Guédelon, in Borgogna. Il documentario in onda su Arte tv, diretto da Bianca Zamfira, accoglie gli spettatori in un cantiere non lontano da Treigny, dove un progetto mostra l’impiego esclusivo di tecniche del XIII secolo e di materiali da costruzione ottenuti a livello locale. Jacques Moulin è il capo architetto che ha progettato il castello secondo il modello architettonico sviluppatosi in Francia durante il XII e XIII. La realizzazione della fortezza, la cui conclusione è prevista per il 2023, prevede anche la costruzione di altri edifici tipici della società medievale come una cappella, il villaggio, le officine.
Blurred Lines - Il lato oscuro dell’arte contemporanea | Courtesy Sky Arte
Ravenna brilla su Rai Storia
Lunedì 20 giugno alle 16 su Rai Storia la puntata di Potere e Bellezza, la serie di Mario Paloschi e Andrea Cedrola dedicata alle dinastie e al loro impatto sull'arte italiana, ci conduce tra le e storie degli Angioini e degli Aragonesi. Martedì 21 giugno la quarta serie di Storia delle nostre città, un programma di Marco Pisoni e Mario Paloschi, ci porta a Ravenna, la città il cui destino è fortemente connesso al territorio lagunare. Nonostante le sue origini antichissime, fu con Giulio Cesare che la città fece il suo ingresso trionfale nella storia. Dopo i fasti romani inizia per Ravenna un periodo di decadenza, ma, al tempo stesso, uno dei capitoli più importanti di tutta la sua storia.
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