Non è chiaro come la statua di 800 kg sia passata inosservata fino ad ora
Il mito di Arianna, la fanciulla dormiente ritrovata a New York
La scultura romana di Arianna ritrovata in un magazzino a Long Island City
E.B.
04/03/2014
Era da diverso tempo che la povera Arianna, compagna del dio Bacco, giaceva addormentata in un magazzino di Long Island City, nella periferia di New York.
La statua di marmo che ritrae la fanciulla giacente proviene con buona probabilità dal sarcofago di una nobildonna romana vissuta 1.800 anni fa, ma è stata ritrovata oltreoceano dagli inquirenti americani lo scorso febbraio dopo alcune segnalazioni. Ora da qui si spera che possa tornare in Italia.
L'opera era scomparsa misteriosamente nel 1983, dopo essere stata portata in Svizzera dal commerciante d'arte Gianfranco Becchina ed esposta in diverse sedi.
Nel 2002, in occasione della condanna di Becchina per traffico illegale di artefatti romani, le foto di Arianna comparvero nel suo studio, ma di lei non si seppe più nulla fino al 2013, quando fu messa in vendita all'Armory di Park Avenue dalla Phoenix Ancient Art.
In tutta la vicenda ciò che rimane più difficile da spiegare è come una scultura di quasi 800 chili sia passata così facilmente inosservata. In un recente articolo l'avvocato Donatella Sicomo, esperta di cause legate ai traffici illegali, tenta di ripercorrere il tragitto degli oggetti d'arte Italiani in fuga verso l'estero. Dopo accurati interventi di alterazione eseguiti da restauratori professionisti, necessari per renderle irriconoscibili, le opere sono solitamente trasportate in Inghilterra attraverso la Svizzera, la Germania e l'Austria. Oltremanica vengono poi ridistribuite in tutto il mondo con certificati falsi e introdotte sul mercato, talvolta in buona fede, da galleristi, antiquari o case d'asta locali.
La statua di marmo che ritrae la fanciulla giacente proviene con buona probabilità dal sarcofago di una nobildonna romana vissuta 1.800 anni fa, ma è stata ritrovata oltreoceano dagli inquirenti americani lo scorso febbraio dopo alcune segnalazioni. Ora da qui si spera che possa tornare in Italia.
L'opera era scomparsa misteriosamente nel 1983, dopo essere stata portata in Svizzera dal commerciante d'arte Gianfranco Becchina ed esposta in diverse sedi.
Nel 2002, in occasione della condanna di Becchina per traffico illegale di artefatti romani, le foto di Arianna comparvero nel suo studio, ma di lei non si seppe più nulla fino al 2013, quando fu messa in vendita all'Armory di Park Avenue dalla Phoenix Ancient Art.
In tutta la vicenda ciò che rimane più difficile da spiegare è come una scultura di quasi 800 chili sia passata così facilmente inosservata. In un recente articolo l'avvocato Donatella Sicomo, esperta di cause legate ai traffici illegali, tenta di ripercorrere il tragitto degli oggetti d'arte Italiani in fuga verso l'estero. Dopo accurati interventi di alterazione eseguiti da restauratori professionisti, necessari per renderle irriconoscibili, le opere sono solitamente trasportate in Inghilterra attraverso la Svizzera, la Germania e l'Austria. Oltremanica vengono poi ridistribuite in tutto il mondo con certificati falsi e introdotte sul mercato, talvolta in buona fede, da galleristi, antiquari o case d'asta locali.
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