Dieci sale in più e uno spazio destinato ad esposizioni temporanee

Il Musée Picasso torna a giugno

Pablo Picasso, The Artist in front of his Canvas, 1938. Musée Picasso
 

L.S.

24/12/2013

Cinque anni di lavoro e 52 milioni di euro, e finalmente il Musée Picasso di Parigi riaprirà i battenti a partire dal prossimo giugno.
Il presidente dell’istituzione, Anne Baldassari, predice “uno shock estetico per i visitatori” che ha come obiettivo quello di raddoppiare l’affluenza e registrare un numero pari al milione di visite, già al termine del primo anno di attività. Questo anche destinando un certo numero di sale all’organizzazione di esposizioni temporanee che si andranno ad affiancare alla collezione permanente attirando quindi il pubblico parigino e non più specialmente straniero.

La superficie del Museo occuperà tutto l’Hotel Salé, dimora seicentesca appena restaurata nel quartiere Marais, e si estenderà su un volume di 3800 metri quadri suddivisi in 34 sale, guadagnando dieci sale in più rispetto al passato.

La collezione, nata nel 1973, è formata dalle donazioni dell’artista e i dei suoi eredi, e conta 5mila opere (di cui 4mila grafiche, 300 pitture, 300 sculture), momentaneamente sistemate in alcuni depositi alla periferia di Parigi, che potrebbero raggiungere i nuovi locali alla fine di aprile.

La ristrutturazione è stata finanziata dallo Stato che ha partecipato con una quota di 19 milioni, ha anche contato sul denaro versato attraverso un’operazione di mecenatismo del gruppo Eiffage, ed è stata infine pagata dallo stesso museo grazie ai prestiti delle opere di Picasso che dal 2008 sono state in tour per il mondo attirando 6 milioni di visitatori.


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