Impressionisti e moderni all'asta da Christie's: le cifre record di Monet e Kandinsky
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09/11/2012
Nonostante la prima sessione della settimana di aste Impressionist and Modern Art da Christie’s al Rockefeller Plaza di New York non abbia conquistato i risultati sperati perché un terzo delle opere è rimasto invenduto, è comunque da capogiro la cifra complessivamente raggiunta, che sfiora i 205 milioni di dollari.
D’altronde in catalogo c’erano opere di Monet, Picasso, Kandinsky, Brancusi, Miro, Pissarro e Sisley.
Uno "Stagno con Ninfee" di Monet, dipinto nel 1905, è stato battuto per quasi 44 milioni di dollari. Ad aggiudicarselo un collezionista americano. Record per Kandinsky che col suo "Studie für Improvisation 8", dipinto su carta montata su tela, del 1909, ha totalizzato oltre 20 milioni di euro.
Un Miro e un Picasso sono stati battuti per 13 milioni l'uno.
Poco meno, 12,4 milioni di dollari per "Une Muse" di Costantin Brancusi, una scultura in gesso realizzata nel 1912 che riscosse un gran successo di pubblico quando l’anno seguente fu presentata all’Armory Show di New York e acquistata da uno degli stessi fondatori della fiera. Gli effetti della crisi, però, si fanno sentire: per diverse opere, quasi un terzo dell’intero lotto, le offerte non hanno raggiunto il prezzo minimo di vendita.
N.S.
D’altronde in catalogo c’erano opere di Monet, Picasso, Kandinsky, Brancusi, Miro, Pissarro e Sisley.
Uno "Stagno con Ninfee" di Monet, dipinto nel 1905, è stato battuto per quasi 44 milioni di dollari. Ad aggiudicarselo un collezionista americano. Record per Kandinsky che col suo "Studie für Improvisation 8", dipinto su carta montata su tela, del 1909, ha totalizzato oltre 20 milioni di euro.
Un Miro e un Picasso sono stati battuti per 13 milioni l'uno.
Poco meno, 12,4 milioni di dollari per "Une Muse" di Costantin Brancusi, una scultura in gesso realizzata nel 1912 che riscosse un gran successo di pubblico quando l’anno seguente fu presentata all’Armory Show di New York e acquistata da uno degli stessi fondatori della fiera. Gli effetti della crisi, però, si fanno sentire: per diverse opere, quasi un terzo dell’intero lotto, le offerte non hanno raggiunto il prezzo minimo di vendita.
N.S.
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