Itinerari religiosi nelle Marche
Cristoforo di Lorenzo Lotto
28/06/2002
La pratica del pellegrinaggio ha sempre avuto tra le sue condizioni il concetto della sacralità del luogo; l’idea cioè che in alcuni luoghi si manifesti una potenza divina o in ogni caso soprannaturale.
Nel Cristianesimo l’attività di pellegrinaggio si afferma sin dalle origini, assumendo un fervore notevole dal IV sec. in poi, i viaggi di culto sono rivolti in particolare verso la terra Santa, luogo di salvezza per eccellenza per il potere di redenzione di Gesù Cristo, e verso Roma, città resa sacra dalla presenza delle tombe di San Pietro e di San Paolo. Il culto delle reliquie e dei miracoli creeranno in seguito altri centri di devozione, alcuni di rilevanza internazionale (Loreto, Lourdes, Compostela), altri di importanza territoriale e minore.
L’identità storico-culturale degli abitanti delle Marche è legata alla fitta rete dei percorsi della fede e della religiosità popolare che si intersecano su tutto il territorio. Ne sono testimonianza le centinaia di santuari, i numerosi eremi francescani e le abbazie benedettine che disseminati in modo omogeneo nella regione, evidenziano lo stretto rapporto tra la vita quotidiana e la pratica religiosa, che per secoli ha scandito l’evoluzione della popolazione marchigiana.
La visita ai santuari assume nelle Marche una connotazione particolare per le numerose valenze simboliche che vi si possono riscontrare: l’esercizio devozionale, la scoperta di luoghi e comunità, lo scambio di esperienze e conoscenze.
Il pellegrinaggio a piedi, molto diffuso nel passato, rivive oggi come evento religioso dai forti tratti spettacolari, suscitando un grande impatto mediatico: ne sono esempi le immense folle di persone che percorrono di notte la strada che conduce da Macerata a Loreto; o i fedeli dell’area maceratese che si muovono verso la Basilica di San Nicola a Tolentino; o le infinite manifestazioni religiose, legate alla vita nei campi, al lavoro e alle stagioni.
Fin dall’antichità le Marche hanno rappresentato un’area di transito per i cosiddetti Romei, i fedeli diretti a Roma: i pellegrini percorrevano le due grandi vie consolari, la Flaminia da Fano e la Salaria da Porto d’Ascoli a sud, che univano e collegano ancora oggi l’Adriatico al Vaticano.
Nel 1440 a queste arterie si aggiunse la via Lauretana, percorso della fede tra la Santa Casa di Loreto, Roma e Assisi e grande snodo economico e commerciale tra la regione della "Marca" e lo Stato Pontificio.
Le tre grandi vie per Roma, parallele tra loro, sono messe in relazione da una costellazione di luoghi sacri, ciascuno dei quali mostra e custodisce tesori di arte, di fede e natura.
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