I libri del mese
L’Agenda dell’Arte – In libreria
Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
22/11/2018
Ver Sacrum, a cura di Valerio Terraroli. Edizioni Skira
Tra il 1898 e il 1903 la rivista Ver Sacrum rappresentò lo specchio di quella straordinaria fucina di idee e di talenti che fu la Secessione viennese. Da Gustav Klimt a Otto Wagner, da Koloman Moser a Joseph Hoffmann, Max Kurzweil, Joseph Olbrich, i più grandi creativi dell’epoca si incontrarono sulle sue pagine, producendo espressamente a questo scopo la bellezza di 471 disegni e quasi 300 incisioni.
Architettura, design, illustrazione, pittura si mescolano nei progetti di Ver Sacrum, che diventa uno spettacolare spazio di confronto per gli artisti che stanno ridisegnando il volto della capitale asburgica.
Mentre Vienna celebra la stagione del Modernismo in una girandola di eventi, un volume raccoglie per la prima volta in 450 immagini le più originali copertine della rivista, nonché un’antologia delle più significative xilografie, litografie e calcografie che hanno fatto di Ver Sacrum quello straordinario repertorio di invenzioni grafiche che ha ispirato generazioni di creativi.
Disponibile su http://www.skira.net
Giuseppe Pavanello, Antonio Canova. Il segno della bellezza. Utet Grandi Opere
Un volume da collezione a tiratura limitata e numerata rende omaggio alla scultura di Antonio Canova, artista più innovativo di quanto i luoghi comuni spesso ci portino a pensare: innovativo nel metodo e nell’organizzazione della bottega, fino al suo segreto più prezioso, la capacità di rendere il marmo simile alla carne.
Queste e altre sorprese sono racchiuse nei testi dello storico Giuseppe Pavanello, professore di storia dell’arte moderna all’università di Trieste e tra i massimi esperti del maestro neoclassico: dal Canova scultore, che non smetterà mai di suscitare meraviglia, alle sue straordinarie abilità di pittore, disegnatore e incisore, fino a un inside sui processi creativi, prende forma il ritratto completo dell’autore delle Tre Grazie, della Venere italica, di Eros e Psiche. Capolavori da ammirare in 70 bellissime fotografie di Mimmo Jodice, tra i più sensibili interpreti della statuaria canoviana, cui si aggiungono rare immagini di bozzetti, tempere, crete e incisioni catturate all’interno del Museo e Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
Disponibile su https://www.utetgrandiopere.it
Stefania Macioce, Arte in Moda. Giochi di ispirazione. Logartpress
I confini tra arte e moda si fanno sempre più labili: se storicamente gli stilisti hanno saputo ispirarsi a un patrimonio artistico di straordinaria varietà, oggi capita spesso che la moda si faccia arte o che l’arte si interessi alla moda.
In un’analisi rigorosa ma di piacevole lettura, Stefania Macioce ci porta a esplorare i territori di frontiera tra due ambiti dove la creatività regna sovrana: tra gli stilisti che con più talento hanno saputo interpretare il tema – da Ken Scott, artista divenuto stilista, a Coco Chanel, Gianni Versace o Roberto Capucci, i cui abiti-scultura sono esposti in prestigiosi musei - o tra le immagini della pubblicità, che tanto spesso evocano il mondo dell’arte. Senza dimenticare i musei che si trasformano in location per sfilate, come il Louvre per Ferragamo nel 2012, e l’attività collezionistica ed espositiva di cui un numero sempre maggiore di brand si è fatto protagonista.
Riflessioni di carattere storico, antropologico e sociologico prendono vita in un ricco repertorio di immagini, con 120 fotografie a colori e 80 in bianco e nero.
Disponibile su https://www.amazon.it
Leggi anche:
• Rivoluzione Canova: da Possagno al grande schermo
• Libri: L’ultima notte di Antonio Canova nel racconto di Gabriele Dadati
Tra il 1898 e il 1903 la rivista Ver Sacrum rappresentò lo specchio di quella straordinaria fucina di idee e di talenti che fu la Secessione viennese. Da Gustav Klimt a Otto Wagner, da Koloman Moser a Joseph Hoffmann, Max Kurzweil, Joseph Olbrich, i più grandi creativi dell’epoca si incontrarono sulle sue pagine, producendo espressamente a questo scopo la bellezza di 471 disegni e quasi 300 incisioni.
Architettura, design, illustrazione, pittura si mescolano nei progetti di Ver Sacrum, che diventa uno spettacolare spazio di confronto per gli artisti che stanno ridisegnando il volto della capitale asburgica.
Mentre Vienna celebra la stagione del Modernismo in una girandola di eventi, un volume raccoglie per la prima volta in 450 immagini le più originali copertine della rivista, nonché un’antologia delle più significative xilografie, litografie e calcografie che hanno fatto di Ver Sacrum quello straordinario repertorio di invenzioni grafiche che ha ispirato generazioni di creativi.
Disponibile su http://www.skira.net
Giuseppe Pavanello, Antonio Canova. Il segno della bellezza. Utet Grandi Opere
Un volume da collezione a tiratura limitata e numerata rende omaggio alla scultura di Antonio Canova, artista più innovativo di quanto i luoghi comuni spesso ci portino a pensare: innovativo nel metodo e nell’organizzazione della bottega, fino al suo segreto più prezioso, la capacità di rendere il marmo simile alla carne.
Queste e altre sorprese sono racchiuse nei testi dello storico Giuseppe Pavanello, professore di storia dell’arte moderna all’università di Trieste e tra i massimi esperti del maestro neoclassico: dal Canova scultore, che non smetterà mai di suscitare meraviglia, alle sue straordinarie abilità di pittore, disegnatore e incisore, fino a un inside sui processi creativi, prende forma il ritratto completo dell’autore delle Tre Grazie, della Venere italica, di Eros e Psiche. Capolavori da ammirare in 70 bellissime fotografie di Mimmo Jodice, tra i più sensibili interpreti della statuaria canoviana, cui si aggiungono rare immagini di bozzetti, tempere, crete e incisioni catturate all’interno del Museo e Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
Disponibile su https://www.utetgrandiopere.it
Stefania Macioce, Arte in Moda. Giochi di ispirazione. Logartpress
I confini tra arte e moda si fanno sempre più labili: se storicamente gli stilisti hanno saputo ispirarsi a un patrimonio artistico di straordinaria varietà, oggi capita spesso che la moda si faccia arte o che l’arte si interessi alla moda.
In un’analisi rigorosa ma di piacevole lettura, Stefania Macioce ci porta a esplorare i territori di frontiera tra due ambiti dove la creatività regna sovrana: tra gli stilisti che con più talento hanno saputo interpretare il tema – da Ken Scott, artista divenuto stilista, a Coco Chanel, Gianni Versace o Roberto Capucci, i cui abiti-scultura sono esposti in prestigiosi musei - o tra le immagini della pubblicità, che tanto spesso evocano il mondo dell’arte. Senza dimenticare i musei che si trasformano in location per sfilate, come il Louvre per Ferragamo nel 2012, e l’attività collezionistica ed espositiva di cui un numero sempre maggiore di brand si è fatto protagonista.
Riflessioni di carattere storico, antropologico e sociologico prendono vita in un ricco repertorio di immagini, con 120 fotografie a colori e 80 in bianco e nero.
Disponibile su https://www.amazon.it
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