L'arte a Macerata e dintorni

courtesy of ©APT Marche | La Loggia dei Mercanti a Macerata
 

19/02/2002

Molti sono i luoghi e gli edifici di grande interesse storico e culturale della bella città di Macerata, tra questi va subito annoverata una costruzione veramente originale: lo Sferisterio, un antico stadio, originariamente adibito al gioco della palla col bracciale e attualmente utilizzato per le manifestazioni culturali più importanti. Questa arena è soltanto uno dei motivi, che possono spingere a visitare la zona; nei dintorni della città, infatti, sono molti i siti archeologici importanti. Primo fra tutti quello che conserva le rovine dell’antico centro romano di Helvia Ricina: distrutta dalle barbarie dei Visigoti nel VI secolo dopo Cristo, è possibile visitarne i resti lungo il fiume Potenza nelle località Rotacupa e Cimarella. Presso Villa Potenza, sono visibili i resti di un teatro, datato intorno al II secolo dopo Cristo, di alcuni tratti lastricati di strade e diversi sepolcri. Altro sito di grande interesse è quello di Urbs Salvia: un’area archeologica di circa 40 ettari che rendono il parco di maggior interesse della regione; tra le vestigia della città spicca la piana che ospita lo splendido teatro ed il foro. Sempre nella valle del Potenza, a pochi chilometri da Macerata, si erge il complesso dell’abbazia di Chiaravalle. Fu costruito nel XII secolo per volontà di un gruppo di monaci guidati dall’ abate di Milano, che si riconoscevano nell’operato e nelle regole di San Bernardo con l’utilizzo del materiale proveniente dal sito di Urbs Salvia; divenne immediatamente un centro culturale e religioso importante. L’abbazia era composta da più edifici, oggi, purtroppo non sono tutti visitabili. L’edificio principale è la chiesa, preceduta da un portico, e caratterizzata da una facciata artisticamente interessante. Lo stile gotico è evidente fin dall’esterno, per i suoi numerosi archi acuti e le sue contrafforti. Notevole è il tentativo di rendere più suggestivo ed armonioso il luogo con l’utilizzo delle luci e delle ombre, che pervadono l’interno della chiesa quando la luce filtra dai due rosoni e dalle piccole aperture sui muri laterali. Ad oggi rimane anche un'altra delle zone principali del complesso: il chiostro, con un piccolo pozzo al suo interno e un ambulacro chiuso che corre su tutti i lati. Dal chiostro, poi, si accede alla Sala del Capitolo, nucleo culturale dell’abbazia, e al cellarium, un magazzino per i prodotti della terra e gli attrezzi una volta usati dai preti. Un recente restauro ha permesso di visitare il dormitorio e il refettorio dei monaci, mettendo, quindi, in evidenza l’aspetto di condivisione e di fratellanza di ogni aspetto della loro vita quotidiana.

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