Dall'8 ottobre workshop e visite guidate tra Bergamo e Milano
L’Officina della Scultura: atelier aperti in Lombardia
L'Officina della Scultura, casa studio di Piero Cattaneo
Francesca Grego
29/09/2018
Regno appartato della creatività, misteriosa fabbrica di forme, laboratorio alchemico dove la materia si trasforma: tra gli studi d’artista quello dello scultore è forse quello che più affascina e incuriosisce per la varietà di tecniche, procedimenti, materiali usati nel dar vita a oggetti dalla forte presenza.
Da quest’autunno la scultura non ha più segreti. Tra Bergamo e Milano, un programma di workshop e visite guidate gratuite apre al pubblico selezionati atelier d’artista.
In compagnia di esperti e storici dell’arte i visitatori potranno toccare e osservare da vicino bozzetti e opere finite, scambiare idee con gli artisti, comprendere le peculiarità dei materiali, seguire le fasi di lavorazione, entrare nella poetica di lavori differenti per tecnica, approccio e stile.
A cura dell’Associazione Piero Cattaneo, per questa prima edizione L’Officina della Scultura articola il suo itinerario in tre tappe.
L’anima degli oggetti: impronte e significati aprirà le porte dello studio di Piero Cattaneo (1929-2003) a Bergamo, per ripercorrere attraverso una varietà di opere la sua carriera segnata dall’anelito all’astrazione e dalla sperimentazione sui materiali: terracotta, vetro policromo, cemento e infine il bronzo, la materia favorita, brulicante di rilievi o levigata come uno specchio.
Per L’azione creatrice tra manualità e performance artistica ci spostiamo invece a Bollate (Milano) da Armando Marrocco (1939), scultore e performer esponente dell’arte comportamentale, che il critico Pierre Restany ha definito “l’ultimo sciamano”. Qui le qualità materiche di legno, metalli, polveri e tessuti incontrano l’energia di elementi primigeni come l’acqua, il fuoco e il vento, per poi realizzarsi in performance sonore che coniugano scultura e azione corporea.
Figura umana e nuove geometrie. Dal progetto su carta alla forma tridimensionale (Seriate, Bergamo) ci introduce nell’atelier di Gianni Grimaldi (1930) alla scoperta di enormi figure umane protese verso il cielo o schiacciate da pesi immani. Gesso, legno, plastilina, polistirolo sono i mezzi usati dall’artista nei suoi giochi tra pieni e vuoti, superfici lisce e preziosamente lavorate.
In futuro il progetto L’Officina della Scultura si estenderà sul territorio regionale con la mappatura dei laboratori esistenti e la creazione di una rete di studi d’artista visitabili.
Gli atelier selezionati quest’anno saranno aperti al pubblico dall’8 al 21 ottobre su prenotazione, in appuntamenti pensati per visitatori adulti e scolaresche secondo un calendario consultabile a questo link.
Da quest’autunno la scultura non ha più segreti. Tra Bergamo e Milano, un programma di workshop e visite guidate gratuite apre al pubblico selezionati atelier d’artista.
In compagnia di esperti e storici dell’arte i visitatori potranno toccare e osservare da vicino bozzetti e opere finite, scambiare idee con gli artisti, comprendere le peculiarità dei materiali, seguire le fasi di lavorazione, entrare nella poetica di lavori differenti per tecnica, approccio e stile.
A cura dell’Associazione Piero Cattaneo, per questa prima edizione L’Officina della Scultura articola il suo itinerario in tre tappe.
L’anima degli oggetti: impronte e significati aprirà le porte dello studio di Piero Cattaneo (1929-2003) a Bergamo, per ripercorrere attraverso una varietà di opere la sua carriera segnata dall’anelito all’astrazione e dalla sperimentazione sui materiali: terracotta, vetro policromo, cemento e infine il bronzo, la materia favorita, brulicante di rilievi o levigata come uno specchio.
Per L’azione creatrice tra manualità e performance artistica ci spostiamo invece a Bollate (Milano) da Armando Marrocco (1939), scultore e performer esponente dell’arte comportamentale, che il critico Pierre Restany ha definito “l’ultimo sciamano”. Qui le qualità materiche di legno, metalli, polveri e tessuti incontrano l’energia di elementi primigeni come l’acqua, il fuoco e il vento, per poi realizzarsi in performance sonore che coniugano scultura e azione corporea.
Figura umana e nuove geometrie. Dal progetto su carta alla forma tridimensionale (Seriate, Bergamo) ci introduce nell’atelier di Gianni Grimaldi (1930) alla scoperta di enormi figure umane protese verso il cielo o schiacciate da pesi immani. Gesso, legno, plastilina, polistirolo sono i mezzi usati dall’artista nei suoi giochi tra pieni e vuoti, superfici lisce e preziosamente lavorate.
In futuro il progetto L’Officina della Scultura si estenderà sul territorio regionale con la mappatura dei laboratori esistenti e la creazione di una rete di studi d’artista visitabili.
Gli atelier selezionati quest’anno saranno aperti al pubblico dall’8 al 21 ottobre su prenotazione, in appuntamenti pensati per visitatori adulti e scolaresche secondo un calendario consultabile a questo link.
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