LA CATTEDRALE DELLE IMMAGINI

La mostra "De Bosch à Bruegel" presso La Cattedrale delle Immmagini a Beaux de Provence, Francia
 

08/05/2003

Tra gli ampi spazi verdi della Provenza, i paesaggi di Van Gogh e le grandi costruzioni di epoca romana tra Arles e Avignon, si trova Les Baux de Provence, un piccolo paesino, quasi fantasma e fatto di rocce: è infatti tuttora centro di estrazione di calcareo bianco e della bauxite rossa, che non a caso ha il nome del luogo. Qui, a 300 metri dal paesino fantasma ma pieno di turisti, si trova nascosta una enorme cava, con le pareti squadrate e alte fino a 20 metri, ribattezzata dal suo fondatore Albert Plecy nel 1975 la Cattedrale delle Immagini. Plecy era un giornalista, corrispondente di guerra con la passione della fotografia, che dagli anni cinquanta si è dedicato completamente a promuovere l'immagine come mezzo di espressione; ha fondato l'associazione Gens d'Images nel 1955 per incoraggiare l'innovazione nella fotografia e la promozione dei giovani fotografi. La sua ricerca si volgeva sull'utilizzazione dell'informatica nella composizione e rappresentazione fotografica e la "liberazione" dell'immagine stessa attraverso la sua disintegrazione e ricomposizione con l'interazione del pubblico. La Cattedrale delle Immagini rappresenta, dunque, il suo concetto di immagine totale: nuovi supporti, circa 4000 mq di schermi naturali; circa 3000 immagini tagliate, ripetute o ricomposte; figure giustapposte secondo le diverse superfici e riprodotte da 48 fonti di proiezione diverse. "Un alveare dove lo sciame di Gens d'Images si possa posare" aveva detto una volta il fondatore e la Cattedrale ancora oggi è un centro di creazione e ricerca artistica. Ogni anno si realizza un progetto diverso, diretto dai due italianissimi, Gianfranco Iannuzzi, fotografo e Renato Gatto, compositore: un luogo spettrale, dalle dimensioni gigantesche e dal sapore quasi religioso, dove vengono proiettate permanentemente una serie di immagini, di figure e dettagli scelti dalle grandi opere d'arte mondiale che illuminano, disegnano e insieme alla musica e allo spettatore, che lo attraversa, fanno rivivere. Quest'anno e fino al prossimo gennaio "l'occhio ascolta" il mondo visionario e celeste di Bosch, pittore fiammingo del XV secolo, e le figure umane e quotidiane di Bruegel il Vecchio, del secolo successivo. La Cattedrale di Les Baux diventa dunque una rappresentazione della storia tra fantastico e reale, tra sacro e profano e luogo di interrelazione tra natura e tecnologia, dove vive uno spettacolo unico. DE BOSCH À BRUEGEL Tutti i giorni dal 12 febbraio 2003 al 4 gennaio 2004 dalle 10 alle 19 Info: 0033.0490543865 www.cathedrale-images.com

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