La sacra selva
03/12/2004
Nel campo della scultura, il Quattrocento ligure non rappresenta affatto un secolo “di marmo e di pietra”, come fino a qualche anno fa si continuava ad affermare. La ricerca sul territorio dell’antica Repubblica genovese e su quelle aree nelle quali la presenza genovese era determinante ha prodotto una serie impressionante di ritrovamenti e di riscoperte: dai piccoli crocifissi delle confraternite alle grandi croci stazionali, dalle figure isolate di santi ai gruppi scultorei.
La mostra, che idealmente si ricollega a una pionieristica esposizione savonese curata nel 1952 da Pasquale Rotondi, consentirà di confrontare sculture di produzione locale, con altre provenienti da un diverso ambito culturale, spesso individuabile in quell’area fiamminga che intrattenne con Genova rapporti già noti e documentati in campo pittorico
E’ stata scelta come sede dell’esposizione l’ex chiesa di Sant’ Agostino in piazza Sarzano, attigua al Museo della scultura e dell’architettura ligure, per consentire ai visitatori di confrontare le opere e i materiali esposti.
“La sacra selva. Scultura lignea in Liguria tra XII e XVI secolo” è l’ultima delle 10 mostre che Palazzo Ducale Spa organizza per conto di Genova 2004 in varie altre sedi cittadine.
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