Macro 2004

Arte contemporanea
 

10/02/2004

Il Macro prosegue la sua attività espositiva con un nuovo importante evento, la prima mostra personale in un museo pubblico italiano di Nicola de Maria (a cura di Achille Bonito Oliva e Danilo Eccher), accompagnata dai lavori di due artisti giovani ma già affermati nel panorama internazionale: la romana Elisabetta Benassi e Pascale Marthine Tayou, che vive tra il Camerun ed il Belgio. Nella galleria vetrata le installazioni di Nanni Balestrini ci introducono in un nuovo universo espressivo, giocando su la contaminazione tra linguaggio poetico ed arti visive, segno verbale e dissoluzione dello stesso nel suo significante ottico: quattro delle famose colonne verbali e due nuove opere, “Incipit” e il “Grande Cubo” (che entrerà a far parte della collezione permanente del museo). Verticali monumenti urbani su cui i segni, che scorrono verso l’alto ritmando il movimento circolare dell’osservatore, sono ritagli di cronaca quotidiana, nuova scrittura pubblica che frantuma ogni lettura lineare ed invita il pubblico a interrogarsi sulle ragioni della propria passività. Le pitture di Nicola de Maria occupano le sale principali del MACRO: quattro ambienti, ognuno dedicato a temi fondamentali della sua produzione pittorica (il regno dei fiori, i notturni, le stanze materiche e quelle astratte), attraverso una serie di dipinti realizzati in diversi periodi e quattro pitture parietali (8 m x 4), realizzate appositamente per il Macro. Ripercorriamo così il percorso di un artista che ha saputo attraversare le correnti più significative degli ultimi decenni elaborando un linguaggio personalissimo, che non si uniforma a regole stilistiche o ideologiche, e che sa conciliare lirismo e classicità, tradizione figurativa ed astratta, attraverso un cromatismo brillante ed emblematico. Le forti scansioni nelle campiture di colore puro (Testa dell’artista cosmico, 1985), o le stratificazioni materiche della serie de “Il canto del mare”, ci invitano a penetrare lentamente in uno spazio interiore, fantastico e vitale, seguendo l’ esplorazione della dimensione spirituale della creatività, del confine magico tra poesia e pittura (“Uno che scrive poesie con le mani piene di colori”, si definisce l’artista). Dal 30 gennaio MACRO - via Reggio Emilia 54 06/67107929 www.comune.roma.it/macro