Il documentario di Roman Vavra disponibile fino al 13 novembre

Mucha pioniere dell’Art Nouveau. ARTE.TV dedica un documentario all’artista visionario

Alfons Mucha. Pioniere dell'Art Nouveau | Courtesy ARTE.TV
 

Samantha De Martin

29/10/2025

Una locandina preparata in fretta e furia per la Gismonda di Sarah Bernhardt, affissa il 1° gennaio 1895 in tutta Parigi, porta il nome di Alfons Mucha dalla grande galleria d’arte rappresentata in quegli anni dalla strada, al successo. Ma bisognerà attendere ancora un po’ prima di vedere il fuoco della passione del visionario scultore e cartellonista ceco raggiungere anche i moderni.
Fino al 13 novembre su ARTE tv - la piattaforma di streaming dedicata alla cultura, all’informazione e all’intrattenimento di qualità, online e gratuita - il documentario Alfons Mucha. Il pioniere dell’Art Nouveau, in onda in occasione della mostra dedicata all'artista a Palazzo Bonaparte a Roma, regala un imperdibile viaggio nella vita, le intuizioni e le opere del maestro, una sinfonia ricca di armonia e musica. La produzione diretta da Roman Vavra rende omaggio a un precursore dell'industria dell’immagine contemporanea, le cui illustrazioni, elevate a vere e proprie icone, sono state per decenni più famose del suo stesso nome.
Pioniere della corrente Art Nouveau, attraverso la sua opera ispirata all’arte bizantina Mucha ha travalicato epoche e continenti. Negli anni Sessanta del XX secolo le sue realizzazioni sono persino diventate oggetto di culto da parte del movimento hippie.


Alfons Mucha. Pioniere dell'Art Nouveau | Courtesy ARTE.TV

“Per me la pittura, la chiesa e la musica sono così intimamente connesse che non so se amo la chiesa per la sua musica o se amo la musica per i misteri di cui essa è la guida” affermava.
Attraverso la voce del figlio, il giornalista ceco Jiří Mucha, scomparso nel 1991, seguiamo l’artista visionario nei luoghi a lui cari, fino al primo piano della sua dimora parigina al numero 6 di Rue du Val de Grâce, in cui Mucha ha vissuto il periodo parigino più felice. Approdato nella Ville Lumière, ha conosciuto il successo grazie alla locandina raffigurante l’attrice di Gismonda Sarah Bernhardt, oltre ad aver rappresentato l’Impero Austro-ungarico all’Esposizione Universale.

Lo seguiamo nel 1900, quando, all’apice della carriera artistica, il governo austriaco lo sceglie come architetto e decoratore capo del padiglione della Bosnia ed Erzegovina. La corrente principale era l’Art Nouveau, simbolo di libertà e modernità. Scopriamo la sua opera dedicata all’Epopea slava, un ciclo pittorico che lo vedrà impegnato “fino all’ultimo respiro”, e ancora lo ritroviamo, affascinante e brizzolato, nella sua relazione con Maruska Chytilová, che sposa a Praga nel 1906.


Alfons Mucha. Pioniere dell'Art Nouveau | Courtesy ARTE.TV

Ma il documentario si sofferma anche sull’uomo Mucha, che è stato anche giornalista per la BBC e reporter di guerra, amico dei fratelli Lumière e che, scopriamo, e famoso anche per la sua leggendaria incapacità a riconoscere le persone, al punto da sbagliare ricevimento, mentre si trovava una volta a New York.
Quando, nel 1963, a Londra si tiene una mostra a lui dedicata Mucha è già famoso, protagonista, assieme alla moglie, dei salotti americani.
Avvalendosi di interviste e immagini storiche del pittore, il documentario è un illuminante approfondimento sull’eredità artistica lasciata da Mucha anche grazie al contributo del figlio. Un’arte che riflette lo spirito di un’epoca aiutandoci a riscoprire il cartellonista e artista indiscusso dell’Art Nouveau.