Palazzo Leopardi
Leopardi
12/10/2001
A Recanati si avverte la presenza quasi incombente del poeta a cui nell’immaginario collettivo si associa la città: Giacomo Leopardi è il personaggio che domina su questo piccolo centro marchigiano.
Per chi arriva a Recanati risulta così inevitabile la visita al luogo in cui l’autore di “A Silvia” ha vissuto, studiato e composto numerose poesie.
Palazzo Leopardi si trova nello slargo che oggi porta il nome di Piazza Sabato del Villaggio, originariamente situato a Montemorello, uno dei tre castelli in cui Recanati era suddivisa. Il palazzo attuale, quasi identico a quello in cui Giacomo visse, deriva dall’unione di vari edifici, avvenuta a metà ‘700 per volere del canonico architetto Carlo Orazio Leopardi. A quest’ultimo si devono anche le modifiche alla facciata, una lunga fronte in cotto, e alla scala interna, uno dei migliori interventi sugli edifici della città da parte dell’architetto, articolata in due rampe a chiocciola aperta che portano al piano nobile.
All’interno del palazzo resta di grande interesse la biblioteca citata in ogni testo che racconta le vicende di Giacomo Leopardi. In essa è conservato l'immenso patrimonio librario accumulato dal padre Monaldo. La biblioteca è essenzialmente storica e consta di oltre venticinquemila volumi. Il padrone di casa era solito lasciare libertà di accesso a queste sale a tutti i familiari, amici e concittadini che ne avessero bisogno. Tra i tredici e i sedici anni Monaldo Leopardi comprò libri in grande quantità, quasi come un collezionista, accumulando in alcuni casi titoli dal valore altissimo. La biblioteca occupa cinque sale di cui una, la cosiddetta “Sala Leopardi”, è riservata ai volumi che riguardano Giacomo e che sono stati pubblicati dopo la sua morte, e un’altra aggiunta in un secondo momento che conserva i manoscritti del poeta. Nella prima di queste stanze è custodito il ritratto del più celebre personaggio recanatese, l’unico ad essere stato eseguito quando era ancora in vita, un piccolo disegno a matita del Lolli, da cui derivano tutti le raffigurazioni successive.
Unito al Palazzo Leopardi è un moderno edificio sede del “Centro nazionale Studi Leopardiani", nato del 1937 per promuovere studi e ricerche sul poeta di Recanati.
Nella piazza si trovano anche la casa del cocchiere di casa Leopardi, nota come “casa di Silvia”, e la chiesa di Santa Maria di Monte Morello, rifatta da due antenati del poeta nel 1581, restaurata ad inizio ‘800, luogo in cui Leopardi venne battezzato e servì messa da giovanissimo.
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