PAN: lo sguardo al futuro

Opera di arte contemporanea
29/03/2005
Laboratorio vivo, centro di esposizioni, incontri, sperimentazioni, archivio di consultazione, motore di formazione, officina per lo studio dei linguaggi contemporanei, dalla pittura alla scultura, dall’architettura alla fotografia, dal design al cinema, dalla video-arte al fumetto: tutto questo è il PAN | Palazzo delle Arti Napoli, neonato Centro per le Arti Contemporanee, che rifiuta l’appellativo di museo tout court, come sottolinea Nicola Spinosa, soprintendente emerito del polo museale di Napoli.
Centro di riferimento permanente nella geografia internazionale dell’arte, il PAN conferma la vitalità di Napoli quale città-laboratorio. La restituzione alla città del settecentesco Palazzo Roccella, nella centrale ed esclusiva via dei Mille, a due passi dal lungomare, chiude un infinito ciclo di vicende e restauri, con la realizzazione di un complesso di oltre 6000 mq su tre piani, che interpreta in modo nuovo il ruolo delle istituzioni pubbliche dedicate all’arte. Inaugura la sezione espositiva del PAN la mostra The Giving Person. Il dono dell’artista, aperta fino al 10 agosto. The Giving Person sono le parole degli artisti inglesi Gilbert & George per descrivere l’artista, inteso come colui che offre il proprio intimo pensiero all’osservatore; Il dono dell’artista è il titolo di una nota opera di Pistoletto, inserita nella medesima ottica del “dono” quale autentica condivisione, fuori da ogni modello assoluto. Il nuovo centro intende infatti agevolare intersezioni e integrazioni dell’arte di diversi Paesi, secondo la più antica tradizione napoletana. E ci riesce: l’impressione che si riceve, addentrandosi nelle curatissime sale del centro, è quella di una molteplicità di forme, interpretazioni, intenti. Ottantatre opere di trentanove artisti, italiani e stranieri, si susseguono e si inseguono scandendo l’arte degli ultimi trent’anni. Si passa dalla Pentecoste (1996) di Hermann Nitsch, impregnata del sangue quasi pulsante di cervelli e cuori animali, alla videoinstallazione di Bianco-Valente Relational Domain (2005), che esplora i processi della percezione lungo reti di stelle-neuroni, fino ad arrivare al recupero dell’animalità corporea nelle matite di Kiki Smith Leopard Biting Back (2002) o della molteplicità del reale nelle Immagini di un viaggio (2004) disegnate da Laszlo Revesz.
L’arte può essere Infinito (Mimmo Jodice - 2000), espresso da foto affiancate di un mare uguale e diverso; il riflesso di una Venere: Il dono di Mercurio allo specchio (1971) Michelangelo Pistoletto; un’idea racchiusa in circuiti al neon: New Times for Other Ideas (2005) Maurizio Nannucci; la derisione della morte, in un lungo, conico naso rosso su un teschio: Le proselyt (2005) Gloria Friedman.
The Giving Person. Il dono dell’artista
26 marzo - 10 agosto 2005
Curatore: Lóránd Hegyi
PAN - Palazzo delle Arti di Napoli – Palazzo Roccella, via dei Mille, 60.
Info: 081-7410 067. Ingresso gratuito fino al 26 aprile.
Centro di riferimento permanente nella geografia internazionale dell’arte, il PAN conferma la vitalità di Napoli quale città-laboratorio. La restituzione alla città del settecentesco Palazzo Roccella, nella centrale ed esclusiva via dei Mille, a due passi dal lungomare, chiude un infinito ciclo di vicende e restauri, con la realizzazione di un complesso di oltre 6000 mq su tre piani, che interpreta in modo nuovo il ruolo delle istituzioni pubbliche dedicate all’arte. Inaugura la sezione espositiva del PAN la mostra The Giving Person. Il dono dell’artista, aperta fino al 10 agosto. The Giving Person sono le parole degli artisti inglesi Gilbert & George per descrivere l’artista, inteso come colui che offre il proprio intimo pensiero all’osservatore; Il dono dell’artista è il titolo di una nota opera di Pistoletto, inserita nella medesima ottica del “dono” quale autentica condivisione, fuori da ogni modello assoluto. Il nuovo centro intende infatti agevolare intersezioni e integrazioni dell’arte di diversi Paesi, secondo la più antica tradizione napoletana. E ci riesce: l’impressione che si riceve, addentrandosi nelle curatissime sale del centro, è quella di una molteplicità di forme, interpretazioni, intenti. Ottantatre opere di trentanove artisti, italiani e stranieri, si susseguono e si inseguono scandendo l’arte degli ultimi trent’anni. Si passa dalla Pentecoste (1996) di Hermann Nitsch, impregnata del sangue quasi pulsante di cervelli e cuori animali, alla videoinstallazione di Bianco-Valente Relational Domain (2005), che esplora i processi della percezione lungo reti di stelle-neuroni, fino ad arrivare al recupero dell’animalità corporea nelle matite di Kiki Smith Leopard Biting Back (2002) o della molteplicità del reale nelle Immagini di un viaggio (2004) disegnate da Laszlo Revesz.
L’arte può essere Infinito (Mimmo Jodice - 2000), espresso da foto affiancate di un mare uguale e diverso; il riflesso di una Venere: Il dono di Mercurio allo specchio (1971) Michelangelo Pistoletto; un’idea racchiusa in circuiti al neon: New Times for Other Ideas (2005) Maurizio Nannucci; la derisione della morte, in un lungo, conico naso rosso su un teschio: Le proselyt (2005) Gloria Friedman.
The Giving Person. Il dono dell’artista
26 marzo - 10 agosto 2005
Curatore: Lóránd Hegyi
PAN - Palazzo delle Arti di Napoli – Palazzo Roccella, via dei Mille, 60.
Info: 081-7410 067. Ingresso gratuito fino al 26 aprile.
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