Fino al 5 luglio: "La toilette, naissance de l'intime"
Parigi mette in mostra la toilette

Susanna e i vecchioni, Jacopo Tintoretto, Kunsthistorisches Museum, Vienna
L.Sanfelice
23/02/2015
In un percorso espositivo che dal Rinascimento si spinge fino ai giorni nostri, ricorrendo a prestiti da parte di musei e collezioni internazionali che hanno aderito con entusiasmo, per la prima volta nella storia, il Museo Marmottan di Parigi promuove al centro della scena la toilette e si incarica di descrivere l’evoluzione del rito dell’igiene personale e della cura del corpo, degli spazi e dei gesti dell’intimità attraverso un centinaio di dipinti, sculture, stampe, arazzi, fotografie e immagini animate.
Partendo dai catini e dai bagni purificatori, si attraverserà il periodo del rifiuto dell’acqua considerata ormai veicolo di veleni come la peste, e la conseguente diffusione della “toilette sèche” con cosmetici e profumi. A questa seguirà l’introduzione di luoghi specifici come i gabinetti privati e si arriverà ad opere più licenziose e prosaiche come il quartetto di ovali di François Boucher che ritrae due eleganti signore intente ad espletare i propri bisogni.
Il viaggio terminerà nelle moderne sale da bagno come quelle di Pierre Bonnard fino a "Donna allo specchio" di Cagnaccio di San Pietro, prestato dalla Fondazione Cariverona.
Una serie di incisioni di Durer inaugura la mostra che conta sulla presenza di opere di Nicolas Regnier, di dipinti della Scuola di Fontainbleu, e che introdurrà il tema del voyerismo con i vecchioni che spiano la Susanna del Tintoretto assorta nella cura del proprio corpo in mezzo alla natura.
Il cammino verso l’intimità si svilupperà in seguito grazie soprattutto ad un’opera rivoluzionaria come "La Femme à la puce" di Georges de la Tour che, mostrando una donna intenta a togliersi di dosso una pulce, accompagnerà progressivamente il costume verso il confinamento di simili pratiche in luoghi solitari e non più aperti alla socialità femminile. Insomma verso la nostra moderna concezione di toilette.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 5 luglio 2015.
Partendo dai catini e dai bagni purificatori, si attraverserà il periodo del rifiuto dell’acqua considerata ormai veicolo di veleni come la peste, e la conseguente diffusione della “toilette sèche” con cosmetici e profumi. A questa seguirà l’introduzione di luoghi specifici come i gabinetti privati e si arriverà ad opere più licenziose e prosaiche come il quartetto di ovali di François Boucher che ritrae due eleganti signore intente ad espletare i propri bisogni.
Il viaggio terminerà nelle moderne sale da bagno come quelle di Pierre Bonnard fino a "Donna allo specchio" di Cagnaccio di San Pietro, prestato dalla Fondazione Cariverona.
Una serie di incisioni di Durer inaugura la mostra che conta sulla presenza di opere di Nicolas Regnier, di dipinti della Scuola di Fontainbleu, e che introdurrà il tema del voyerismo con i vecchioni che spiano la Susanna del Tintoretto assorta nella cura del proprio corpo in mezzo alla natura.
Il cammino verso l’intimità si svilupperà in seguito grazie soprattutto ad un’opera rivoluzionaria come "La Femme à la puce" di Georges de la Tour che, mostrando una donna intenta a togliersi di dosso una pulce, accompagnerà progressivamente il costume verso il confinamento di simili pratiche in luoghi solitari e non più aperti alla socialità femminile. Insomma verso la nostra moderna concezione di toilette.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 5 luglio 2015.
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