Picasso a Palazzo Reale

Picasso
25/02/2004
Il Palazzo Reale di Milano, sede della prima grande esposizione italiana incentrata sul grande artista spagnolo nel 1953, a quasi cinquant’anni da allora, torna ad ospitare una mostra antologica su Picasso. La continuità con quella esposizione è sottolineata dai curatori odierni, Bernard Ruiz Picasso e Bernice Rose, che hanno scelto di presentare l’evento nelle stesse sale utilizzate allora.
Vengono proposti oltre 200 capolavori fra dipinti, sculture e disegni, realizzati da quello che può essere definito il più grande genio del XX secolo, a buon diritto ora che quel secolo è terminato. Molte di queste opere non sono mai state esposte precedentemente, a causa del loro carattere intimo: più della metà dei pezzi appartengono agli eredi dell’artista. Strano a dirsi ma esiste ancora qualcosa di “inedito” al grande pubblico persino di una figura così nota: è un’ulteriore testimonianza, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’immensa produzione di Picasso. Il resto delle opere proviene da collezioni private e grandi musei internazionali.
Lungo il percorso espositivo si ripercorre la storia dei passaggi artistici fatti dall’eclettico autore di “Guernica”: si passa dagli esordi spagnoli ai primi contatti con Parigi, dai periodi “blu” e “rosa” al cubismo analitico e scientifico, dal neoclassicismo post 1917 alla denuncia politica contro il fascismo.
Un allestimento rigorosamente cronologico permette così di vedere mescolate tute le tecniche utilizzate da Picasso: dipinti affiancati a disegni, ceramiche, sculture, ecc.
Meritano una menzione il “Pasto frugale”, tra i massimi esempi del periodo “blu”, alcuni disegni per “Les demoiselles d’Avignon”, i costumi per il “balletto” cubista” di Djaghilev “Parade”, “Donna e bambino”, “Ritratto di signora” per il periodo neoclassico. L’ultima sezione della mostra si sofferma sugli anni ‘60-’70 durante i quali Picasso realizza il “Matador”, “Homme debout”, i dipinti erotici degli ultimi anni di vita.
Collegata con la mostra è una sezione didattica riservata ai bambini delle scuole materne, elementari e medie inferiori: una stanza deformata, colorata, ludica, permette loro “di entrare fisicamente nello spazio figurativo dell’arte del Novecento”.
PICASSO. 200 CAPOLAVORI DAL 1878 AL 1972
Palazzo Reale – Milano
Fino al 27 gennaio 2002
Lunedì 9-14, Martedì, Mercoledì e Domenica 9.30-20
Giovedì, Venerdì e Sabato 9.30-23
Ingresso: £. 18000, ridotto 15000 (compresa audioguida)
Catalogo Electa
Infoline e prenotazione individuali: 329/5257100
Infoline e prenotazione gruppi: 329/5257101
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Fino al 28 febbraio al Palazzo della Cancelleria
Giordania: alba del Cristianesimo. A Roma 90 reperti per un viaggio tra storia e fede
-
Brescia | Dal 25 gennaio al 15 giugno a Palazzo Martinengo
Da Boldini a De Nittis, les Italiens de Paris incantano Brescia
-
Milano | Salgado, Berengo Gardin e Meyerowitz tra i protagonisti
100 anni di Leica. Gli appuntamenti a Milano e nel mondo
-
Rovigo | Dal 21 febbraio a Rovigo, Palazzo Roverella
Hammershøi, il maestro del silenzio, per la prima volta in Italia
-
Roma | A Roma dal 6 febbraio al 23 marzo
Italia al lavoro. Ottant'anni di passione e creatività in mostra al Palaexpo
-
Reggio Calabria | Dall’8 febbraio al 27 aprile al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”
A Reggio Calabria il progetto "SalvArti". In mostra le opere sottratte alla criminalità, da de Chirico a Warhol