Racconto, mito, magia

le installazioni di Alik Cavaliere
05/12/2005
L’imperdibile mostra Alik Cavaliere - Racconto Mito Magia, in corso alla Galleria di Arte Moderna, Palazzo Forti di Verona, fino al 29 gennaio 2005, è la prima personale dopo la scomparsa nel 1998 dell’artista. L’esposizione presenta una gamma completa di opere, oltre un’ottantina, tra sculture e installazioni.
Esplorare l’infinito vitalistico della natura, che suscita incessanti metamorfosi, sondare l’infinito di miti come quello di Apollo e Dafne o di Narciso, ma anche l’infinito dei miti annidati nell’esistenza quotidiana, o ancora l’immensità della memoria, in un dialogo vivo con la latinità e con l’Umanesimo: questa, secondo la critica, è la poetica di Alik Cavaliere.
Il tema di questa grande antologica è la natura; eppure non si tratta della collezione di un museo di scienze naturali. Il grande scultore italiano ha saputo fondere l’arte con la vita e la vita con l’arte. Le ampie sale allestite costituiscono una sorta di labirinto magico, che coinvolge lo spettatore psicologicamente e fisicamente. Una semplice foresta fatta di alberi, nell’opera del maestro, si trasforma in uno spazio profondo, in un viaggio tra i luoghi della mente. Tra gli alberi fusi in bronzo la mente inizia un itinerario tra simboli e metafore evocati da oggetti fuori dal tempo.
Uno dei primi allestimenti dell’artista è datato anni sessanta. Le avventure di Gustavo B sono un viaggio in un universo di angosce e paure di un esile personaggio di bronzo che richiama le figurine filiformi di Alberto Giacometti. Un po’ tragico e un po’ comico, Gustavo B. affronta i casi della vita con un’ironia che ricorda la satira del Teatro della Visione di Dario Fo, con cui Alik ha stretto un profondo legame di amicizia.
Carte e stoffe, terracotte e gessi, ceramiche e bronzi, legni e lattine di coca-cola sono mescolate sapientemente dall’autore-regista. Nelle mani di Cavaliere tutto si rigenera, trasformandosi. Come i materiali, così anche le più diverse discipline si fondono nel nome dell’Arte. Suggestive contaminazioni di teatro, musica e scultura diventano “eroine” di gigantesche installazioni.
A metà tra realtà e la finzione, natura e artificio, lo spettatore diviene protagonista, mosso dalla curiosità più vorace di penetrare questo universo multiforme. Non a caso Cavaliere sosteneva: “E’ la curiosità che spinge lontano, che allarga i nostri orizzonti fisici e mentali e fa perdere l’uomo in ogni istante lungo il tortuoso sentiero della ricerca”.
Alik Cavaliere. Racconto Mito Magia
Verona, Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti
Via A. Forti, 1 - 37121 Verona; tel. 045-8001903
16 ottobre 2005 - 29 gennaio 2006
Orari: da martedì a domenica 9:00-19:00
chiusura biglietteria ore 18:00; chiuso il lunedì e il 1 gennaio
visite guidate a cura di Aster: tel. 045/8000466 - www.didamusei.it
Catalogo Marsilio
Esplorare l’infinito vitalistico della natura, che suscita incessanti metamorfosi, sondare l’infinito di miti come quello di Apollo e Dafne o di Narciso, ma anche l’infinito dei miti annidati nell’esistenza quotidiana, o ancora l’immensità della memoria, in un dialogo vivo con la latinità e con l’Umanesimo: questa, secondo la critica, è la poetica di Alik Cavaliere.
Il tema di questa grande antologica è la natura; eppure non si tratta della collezione di un museo di scienze naturali. Il grande scultore italiano ha saputo fondere l’arte con la vita e la vita con l’arte. Le ampie sale allestite costituiscono una sorta di labirinto magico, che coinvolge lo spettatore psicologicamente e fisicamente. Una semplice foresta fatta di alberi, nell’opera del maestro, si trasforma in uno spazio profondo, in un viaggio tra i luoghi della mente. Tra gli alberi fusi in bronzo la mente inizia un itinerario tra simboli e metafore evocati da oggetti fuori dal tempo.
Uno dei primi allestimenti dell’artista è datato anni sessanta. Le avventure di Gustavo B sono un viaggio in un universo di angosce e paure di un esile personaggio di bronzo che richiama le figurine filiformi di Alberto Giacometti. Un po’ tragico e un po’ comico, Gustavo B. affronta i casi della vita con un’ironia che ricorda la satira del Teatro della Visione di Dario Fo, con cui Alik ha stretto un profondo legame di amicizia.
Carte e stoffe, terracotte e gessi, ceramiche e bronzi, legni e lattine di coca-cola sono mescolate sapientemente dall’autore-regista. Nelle mani di Cavaliere tutto si rigenera, trasformandosi. Come i materiali, così anche le più diverse discipline si fondono nel nome dell’Arte. Suggestive contaminazioni di teatro, musica e scultura diventano “eroine” di gigantesche installazioni.
A metà tra realtà e la finzione, natura e artificio, lo spettatore diviene protagonista, mosso dalla curiosità più vorace di penetrare questo universo multiforme. Non a caso Cavaliere sosteneva: “E’ la curiosità che spinge lontano, che allarga i nostri orizzonti fisici e mentali e fa perdere l’uomo in ogni istante lungo il tortuoso sentiero della ricerca”.
Alik Cavaliere. Racconto Mito Magia
Verona, Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti
Via A. Forti, 1 - 37121 Verona; tel. 045-8001903
16 ottobre 2005 - 29 gennaio 2006
Orari: da martedì a domenica 9:00-19:00
chiusura biglietteria ore 18:00; chiuso il lunedì e il 1 gennaio
visite guidate a cura di Aster: tel. 045/8000466 - www.didamusei.it
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