RODIN DI NUOVO A ROMA

Rodin
25/02/2004
Una nuova mostra ispirata allo scultore francese che metterà in risalto il suo sforzo nel conciliare la visione pittorica dell’impressionismo con una realizzazione plastica di ispirazione michelangiolesca e la sua grande conoscenza sui principi di composizione delle sculture antiche.
L’Accademia di Francia a Roma, infatti, organizza dal 5 aprile al 9 luglio nelle sale e nei giardini di Villa Medici, un’esposizione dedicata ad Auguste Rodin (1840-1917), dove sarà possibile ripercorrere le principali tappe della carriera dell’artista in quattro momenti diversi: l’ispirazione avuta con Dante, il Rinascimento di cui ha cercato di ritrovare il modellato fremente di vita, il Barocco che appare come fonte diretta di certe opere ed infine l’Antichità che ha profondamente influenzato la sua evoluzione nell’ultima parte della sua carriera, per un totale di circa ottanta sculture (gessi, bronzi e marmi) e una trentina di disegni.
Il primo viaggio in Italia di Rodin fu nel 1876: visitò Roma e Firenze e rimase entusiasta di Michelangelo che già conosceva con le opere conservate al Louvre. Durante tutta la vita studiò i modelli lasciati dai suoi predecessori e, all’influenza del Rinascimento, succedette quella dell’Antichità che egli aveva sempre ammirato.
E proprio quest’ammirazione lo guidò verso un nuovo tipo di scultura, ridotta all’essenziale, fra cui La Mediazione, Cibele, il grande ed impotente torso di Marsia e l’Uomo che cammina che ne costituiscono dei magnifici esempi. “Il bello è come Dio! Un frammento di bello è il bello assoluto” diceva, ed esattamente come il tempo si è incaricato di fare per le antichità, egli sopprimeva volontariamente tutto ciò che poteva apparire superfluo o aneddotico in modo da dare agli elementi conservati un potere espressivo ancora maggiore. L’antico rappresentava per Rodin anche un approccio particolarmente libero e diretto al modello, sensibile nel campo del disegno come in quello della scultura.
La mostra è anche arricchita di fotografie e opere della collezione Rodin affiancate ai suoi lavori, proprio come lo stesso artista amava fare: così come a Meudon, la grande Agrippina antica di marmo era presentata affianco alla sua Cibele.
Evento eccezionale della mostra sarà il restauro, diretto da Antoine Amarger, del gruppo bronzeo Les Bourgeois de Calais fatto giungere appositamente da Calais, fuso nel 1895 da Leblanc-Barbedienne e che avverrà sotto gli occhi del pubblico.
Rodin e l'Italia
Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1
Orario: tutti i giorni 10.30 - 19.30
martedì chiuso
Ingresso: £ 15.000 intero, £ 10.000 ridotto
Informazioni: 06/39746222
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