Romaeuropa Festival 2005
Un immagine del Romaeuropa Festival 2005
12/10/2005
Una grande rassegna all’insegna dell’arte e dello spettacolo: fino al 27 novembre più di 250 artisti provenienti da tutto il mondo si incontreranno a Roma, per dare vita alla ventesima edizione del Romaeuropa Festival. Nato nel 1986 nella splendida cornice di Villa Medici, Romaeuropa Festival in 20 anni è diventato un punto di riferimento nella vita culturale della capitale e nel mondo.
28 appuntamenti distribuiti in tutta la città: dai luoghi ormai abituali del Festival, quali il Teatro Palladium, il Teatro Olimpico, il Teatro Valle, l'Auditorium Parco della Musica e il Brancaleone, a nuovi spazi, come l’Auditorium Conciliazione, l'Accademia d’Ungheria, la Fiera di Roma e l’Ippodromo di Tor di Valle, che ospiterà l’evento d’eccezione del Romaeuropa Festival 2005.
Ovvero il ritorno di Bartabas, che alla testa della tribù Zingaro darà il via alla manifestazione con un magico rito dedicato al Tibet. Con i suoi cavalli e le sue apparizioni incantate, la compagnia di teatro equestre più prestigiosa del mondo restituirà la forza e l’immaginario di un popolo mistico, con la scenografia sonora delle voix de buffles ad evocare antichi miti e affascinanti demoni della tradizione tibetana.
Tra gli artisti che hanno segnato tappe importanti nella storia del Festival tornano Romeo Castellucci e la Socìetas Raffaello Sanzio, protagonisti di Marseille, decimo episodio della Tragedia Endogonidia, ma ancheLloyd Newson e i DV8. Da segnalare anche la presenza di José Montalvo e Dominique Hervieu, con balletti classici, danze africane e hip hop. Il Festival poi celebra il decimo anniversario della fine dell’apartheid raccontando l’evoluzione politica e sociale del Sudafrica con nove cortometraggi di William Kentridge e con l’energia ritmica delle danze sudafricane della Via Katlehong Dance, giovanissima compagnia di Johannesburg.
Emio Greco, dopo avere incantato il pubblico romano lo scorso anno con la trilogia dedicata alla dialettica tra razionalità e istinto, torna con Conjunto di NERO, la tappa successiva del percorso artistico avviato con il regista olandese Pieter C. Scholten. Caterina Sagna, coreografa italiana assai nota all’estero, mette in scena le dinamiche del potere attraverso la danza con uno spettacolo dal titolo provocatorio, Heil Tanz!. Teatrino Clandestino dal canto suo indaga la natura umana tra coscienza e rifiuto di coscienza, inclinazione alla violenza e subordinazione ai comandi, attraverso la rielaborazione degli esperimenti dello psicologo statunitense Stanley Milgram.
Perfect Partner, nato dal genio visionario di Tony Oursler e della musicista Kim Gordon, presenta una surreale rappresentazione del valore simbolico delle auto nella cultura americana . Il lavoro di Katarzyna Kozyra affronta con un progetto multimediale i temi più spinosi dell’esistenza contemporanea. La creazione di András Juhász unisce tre performer reali in uno digitale. In D’est en musique, racconto di un viaggio ad est, il violoncello di Sonia Wieder-Atherton dialoga con le immagini malinconiche della cineasta Chantal Akerman.
Anche in questa occasione Romaeuropa porta sulla scena della capitale alcuni tra i nomi più prestigiosi del panorama musicale contemporaneo. Tra i protagonisti vanno citati i guru dell’elettromusic Aphex Twin, Ryuichi Sakamoto e Alva Noto, l'originale Vegetable Orchestra (che utilizza strumenti musicali ricavati da verdure), Zongamin e Golan Levin. Un omaggio speciale sarà dedicato a Giacinto Scelsi, indimenticabile compositore del Novecento.
Info 800 795525
www.romaeuropa.net
28 appuntamenti distribuiti in tutta la città: dai luoghi ormai abituali del Festival, quali il Teatro Palladium, il Teatro Olimpico, il Teatro Valle, l'Auditorium Parco della Musica e il Brancaleone, a nuovi spazi, come l’Auditorium Conciliazione, l'Accademia d’Ungheria, la Fiera di Roma e l’Ippodromo di Tor di Valle, che ospiterà l’evento d’eccezione del Romaeuropa Festival 2005.
Ovvero il ritorno di Bartabas, che alla testa della tribù Zingaro darà il via alla manifestazione con un magico rito dedicato al Tibet. Con i suoi cavalli e le sue apparizioni incantate, la compagnia di teatro equestre più prestigiosa del mondo restituirà la forza e l’immaginario di un popolo mistico, con la scenografia sonora delle voix de buffles ad evocare antichi miti e affascinanti demoni della tradizione tibetana.
Tra gli artisti che hanno segnato tappe importanti nella storia del Festival tornano Romeo Castellucci e la Socìetas Raffaello Sanzio, protagonisti di Marseille, decimo episodio della Tragedia Endogonidia, ma ancheLloyd Newson e i DV8. Da segnalare anche la presenza di José Montalvo e Dominique Hervieu, con balletti classici, danze africane e hip hop. Il Festival poi celebra il decimo anniversario della fine dell’apartheid raccontando l’evoluzione politica e sociale del Sudafrica con nove cortometraggi di William Kentridge e con l’energia ritmica delle danze sudafricane della Via Katlehong Dance, giovanissima compagnia di Johannesburg.
Emio Greco, dopo avere incantato il pubblico romano lo scorso anno con la trilogia dedicata alla dialettica tra razionalità e istinto, torna con Conjunto di NERO, la tappa successiva del percorso artistico avviato con il regista olandese Pieter C. Scholten. Caterina Sagna, coreografa italiana assai nota all’estero, mette in scena le dinamiche del potere attraverso la danza con uno spettacolo dal titolo provocatorio, Heil Tanz!. Teatrino Clandestino dal canto suo indaga la natura umana tra coscienza e rifiuto di coscienza, inclinazione alla violenza e subordinazione ai comandi, attraverso la rielaborazione degli esperimenti dello psicologo statunitense Stanley Milgram.
Perfect Partner, nato dal genio visionario di Tony Oursler e della musicista Kim Gordon, presenta una surreale rappresentazione del valore simbolico delle auto nella cultura americana . Il lavoro di Katarzyna Kozyra affronta con un progetto multimediale i temi più spinosi dell’esistenza contemporanea. La creazione di András Juhász unisce tre performer reali in uno digitale. In D’est en musique, racconto di un viaggio ad est, il violoncello di Sonia Wieder-Atherton dialoga con le immagini malinconiche della cineasta Chantal Akerman.
Anche in questa occasione Romaeuropa porta sulla scena della capitale alcuni tra i nomi più prestigiosi del panorama musicale contemporaneo. Tra i protagonisti vanno citati i guru dell’elettromusic Aphex Twin, Ryuichi Sakamoto e Alva Noto, l'originale Vegetable Orchestra (che utilizza strumenti musicali ricavati da verdure), Zongamin e Golan Levin. Un omaggio speciale sarà dedicato a Giacinto Scelsi, indimenticabile compositore del Novecento.
Info 800 795525
www.romaeuropa.net
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