Nuova iniziativa per educare all'arte
Slow Art Day 2016, scoprire l'arte con lentezza
Orazio Gentilischi, Annunciazione, 1623, Olio su tela, Torino, Galleria Sabauda | Courtesy © MiBACT, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
Ludovica Sanfelice
08/04/2016
In un mondo vorace in cui tutto viene consumato in fretta, risulta smarrito il gusto di "perdere" tempo. Per fortuna esistono giornate nazionali che vengono a riaccendere lucine sui nostri limiti come accade con quella che il 9 aprile, intitolata "Slow Art Day", sarà dedicata ad "assaporare" con lentezza opere d'arte nei musei. In questo particolare frangente, soprattutto nei musei più titolati e carichi di capolavori, all'incapacità di abbandonarsi alla contemplazione, farsi rapire dal dettaglio, sbrigliare la fantasia, stimolare l'introspezione e quindi trovare ispirazione, il fenomeno ha incamerato un'altra specie di patologia che ha i connotati della "conquista" riconoscibile in quell'ingorgo di smartphone che si accalcano per scattare una foto dell'opera che diventa bottino di guerra, trofeo da esporre sui social.
Ad incoraggiare questa "bulimia" a volte sono i musei stessi che controprogrammano giornate dedicate ad esempio al Selfie con un dipinto per promuovere le proprie collezioni attraverso i medesimi canali, ma le ultime tendenze mostrano una timida eppur concreta inversione di marcia in cui a recupere terreno è la calma. Lo dimostra la presenza nelle proposte di visita di slow tour guidati o la promozione di campagne come quella condotta dal Rijksmuseum che ha armato i visitatori di carta e matita con l'invito a ia concedersi il tempo di ritrarre le opere in mostra.
Il recupero di una dimensione riflessiva ed esplorativa nella relazione con la bellezza è diventata oggettivamente un'esigenza condivisa da un pubblico crescente. La manifestazione del 9 aprile sarà occasione per scoprire come anche nel nostro paese si agitino forze a sostegno di questo rallentamento collettivo. In questa corrente si inserisce il progetto universitario pilota che sotto il titolo "La vita delle opere: dalle fonti al digitale" sta svolgendo una ricerca per la comunicazione della storia conservativa delle opere d'arte. Come? Rendendo visibile al pubblico le vicende che ogni dipinto, scultura, monumento o manufatto ha attraversato nel tempo lontano dal museo dove oggi si può ammirare in esposizione. Una sequenza di trasformazioni, spostamenti, interventi, modifiche, restauri, acquisti da parte di mercanti o collezionisti, vendite all'asta, addirittura furti, e poi ancora indagini e letture di studiosi ed esperti che hanno consentito la trasmissione di questo patrimonio genetico fino ai giorni nostri.
Il desiderio di condividere un simile tesoro segreto si esprimerà molto chiaramente nelle attività organizzate il 9 aprile presso sette musei che hanno aderito al progetto dell'Università e che scorteranno il pubblico alla scoperta delle seguenti opere: il Convito in Casa Levi di Paolo Veronese alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina a Palazzo Madama di Torino, l’Annunciazione di Orazio Gentileschi alla Galleria Sabauda di Torino, le sculture dei Generali divini del periodo Kamakura al Museo d'Arte Orientale di Venezia, la Croce attribuita a Giunta Pisano nel Museo Nazionale di San Matteo a Pisa, l’Addolorata del Museo Diocesano di Massa e il Chiostro dei Padri del Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci.
Qui i visitatori potranno godere di un'esperienza diversa, una degustazione servita da studenti e ricercatori.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito lavitadelleopere.com
Luoghi e orari:
Musei Reali - Galleria Sabauda, Manica Nuova di Palazzo Reale, Via XX Settembre 86, Torino Ore 10:00
Gallerie dell'Accademia, Campo della Carità, Dorsoduro n. 1050, Venezia Ore 10:30
Museo Diocesano, Via Alberica 26, Massa Ore 10:45
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino Ore 11:00
Museo Nazionale di San Matteo, Piazza San Matteo in Soarta 1, Pisa Ore 11:00
Museo d'Arte Orientale, Sestiere di S. Croce n.2076, Venezia Ore 11:30
Museo Nazionale della Certosa Monumentale, via Roma 79, Calci (PI) Ore 16:00
Ad incoraggiare questa "bulimia" a volte sono i musei stessi che controprogrammano giornate dedicate ad esempio al Selfie con un dipinto per promuovere le proprie collezioni attraverso i medesimi canali, ma le ultime tendenze mostrano una timida eppur concreta inversione di marcia in cui a recupere terreno è la calma. Lo dimostra la presenza nelle proposte di visita di slow tour guidati o la promozione di campagne come quella condotta dal Rijksmuseum che ha armato i visitatori di carta e matita con l'invito a ia concedersi il tempo di ritrarre le opere in mostra.
Il recupero di una dimensione riflessiva ed esplorativa nella relazione con la bellezza è diventata oggettivamente un'esigenza condivisa da un pubblico crescente. La manifestazione del 9 aprile sarà occasione per scoprire come anche nel nostro paese si agitino forze a sostegno di questo rallentamento collettivo. In questa corrente si inserisce il progetto universitario pilota che sotto il titolo "La vita delle opere: dalle fonti al digitale" sta svolgendo una ricerca per la comunicazione della storia conservativa delle opere d'arte. Come? Rendendo visibile al pubblico le vicende che ogni dipinto, scultura, monumento o manufatto ha attraversato nel tempo lontano dal museo dove oggi si può ammirare in esposizione. Una sequenza di trasformazioni, spostamenti, interventi, modifiche, restauri, acquisti da parte di mercanti o collezionisti, vendite all'asta, addirittura furti, e poi ancora indagini e letture di studiosi ed esperti che hanno consentito la trasmissione di questo patrimonio genetico fino ai giorni nostri.
Il desiderio di condividere un simile tesoro segreto si esprimerà molto chiaramente nelle attività organizzate il 9 aprile presso sette musei che hanno aderito al progetto dell'Università e che scorteranno il pubblico alla scoperta delle seguenti opere: il Convito in Casa Levi di Paolo Veronese alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina a Palazzo Madama di Torino, l’Annunciazione di Orazio Gentileschi alla Galleria Sabauda di Torino, le sculture dei Generali divini del periodo Kamakura al Museo d'Arte Orientale di Venezia, la Croce attribuita a Giunta Pisano nel Museo Nazionale di San Matteo a Pisa, l’Addolorata del Museo Diocesano di Massa e il Chiostro dei Padri del Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci.
Qui i visitatori potranno godere di un'esperienza diversa, una degustazione servita da studenti e ricercatori.
Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito lavitadelleopere.com
Luoghi e orari:
Musei Reali - Galleria Sabauda, Manica Nuova di Palazzo Reale, Via XX Settembre 86, Torino Ore 10:00
Gallerie dell'Accademia, Campo della Carità, Dorsoduro n. 1050, Venezia Ore 10:30
Museo Diocesano, Via Alberica 26, Massa Ore 10:45
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino Ore 11:00
Museo Nazionale di San Matteo, Piazza San Matteo in Soarta 1, Pisa Ore 11:00
Museo d'Arte Orientale, Sestiere di S. Croce n.2076, Venezia Ore 11:30
Museo Nazionale della Certosa Monumentale, via Roma 79, Calci (PI) Ore 16:00
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