'Spazio Italia' inaugura a Pechino
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Cina, Piazza Tienanmen
04/07/2012
Il primo significativo modello italiano di musealizzazione fuori dai confini nazionali, una vetrina permanente del made in Italy per promuovere la nostra cultura all'interno di uno dei più importanti musei al mondo. Questo è, almeno nelle intenzioni, 'Spazio Italia', che sarà inaugurato il 6 luglio all'interno del Museo nazionale della Cina di Pechino con la mostra 'Il Rinascimento a Firenze. Capolavori e protagonisti'. Una 'finestra' sulla nostra cultura, una vetrina permanente del made in Italy attraverso arte, storia, tradizioni, lingua, stile, letteratura, musica ed enogastronomia. Intanto ieri, alla presentazione ufficiale nel Salone del Ministro, in via del Collegio Romano a Roma, sono intervenuti Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del ministero per i Beni artistici e culturali, Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBac, Cristina Acidini, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale di Firenze, Rossella Vodret, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale di Roma, Zheng Hao, consigliere culturale dell'ambasciata cinese in Italia.
"Il progetto del ministero dei Beni culturali - ha spiegato Mario Resca - nasce all'inizio del mio triennio come direttore generale. Ricordo che quando arrivai si parlava molto dell'evento avvenuto ad Abu Dabi dove il Louvre aveva aperto il suo museo. Noi nella nostra strategia di promozione del nostro patrimonio culturale all'estero, decidemmo dopo una serie di visite nei Paesi del Medio Oriente di puntare sulla Cina ed essere i numeri uno e non i numeri due rispetto alla Francia".
"Il 5 luglio del 2009 - ha ricordato Resca - incontrai il presidente della Cina Hu Jintao a Roma in occasione del G8 e lui riconobbe nell'Italia una potenza culturale che si contrappone ed e' in sinergia con la potenza culturale che la Cina rappresenta con la sua storia millenaria. A questo segui' l'Accordo di Stato sul partenariato per la promozione del patrimonio culturale tra Italia e Cina, siglato dai rispettivi ministri della Cultura nell'ottobre 2010, in occasione della visita ufficiale del primo ministro cinese Wen Jabao a Roma".
(Fonti: La Presse e Adnkronos)
"Il progetto del ministero dei Beni culturali - ha spiegato Mario Resca - nasce all'inizio del mio triennio come direttore generale. Ricordo che quando arrivai si parlava molto dell'evento avvenuto ad Abu Dabi dove il Louvre aveva aperto il suo museo. Noi nella nostra strategia di promozione del nostro patrimonio culturale all'estero, decidemmo dopo una serie di visite nei Paesi del Medio Oriente di puntare sulla Cina ed essere i numeri uno e non i numeri due rispetto alla Francia".
"Il 5 luglio del 2009 - ha ricordato Resca - incontrai il presidente della Cina Hu Jintao a Roma in occasione del G8 e lui riconobbe nell'Italia una potenza culturale che si contrappone ed e' in sinergia con la potenza culturale che la Cina rappresenta con la sua storia millenaria. A questo segui' l'Accordo di Stato sul partenariato per la promozione del patrimonio culturale tra Italia e Cina, siglato dai rispettivi ministri della Cultura nell'ottobre 2010, in occasione della visita ufficiale del primo ministro cinese Wen Jabao a Roma".
(Fonti: La Presse e Adnkronos)
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