Stampatori-editori d’arte a Roma

Accademia San Luca
 

31/10/2001

Contestualmente al Premio Nazionale di Pittura 2001, l’Accademia di San Luca a Roma ospita, fino al 15 dicembre, una mostra di grande interesse dedicata all’attività dei Bulla, una famiglia franco-elvetica di stampatori-editori d’arte. Attivi dagli inizi dell’Ottocento, i Bulla contribuirono alla divulgazione e alla promozione della litografia - senza peraltro disconoscere l’importanza dell’acquaforte, del bulino e della maniera nera - attraverso una fitta rete di rivenditori dislocati fra Roma, Londra, Barcellona e New York che di volta in volta li aggiornavano sulle preferenze del pubblico per temi e formati delle stampe. Giunto a Parigi dal Canton Ticino nel 1814 con moglie e cinque figli, François Bulla fu subito attratto dalla nuova tecnica, inventata nel 1796 da Aloys Senefelder come mezzo economico di riproduzione, e presto adottata da Goya, Daumier e Géricault quale strumento dotato di una propria autonomia espressiva. Malgrado l’iniziale ostilità del mondo accademico, la stampa litografica conquistò rapidamente illustratori (Daumier, Doré, Gavarni, Grandville e Cham), caricaturisti (Hogarth), mercanti-stampatori (Aubert e Gihaut) e collezionisti in virtù dei suoi tempi brevi, dei bassi costi e della facilità di realizzazione. Presentata ufficialmente al Salon parigino del 1817, la tecnica monopolizzò l’attività di François Bulla e progressivamente di tutti i suoi figli, impegnati nel laboratorio al numero 38 di rue Saint Jacques. Carte geografiche, riproduzioni di dipinti celebri, ritratti di artisti, album di calligrafia, vie crucis, vedute monumentali e pittoresche, entrarono a far parte del repertorio dell’azienda, assicurando ai Bulla Frères et Jouy, fortuna, benessere e prestigio sociale. Sulle orme del lungimirante François, Anselmo Bulla, esponente del ramo di famiglia originario di Muggio, aprì nel 1840 a Roma una stamperia litografica presto impegnata a rifornire il Vaticano e le maggiori istituzioni romane, di prodotti curati e pregevoli. Lo stesso farà dagli anni ’70 dell’Ottocento il figlio Romolo, supportando il buon gusto delle stampe con eccezionali capacità organizzative. Cartoline postali, scatole di fiammiferi, partecipazioni, inviti, menù, piante-guide, calendari, etichette, locandine, manifesti e biglietti pubblicitari, una selezione significativa di tutte le tipologie di stampe prodotte dai torchi litografici Bulla è attualmente visibile nei locali dell’Accademia di San Luca. L’ampia rassegna, arriva anche a documentare gli esemplari realizzati da Capogrossi, Consagra, Scialoja (cui la mostra è dedicata), Maccari, Savinio, Guttuso, Cagli, Leoncillo, Omiccioli, Gentilini, Dorazio e Perilli (autore, tra l’altro, di una breve testimonianza in catalogo), nello stabilimento del figlio di Romolo, Roberto, in via del Vantaggio 2. Oltre alle 407 opere in mostra, l’intensa attività dei Bulla è documentata da accurate ricerche bio-bibliografiche condotte, tra Roma, Parigi, Como, Milano e Reggio Emilia da Marta Cardillo e Fleur Imbot. Mostra e catalogo, curati da Giuseppe Appella, sono stati realizzati con il contributo del Comune di Roma; il catalogo in particolare, corredato da eccellenti tavole e schede sintetiche di tutte le opere esposte, è pubblicato da De Luca. “Bulla stampatori-editori d’arte tra XIX e XXI secolo” Fino al 15 dicembre 2001 Accademia Nazionale di San Luca p.za dell’Accademia di San Luca 77 Roma Ingresso: gratuito tutti i giorni 10h.00-19h.00; domenica chiuso Catalogo a cura di G.Appella, Edizioni De Luca, Roma 2001 Per ulteriori informazioni: tel. 06-67.90.324 fax 06-67.89.243

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