Dal 24 ottobre 2025 al 3 maggio 2026
Tesori dei Faraoni: dall’Egitto alle Scuderie del Quirinale, 130 reperti per una mostra senza precedentii

Tesori dei Faraoni I Courtesy Ales - Scuderie del Quirinale
Francesca Grego
29/05/2025
Sarà una mostra di portata storica quella che il prossimo autunno condurrà a Roma, nella sede delle Scuderie del Quirinale, 130 capolavori provenienti dai principali musei egiziani. Dal prossimo 24 ottobre al 3 maggio 2026 Tesori dei Faraoni offrirà al pubblico italiano un viaggio tra le meraviglie e i misteri dell’antico Egitto, presentando reperti preziosi esposti per la prima volta nel nostro paese e alcune delle scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni. Realizzato in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità Egizie, il progetto è frutto di un’iniziativa di diplomazia culturale che ha visto in prima linea l’Ambasciata italiana al Cairo. Tra i prestatori figurano il Museo Egizio del Cairo e il Museo di Luxor, ma anche il Museo Egizio di Torino - il più antico al mondo e il più importante dopo quello del Cairo - che renderà omaggio all’esposizione con uno dei suoi pezzi più significativi.
“La diplomazia culturale ci permette di parlare un linguaggio universale che supera i confini e mette in contatto le persone”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Egitto Michele Quaroni in occasione dell’annuncio, dato questa mattina presso il Museo Egizio di Piazza Tahrir: “Tesori dei Faraoni è una potente espressione di questa idea. Riunisce istituzioni, studiosi e cittadini di entrambi i Paesi, ricordandoci che la cultura non riguarda solo il passato, ma guarda soprattutto al futuro. I legami culturali di lunga data tra l'Italia e l'Egitto, radicati in millenni di scambi mediterranei, continuano a fiorire attraverso iniziative come questa, approfondendo l'apprezzamento reciproco e la collaborazione”.
“Le mostre archeologiche temporanee all’estero rappresentano un ponte culturale fondamentale: permettono al pubblico internazionale di esplorare la ricchezza della civiltà dell’antico Egitto, mettendo in luce l’ingegno degli antichi Egizi nei campi della scienza, dell’ingegneria e delle arti”, ha commentato Mohamed Ismail Khaled, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità Egizie: “Queste esposizioni svolgono un ruolo chiave nel promuovere il dialogo interculturale e nel favorire l’avvicinamento tra i popoli attraverso l’apprezzamento condiviso del patrimonio umano”.
In sei capitoli, Tesori dei Faraoni traccerà un ritratto dinamico della civiltà dell’antico Egitto, evidenziandone l’evoluzione attraverso il tempo. Tra i reperti più preziosi spicca il sarcofago d’oro della regina Ahhotep, magnifico esempio di arte funeraria del Nuovo Regno che, distinguendosi per eccezionale raffinatezza esecutiva, riflette il rango della regina e la sua connessione col mondo divino. Sempre ad Ahhotep appartenne la leggendaria Collana delle Mosche d'Oro in arrivo a Roma, attributo onorifico militare riservato ai più grandi guerrieri d'Egitto e simbolo di eroismo e coraggio, che testimonia il ruolo cruciale della sovrana nel preservare la stabilità del regno durante un'epoca decisiva della storia egizia. Altro prestito eccezionale è il sarcofago d’oro di Thuya, nonna del celebre faraone Akhenaton, caratterizzato da intricate decorazioni e geroglifici.
“Tesori dei Faraoni presenta 130 reperti accuratamente selezionati”, spiega ancora Kahled: “Questi oggetti raccontano la storia della civiltà egizia in diverse epoche, con un focus tematico su regalità, sul mondo di corte, sulle credenze religiose, òa vita quotidiana, le pratiche funerarie e l’aldilà”.

Tesori dei Faraoni I Courtesy Ales - Scuderie del Quirinale
Per la prima volta in Italia sarà la Triade di Micerino, faraone vissuto oltre 4.500 anni fa, che fece erigere una delle tre grandi piramidi di Giza: monumentale capolavoro scultoreo dell'Antico Regno, la Triade raffigura il sovrano affiancato dalla dea Hathor e dalla divinità protettrice della regione tebana, un’immagine della connessione dei sovrani egizi con il divino.
Dal Museo Egizio di Torino arriverà invece il primo pezzo della sua collezione, la celebre Mensa Isiaca. “Una splendida tavola in bronzo intarsiata con oro, argento, rame, zinco e niello - racconta il direttore Christian Greco - realizzato a Roma nel I secolo in imitazione delle opere d’arte dell’antico Egitto e giunto a Torino quasi 400 anni fa. Testimonia il profondo legame storico tra l’Egitto e Roma; un simbolo di come i nostri due Paesi siano in dialogo e in contatto da millenni“.
Dalle spettacolari statue dei faraoni ai loro gioielli, dagli oggetti quotidiani finemente lavorati ai sarcofagi decorati con simboli sacri, la mostra illustrerà l’eccezionale raffinatezza artistica e la profonda spiritualità che hanno fatto dell’antico Egitto una delle civiltà più affascinanti della storia. Un focus speciale sarà dedicato alla Città d’Oro, tra gli scavi più importanti degli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un grande insediamento urbano risalente al regno di Amenhotep III e Akhenaton. I reperti rinvenuti raccontano l’esistenza quotidiana degli artigiani a servizio dei sovrani e delle loro famiglie, rivelando dettagli senza precedenti sulle loro vite e abitudini.
“Curare la mostra Tesori dei Faraoni è stata l’esperienza più impegnativa ed entusiasmante della mia carriera professionale”, afferma il curatore Tarek El Awady: “È difficile descrivere cosa significhi realizzare una mostra che porterà l’anima dell’antico Egitto nel cuore di Roma, non solo attraverso oggetti splendenti d’oro e pietra, ma attraverso storie. Storie di scoperta, di resilienza, di ingegno umano. E storie che non erano mai state raccontate oltre i confini dell’Egitto - fino ad ora”.

Tesori dei Faraoni I Courtesy Ales - Scuderie del Quirinale
“La diplomazia culturale ci permette di parlare un linguaggio universale che supera i confini e mette in contatto le persone”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Egitto Michele Quaroni in occasione dell’annuncio, dato questa mattina presso il Museo Egizio di Piazza Tahrir: “Tesori dei Faraoni è una potente espressione di questa idea. Riunisce istituzioni, studiosi e cittadini di entrambi i Paesi, ricordandoci che la cultura non riguarda solo il passato, ma guarda soprattutto al futuro. I legami culturali di lunga data tra l'Italia e l'Egitto, radicati in millenni di scambi mediterranei, continuano a fiorire attraverso iniziative come questa, approfondendo l'apprezzamento reciproco e la collaborazione”.
“Le mostre archeologiche temporanee all’estero rappresentano un ponte culturale fondamentale: permettono al pubblico internazionale di esplorare la ricchezza della civiltà dell’antico Egitto, mettendo in luce l’ingegno degli antichi Egizi nei campi della scienza, dell’ingegneria e delle arti”, ha commentato Mohamed Ismail Khaled, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità Egizie: “Queste esposizioni svolgono un ruolo chiave nel promuovere il dialogo interculturale e nel favorire l’avvicinamento tra i popoli attraverso l’apprezzamento condiviso del patrimonio umano”.
In sei capitoli, Tesori dei Faraoni traccerà un ritratto dinamico della civiltà dell’antico Egitto, evidenziandone l’evoluzione attraverso il tempo. Tra i reperti più preziosi spicca il sarcofago d’oro della regina Ahhotep, magnifico esempio di arte funeraria del Nuovo Regno che, distinguendosi per eccezionale raffinatezza esecutiva, riflette il rango della regina e la sua connessione col mondo divino. Sempre ad Ahhotep appartenne la leggendaria Collana delle Mosche d'Oro in arrivo a Roma, attributo onorifico militare riservato ai più grandi guerrieri d'Egitto e simbolo di eroismo e coraggio, che testimonia il ruolo cruciale della sovrana nel preservare la stabilità del regno durante un'epoca decisiva della storia egizia. Altro prestito eccezionale è il sarcofago d’oro di Thuya, nonna del celebre faraone Akhenaton, caratterizzato da intricate decorazioni e geroglifici.
“Tesori dei Faraoni presenta 130 reperti accuratamente selezionati”, spiega ancora Kahled: “Questi oggetti raccontano la storia della civiltà egizia in diverse epoche, con un focus tematico su regalità, sul mondo di corte, sulle credenze religiose, òa vita quotidiana, le pratiche funerarie e l’aldilà”.

Tesori dei Faraoni I Courtesy Ales - Scuderie del Quirinale
Per la prima volta in Italia sarà la Triade di Micerino, faraone vissuto oltre 4.500 anni fa, che fece erigere una delle tre grandi piramidi di Giza: monumentale capolavoro scultoreo dell'Antico Regno, la Triade raffigura il sovrano affiancato dalla dea Hathor e dalla divinità protettrice della regione tebana, un’immagine della connessione dei sovrani egizi con il divino.
Dal Museo Egizio di Torino arriverà invece il primo pezzo della sua collezione, la celebre Mensa Isiaca. “Una splendida tavola in bronzo intarsiata con oro, argento, rame, zinco e niello - racconta il direttore Christian Greco - realizzato a Roma nel I secolo in imitazione delle opere d’arte dell’antico Egitto e giunto a Torino quasi 400 anni fa. Testimonia il profondo legame storico tra l’Egitto e Roma; un simbolo di come i nostri due Paesi siano in dialogo e in contatto da millenni“.
Dalle spettacolari statue dei faraoni ai loro gioielli, dagli oggetti quotidiani finemente lavorati ai sarcofagi decorati con simboli sacri, la mostra illustrerà l’eccezionale raffinatezza artistica e la profonda spiritualità che hanno fatto dell’antico Egitto una delle civiltà più affascinanti della storia. Un focus speciale sarà dedicato alla Città d’Oro, tra gli scavi più importanti degli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un grande insediamento urbano risalente al regno di Amenhotep III e Akhenaton. I reperti rinvenuti raccontano l’esistenza quotidiana degli artigiani a servizio dei sovrani e delle loro famiglie, rivelando dettagli senza precedenti sulle loro vite e abitudini.
“Curare la mostra Tesori dei Faraoni è stata l’esperienza più impegnativa ed entusiasmante della mia carriera professionale”, afferma il curatore Tarek El Awady: “È difficile descrivere cosa significhi realizzare una mostra che porterà l’anima dell’antico Egitto nel cuore di Roma, non solo attraverso oggetti splendenti d’oro e pietra, ma attraverso storie. Storie di scoperta, di resilienza, di ingegno umano. E storie che non erano mai state raccontate oltre i confini dell’Egitto - fino ad ora”.

Tesori dei Faraoni I Courtesy Ales - Scuderie del Quirinale
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