Dall'Accademia Carrara di Bergamo al Museo Egizio di Torino
Tour tra i musei che riaprono nel 2015
busto in marmo di Francesco I d'Este, Gian Lorenzo Bernini, Galleria Estense, Modena
Ludovica Sanfelice
13/02/2015
Dopo sei anni di restauri, l'Accademia Carrara di Bergamo riapre al pubblico il 23 aprile 2015. La prestigiosa pinacoteca, che deve la propria origine allo spirito illuminato del mecenate e collezionista Giacomo Carrara il cui lascito venne perfezionato alla fine del Settecento, ha coltivato l’eredità del fondatore attraverso un’intensa opera di acquisizioni e donazioni private e attualmente possiede milleottocento dipinti che testimoniano l’attività artistica nel periodo compreso tra il XV e XIC secolo attraverso lavori di Pisanello, Botticelli, Giovanni Bellini, Mantegna, Raffaello, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio.
A due mesi dall’inaugurazione, un’anteprima della nuova Accademia, - dalla campagna di restauri alla ristrutturazione dell’edificio, passando per l’aggiornamento dei servizi per il pubblico -, verrà presentata al Museo Poldi Pezzoli di Milano giovedì 26 febbraio alle ore 12:00.
Molto attesa anche la riapertura della Galleria Estense, nella cui collezione spiccano il busto di Francesco I del Bernini, il ritratto del duca del Velasquez, il trittico di El Greco e dipinti di Correggio, Tintoretto, Veronese, Guido Reni, Guercino, Salvator Rosa.
Il principale Museo modenese, chiuso in seguito al sisma del 29 maggio 2012, e nel frattempo promosso tra i venti italiani dotati di piena autonomia scientifica, amministrativa e finanziaria dalla riforma del Mibact messa a punto dal ministro Dario Franceschini, sarà infatti pronto ad accogliere nuovamente il pubblico a partire da venerdì 29 maggio.
Intanto a Torino una gigantesca clessidra collocata in piazza San Carlo scandisce il conto alla rovescia verso l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio, prevista per il 1 aprile 2015, data in cui saranno finalmente svelate le meraviglie dell'ampliamento di uno degli spazi espositivi più visitati d'Italia.
In agenda, nel mese di giugno, anche la riapertura a Palermo degli ambienti del Palazzo dei Normanni danneggiati dal terremoto del 2002, che nel corso dell’intervento di restauro, condotto sotto la direzione del Genio Civile, hanno restituito affreschi sconosciuti.
Rimanendo in terra siciliana, temporaneamente irrisolta rimane invece la questione del museo civico di Licata (Agrigento), ospitato nel chiostro dei seicentesco convento della Badia, malgrado il restauro sia stato ultimato tempo fa. “Sul problema della mancata riapertura del museo della Badia, a quasi sette anni dalla chiusura per lavori di riallestimento, il commissario straordinario - si legge sulle colonne del Giornale di Sicilia - ha confermato il suo impegno affinchè, in breve tempo, ne venga assicurata la riapertura, e si è altresì impegnata a proporre all’amministrazione comunale che si insedierà fra qualche mese di inserirlo al centro di un programma di riqualificazione e valorizzazione del centro storico e di incremento del turismo culturale, grazie ai reperti di grande importanza culturale, storica e scientifica che lo stesso custodisce”.
A due mesi dall’inaugurazione, un’anteprima della nuova Accademia, - dalla campagna di restauri alla ristrutturazione dell’edificio, passando per l’aggiornamento dei servizi per il pubblico -, verrà presentata al Museo Poldi Pezzoli di Milano giovedì 26 febbraio alle ore 12:00.
Molto attesa anche la riapertura della Galleria Estense, nella cui collezione spiccano il busto di Francesco I del Bernini, il ritratto del duca del Velasquez, il trittico di El Greco e dipinti di Correggio, Tintoretto, Veronese, Guido Reni, Guercino, Salvator Rosa.
Il principale Museo modenese, chiuso in seguito al sisma del 29 maggio 2012, e nel frattempo promosso tra i venti italiani dotati di piena autonomia scientifica, amministrativa e finanziaria dalla riforma del Mibact messa a punto dal ministro Dario Franceschini, sarà infatti pronto ad accogliere nuovamente il pubblico a partire da venerdì 29 maggio.
Intanto a Torino una gigantesca clessidra collocata in piazza San Carlo scandisce il conto alla rovescia verso l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio, prevista per il 1 aprile 2015, data in cui saranno finalmente svelate le meraviglie dell'ampliamento di uno degli spazi espositivi più visitati d'Italia.
In agenda, nel mese di giugno, anche la riapertura a Palermo degli ambienti del Palazzo dei Normanni danneggiati dal terremoto del 2002, che nel corso dell’intervento di restauro, condotto sotto la direzione del Genio Civile, hanno restituito affreschi sconosciuti.
Rimanendo in terra siciliana, temporaneamente irrisolta rimane invece la questione del museo civico di Licata (Agrigento), ospitato nel chiostro dei seicentesco convento della Badia, malgrado il restauro sia stato ultimato tempo fa. “Sul problema della mancata riapertura del museo della Badia, a quasi sette anni dalla chiusura per lavori di riallestimento, il commissario straordinario - si legge sulle colonne del Giornale di Sicilia - ha confermato il suo impegno affinchè, in breve tempo, ne venga assicurata la riapertura, e si è altresì impegnata a proporre all’amministrazione comunale che si insedierà fra qualche mese di inserirlo al centro di un programma di riqualificazione e valorizzazione del centro storico e di incremento del turismo culturale, grazie ai reperti di grande importanza culturale, storica e scientifica che lo stesso custodisce”.
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