Trajectory
Cuppa di Jonathan Feldschuh
03/08/2004
Le opere di Jonathan Feldschuh, uno dei più importanti esponenti della corrente astratta americana, in mostra a Como, dal 18 settembre, presso Marella Project Space 1.
“Trajectory” presenta quindici lavori recenti di Feldschuh (New York, 1964), artista che appartiene a quella generazione che, a partire dagli anni ’80, ha dimostrato un interesse sempre più crescente verso l’innovazione scientifica, sia per i temi che per quanto riguarda l’uso del mezzo espressivo.
Le sue tele di canapa e le sue tavole sono indefinite e misteriose, sospese tra il naturale e il magico, e rappresentano delle formiche sembrano ottenute attraverso l’osservazione al microscopio di una cellula realizzata poi al computer.
Feldschuh, laureato in fisica ad Harvard, introduce una concezione scientifica nel suo modo di dipingere, in questo modo, l’artista newyorkese si allinea alle nuove tendenze dell’astrazione americana, una cultura che unisce influenze tecnologiche alla musica elettronica, a Internet.
Le sue tele rappresentano delle sovrapposizioni costanti di materiche pennellate di colori acrilici a squarci cromatici di tono più chiaro, vari livelli cher dischiudono l’immagine.
JONATHAN FELDSCHUH
TRAJECTORY
18 settembre – 23 ottobre
Como, Marella Project space 1 (via Milano, 27)
Orari: mercoledì e giovedì, dalle 15 alle 20;
venerdì e sabato, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 20;
chiuso lunedì, martedì e festivi.
Ingresso libero
Per informazioni: tel/fax 031265375
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 12 febbraio alle Gallerie Nazionali d’Arte Antica
Bernini e i Barberini, una grande mostra in arrivo a Roma
-
Mondo | Al MET dal 29 marzo al 28 giugno 2026
Raffaello conquista New York
-
Firenze | Uno spazio rinnovato per l’opera iconica dell’arte etrusca
Riapre la sala della Chimera. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze un’esperienza immersiva tra teatralità e contemplazione
-
Mondo | A Sindelfingen, vicino a Stoccarda, fino al 21 giugno 2026
Mario Schifano: quando l'arte è propaganda
-
Roma | Fino al 15 marzo 2026 ai Musei Capitolini
Cartier e il mito: a Roma un racconto di bellezza e ispirazioni
-
I programmi dal 17 al 23 novembre
La settimana dell’arte in tv, dal Bacio di Klimt al meglio del design italiano