Due mostre da non perdere
Un autunno con Depero

Fortunato Depero, Clavel Gilbert - ritratto, 1917-18. Mart Rovereto. Fondo Depero
Francesca Grego
14/08/2023
Vulcanico, giocoso, sperimentale e incredibilmente in anticipo sui tempi, Fortunato Depero è stato il più originale e versatile dei Futuristi. Oltre a dipingere quadri, ha realizzato arazzi, mobili, oggetti di design, scenografie, costumi, pupazzi, grafiche, pubblicità, portando l’arte fuori dai confini consueti e gettando un ponte oltre la sua epoca. La sua opera, insomma, è una fonte inesauribile di sorprese. Avremo modo di scoprirlo ancora una volta il prossimo autunno, quando due nuove mostre ne celebreranno il genio poliedrico, mentre a Casa Depero di Rovereto, città natale dell’artista, è ancora in corso Depero per il Trentino. Itinerari geografici, poetici e visivi.
Il primo dei nuovi progetti inaugurerà il 28 settembre a Palazzo Medici Riccardi di Firenze in occasione della Florence Art Week. A cura di Sergio Risaliti ed Eva Francioli, l’esposizione mira a offrire una prospettiva inedita sul lavoro di Depero, partendo dal suo rapporto con il territorio fiorentino. Sviluppando alcuni dei temi che gli furono cari, il percorso evidenzierà come Depero abbia saputo coniugare l’elemento popolare a una fervida immaginazione figurativa, la grafica da fumetto a quella dei cartoni animati, soggetti contemporanei e motivi tradizionali come quello del cavallo, che attraversa la storia dell’arte fin dall’antichità. In mostra troveremo dipinti come Nitrito in velocità (1932), in prestito dal Museo Novecento, ma anche grandi e coloratissimi arazzi come Cavalcata Fantastica e Due Maschere Tropicali.
La seconda mostra ci porta nella Svizzera italiana, e precisamente al M.A.X. di Chiasso, che dal 23 ottobre punterà i fari sul sodalizio creativo di Depero con un altro folle personaggio, l’architetto, poeta e scrittore svizzero Gilbert Clavel. Siamo negli anni Dieci del Novecento e i due si frequentano a Capri, dove è nata Artopoli, una singolare colonia-laboratorio popolata da individui come Filippo Tommaso Marinetti, Benedetta Cappa, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Julius Evola e per un breve periodo anche da Pablo Picasso e Jean Cocteau, senza dimenticare Michele Semenov, Sergej Djaghilev e il ballerino Léonide Massine.
L’amicizia fraterna tra Depero e Clavel sfocerà in progetti visionari concepiti a Positano, dove l’artista trentino è ospite dell’amico a Torre Fornillo, un luogo di arte, poesia e sperimentazione davvero unico. Per Clavel e con Clavel Depero realizzerà illustrazioni, costumi e scenografie teatrali - per Le chant du rossignol, per esempio, con musiche di Igor Stravinskij e direzione artistica di Sergej Djaghilev.
La collaborazione culminerà nel 1917 con la creazione dei Balli Plastici, uno dei primissimi esperimenti di teatro d’avanguardia, dove “gli attori sono marionette dai movimenti meccanici e rigidi: personaggi che richiamano i valori dell’infanzia, del sogno, del magico...”. Una storia irripetibile che la mostra Fortunato Depero e Gilbert Clavel, Futurismo = Sperimentazione Artopoli ripercorrerà riunendo oltre 90 opere tra dipinti, bozzetti, marionette di legno, arazzi, maquette, lettere e fotografie vintage.
Il primo dei nuovi progetti inaugurerà il 28 settembre a Palazzo Medici Riccardi di Firenze in occasione della Florence Art Week. A cura di Sergio Risaliti ed Eva Francioli, l’esposizione mira a offrire una prospettiva inedita sul lavoro di Depero, partendo dal suo rapporto con il territorio fiorentino. Sviluppando alcuni dei temi che gli furono cari, il percorso evidenzierà come Depero abbia saputo coniugare l’elemento popolare a una fervida immaginazione figurativa, la grafica da fumetto a quella dei cartoni animati, soggetti contemporanei e motivi tradizionali come quello del cavallo, che attraversa la storia dell’arte fin dall’antichità. In mostra troveremo dipinti come Nitrito in velocità (1932), in prestito dal Museo Novecento, ma anche grandi e coloratissimi arazzi come Cavalcata Fantastica e Due Maschere Tropicali.
La seconda mostra ci porta nella Svizzera italiana, e precisamente al M.A.X. di Chiasso, che dal 23 ottobre punterà i fari sul sodalizio creativo di Depero con un altro folle personaggio, l’architetto, poeta e scrittore svizzero Gilbert Clavel. Siamo negli anni Dieci del Novecento e i due si frequentano a Capri, dove è nata Artopoli, una singolare colonia-laboratorio popolata da individui come Filippo Tommaso Marinetti, Benedetta Cappa, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Julius Evola e per un breve periodo anche da Pablo Picasso e Jean Cocteau, senza dimenticare Michele Semenov, Sergej Djaghilev e il ballerino Léonide Massine.
L’amicizia fraterna tra Depero e Clavel sfocerà in progetti visionari concepiti a Positano, dove l’artista trentino è ospite dell’amico a Torre Fornillo, un luogo di arte, poesia e sperimentazione davvero unico. Per Clavel e con Clavel Depero realizzerà illustrazioni, costumi e scenografie teatrali - per Le chant du rossignol, per esempio, con musiche di Igor Stravinskij e direzione artistica di Sergej Djaghilev.
La collaborazione culminerà nel 1917 con la creazione dei Balli Plastici, uno dei primissimi esperimenti di teatro d’avanguardia, dove “gli attori sono marionette dai movimenti meccanici e rigidi: personaggi che richiamano i valori dell’infanzia, del sogno, del magico...”. Una storia irripetibile che la mostra Fortunato Depero e Gilbert Clavel, Futurismo = Sperimentazione Artopoli ripercorrerà riunendo oltre 90 opere tra dipinti, bozzetti, marionette di legno, arazzi, maquette, lettere e fotografie vintage.
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