Da Bruxelles al Mare del Nord, mezzo secolo di Surrealismo

Viaggi d’Arte – In Belgio per l’anno di Magritte

René Magritte, via Wikimedia Commons | René Magritte, Golconda, 1953, Houston, Menil Collection
 

Francesca Grego

16/08/2017

A 50 anni dalla scomparsa di René Magritte, il Belgio celebra il "pittore del mistero" con un calendario denso di appuntamenti.
Grandi mostre, ricercati approfondimenti e percorsi multisensoriali rendono omaggio a una figura emblematica dell’arte del Novecento, che con ironica inquietudine ed efficacia comunicativa in netto anticipo sui tempi ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario visivo mondiale.
 
Un mare di Surrealismo

I festeggiamenti prendono il via dalla località balneare di Knokke-Heist, tra le destinazioni preferite dei vacanzieri belgi, ma soprattutto luogo di esordio del pittore scomparso il 15 agosto del 1967.
Proprio qui tra il 1952 e il 1953 “le saboteur tranquille” ebbe la prima grande occasione di farsi conoscere, realizzando per il casinò del collezionista Gustav Nellens un’enorme pittura murale, Le domain enchanté. Il successo fu immediato: Magritte divenne una celebrità.
 
Fino al 3 settembre la cittadina sul Mare del Nord ospiterà la Magritte Experience: all’interno di una gigantesca bombetta ispirata al celebre soggetto di molti quadri, i visitatori potranno viaggiare nell’universo onirico del pittore attraverso un coinvolgente tour virtuale tra le sue opere cult.
Con lo stesso biglietto sarà possibile accedere alla Sala del Candelabro del casinò e di ammirare in via del tutto straordinaria l’opera prima del grande surrealista: ben 70 metri di visioni bizzarre, in cui sono già evidenti i temi principali della sua arte.
 
Sempre a Knokke-Heist, dal prossimo 20 ottobre al 14 gennaio 2018 il centro culturale Scharpoord ospiterà la mostra Magritte e il mare: qui la storia, la ricerca e la personalità del pittore belga si dispiegheranno seguendo il filo conduttore del rapporto con il mare, elemento fondamentale nella sua opera.
 
L’omaggio di Bruxelles

Dal 21 settembre la capitale belga si accende in un ricco programma di eventi.

Per un anno uno dei suoi monumenti icona, l’Atomium, sarà la suggestiva location di un percorso nei sogni di Magritte: nuvole, bombette, uccelli variopinti saranno protagonisti di uno spettacolo in 3D da guardare, ascoltare e toccare, tra le immagini di celebri come Gli Amanti, Doppio Segreto e Il Figlio dell’Uomo. Ad arricchire l’esperienza, video e citazioni vergate dalla penna dell’artista.

Il Magritte Museum di Place Royale ospiterà invece due importanti approfondimenti, in calendario dal 13 ottobre 2017 al 18 gennaio 2018.
Magritte e l’arte contemporanea presenterà un excursus tra artisti di diversi orientamenti che a partire dal 1980 si sono ispirati all’opera di Magritte e in particolare a “la période vache”, una fase poco nota al grande pubblico in cui il pittore creò uno stile originale e grintoso, ispirato a fumetti e caricature.
Magritte e Marcel Lecomte si soffermerà invece sui rapporti tra pittura e poesia. Lettere e materiali d’archivio inediti saranno giustapposti alle opere di arti visive, in uno zoom sull’amicizia tra il pittore di Lessines e il poeta surrealista.
 
E per assaporare letteralmente tutto il gusto dell’arte, il Museo ha prodotto la Birra Magritte in collaborazione con la prestigiosa Brasserie de la Senne. Nella bevanda “100% surrealista” aromi, schiuma, colore, luminosità concorrono a ricreare in un’operazione sinestetica lo spirito del genio vallone.
La Birra Magritte sarà disponibile a partire da settembre presso il Museum Cafè e i negozi dei Musei Reali di Belle Arti del Belgio.
 
Itinerari sulle orme di Magritte

Passeggiando per le strade di Bruxelles non è affatto insolito imbattersi in luoghi legati alla memoria di Magritte. Qui il guru del Surrealismo belga visse e lavorò per buona parte della vita, catalizzando intorno a sé un gruppo di artisti decisamente anticonformisti.
 
Tra le tappe irrinunciabili, il Magritte Museum di Place Royale, inaugurato nel 2009, che custodisce la collezione dedicata al pittore più vasta al mondo. Oltre 200 opere, tra cui dipinti, disegni, sculture, manifesti pubblicitari, spartiti musicali e perfino film realizzati da Magritte costruiscono un percorso multidisciplinare che abbraccia tutte le fasi della sua carriera.
 
La casa museo René Magritte di Jette offre invece accesso al mondo privato dell’artista: qui Magritte abitò per i 25 anni più fecondi dell’esistenza, dipingendo circa metà delle sue opere e facendo del proprio appartamento il quartier generale dei surrealisti belgi.
Nelle stanze arredate con i mobili originali, opere d’arte, foto d’epoca, oggetti e documenti personali sono testimonianze vibranti della vita del pittore e della sua rivoluzionaria cerchia di amici.
 
Per ammirare l’arte di Magritte all’interno dei luoghi per i quali fu concepita, nulla di meglio del Théâtre Royal des Galeries.
Sul grande soffitto a cupola spicca l’affresco di un cielo azzurro punteggiato di nuvole gonfie, da confrontare con i disegni preparatori, esposti al Magritte Museum per tutta la durata delle celebrazioni.
 
Infine due caffè storici, dove immergersi nel fascino del passato.
Negli anni Quaranta Le Fleur en Papier Doré ospitava le discussioni e le bevute dei Surrealisti, Magritte incluso, oltre a essere il bistrot preferito da Hergé e Jacques Brel. Gli arredi e il ritratto di gruppo dei suoi celebri avventori ricordano le atmosfere stravaganti di un tempo.
Il Greenwich era invece il tempio dei giocatori di scacchi di Bruxelles, frequentato da un Magritte esordiente alla ricerca di clienti per le proprie tele.
“Se Magritte dipinge bene come gioca a scacchi, ne ha ancora di strada da fare”, pare fosse la voce corrente.
Ma la smentita del saboteur tranquille non si sarebbe fatta attendere.

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