La perfezione degli spazi vuoti in otto scatti
A Mantova Candida Höfer nella sua casa degli dei
![](http://www.arte.it/foto/600x450/e1/20896-Candida_H_fer_Mantova_Museo_Civico_di_Palazzo_Te_Sala_dei_Cavalli_2010_180x246_cm_Candida_H_fer.jpg)
L'interno di Palazzo Te ritratto da Candida Höfer
E. Bramati
13/03/2014
Mantova - Sarà la celebre fotografa tedesca Candida Höfer la prossima protagonista del ciclo de “La casa degli dei”. Il progetto, promosso dal Comune di Mantova, intende instaurare un dialogo tra i protagonisti internazionali dell’arte contemporanea e gli spazi di Palazzo Te, realizzati dall'architetto Giulio Romano nella prima metà del Cinquecento.
Prima di lei, anche le installazioni di Fabrizio Plessi e Bill Viola erano state accolte nella meravigliosa cornice gonzaghesca, tra l'estate 2013 e lo scorso febbraio.
Ora nell'Ala Napoleonica tocca all’artista della Scuola di Düsseldorf esporre otto fotografie, scattate tra il 2010 e il 2011 all’interno di edifici monumentali di Mantova: il Teatro Scientifico Bibiena, il Museo Civico di Palazzo Te, la Biblioteca Teresiana, Palazzo Ducale, la Basilica di Santa Barbara, Palazzo Canossa, il Museo di Palazzo d'Arco.
Attraverso questi scatti emerge una grande abilità, estremamente personale, nel ritrarre con stile documentario gli ambienti interni, in condizione di totale assenza dell’uomo e con una minuziosa attenzione verso i dettagli decorativi.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1° giugno, e sarà seguita da altri progetti ad opera di Giuseppe Penone e Ai Weiwei.
Prima di lei, anche le installazioni di Fabrizio Plessi e Bill Viola erano state accolte nella meravigliosa cornice gonzaghesca, tra l'estate 2013 e lo scorso febbraio.
Ora nell'Ala Napoleonica tocca all’artista della Scuola di Düsseldorf esporre otto fotografie, scattate tra il 2010 e il 2011 all’interno di edifici monumentali di Mantova: il Teatro Scientifico Bibiena, il Museo Civico di Palazzo Te, la Biblioteca Teresiana, Palazzo Ducale, la Basilica di Santa Barbara, Palazzo Canossa, il Museo di Palazzo d'Arco.
Attraverso questi scatti emerge una grande abilità, estremamente personale, nel ritrarre con stile documentario gli ambienti interni, in condizione di totale assenza dell’uomo e con una minuziosa attenzione verso i dettagli decorativi.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1° giugno, e sarà seguita da altri progetti ad opera di Giuseppe Penone e Ai Weiwei.
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