Mario Schifano - nopop-art!

25/06/2012

WEB: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_2006586597.html


L'Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo propone il terzo appuntamento del 2012 negli spazi della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea della città.

A pochi giorni dalla chiusura di Lucio Fontana - Hic et Nunc, ecco il lavoro di uno dei più discussi e apprezzati artisti italiani, per la prima volta ad Arezzo in un'antologica che ne celebra la figura con importanti opere, tutte di rilevanti dimensioni, in cui è possibile "entrare" e smarrirsi.

Quarant'anni di un'originale ideazione e produzione artistica nata tra lo stupore e l'incomprensione dei dotti e degli accademici, e adottata poi a simbolo di nuove aperture culturali… Un americano a Roma? forse, ma soprattutto un artista che dipinge a occhi aperti sul presente e, proprio per questo, avversato e deriso dagli incolti cultori del canone e delle forme armoniose. Il primo a portare sulla tela romana gli schermi televisivi, i giocattoli d'infanzia, le réclames della nuova epoca - quella del benessere irrispettoso e del consumo oltre il bisogno.

E tali risultati sono specchio della società che cambia, che risuona nel tempo di un'umanità ormai liquida, travolgente e rumorosa. Mario Schifano pone e muove il pennello sulla superficie pittorica: in velocità e in poco tempo; sì da cogliere la misura creativa nell'istante di un momento che già cambia, e consuma l'immagine pubblicitaria o televisiva. Visitando l'esposizione aretina si avrà occasione di percorrere la vicenda artistica di un pittore vocato alla trasgressione, anche esistenziale oltre che artistica, e artefice di un gusto post-americano o meglio americano "di ritorno". ?L'arte del secondo dopoguerra abbandona l'Europa - ricorda il Prof. Pasquale Giuseppe Macrì (Assessore alla Cultura del Comune di Arezzo) - per farvi ritorno con artisti come Mario Schifano; svincolata dalla contaminazione dei retaggi culturali asfittici, e arricchita di un'esperienza più libera, positivamente barbara, e degli slanci dei pittori yankee?.

Mario Schifano è la personalità artistica più controversa della seconda metà del Novecento italiano; creativo, geniale, sempre autentico, maledetto, ha saputo coniugare - senza mai volerlo - opera e vita, grazie a un'esistenza esperita fino in fondo, tanto distratta quanto istantanea. Il suo lavoro, compiuto nel proprio farsi attimo descrittivo, ha in questo senso ricalcato il suo essere: simbolo di quello schermo nel quale l'artista sapeva annullare eventi e perfino oggetti.
La fluidità impersonale della socialità contemporanea diventa criterio della sua visione artistica; è clima, stile, motivo che si fa flusso di immagini prodotte dalla civiltà tecnologica con l'idea della televisione sfacciata e insinuante: strumento analitico e sintetico insieme, che sfugge al controllo e strumentalizza chi l'ha creato - come la vita insidiata da un progresso che, pasolinianamente, non può dirsi ancora evoluzione. Il processo espressivo che interessa l'autore è quella costante di dati eidetici che costituisce - già dagli anni Cinquanta - la comunicazione quotidiana occidentalizzata, e che si struttura, secondo gesto tecnologico partecipato, come vera e unica realtà totalizzante di un'epoca.

MARIO SCHIFANO. nopop-art! vuol dire viaggio nel pop, intorno al senso del termine; quello che l'artista non nascondeva di discutere e perfino di rifiutare. Significa il suo superamento; e anche se - per esempio - la matrice dei Monocromi è la carta da pacco, simbolo merceologico, così come quella delle Esso e delle Coca-Cola è la logica pubblicitaria (fonte primaria e diretta del pop), il suo lavoro è tanto occidentale, tanto figlio dell'arte italiana, che non riuscirà mai nell'abbandono dell'intimità romantica tradizionale: del gesto umano che non spersonalizza abbastanza, di quell'atteggiamento grafico soggettivante che, malgrado l'uso esplicito dell'immagine in sé, non può non contaminare il proprio linguaggio espressivo. MARIO SCHIFANO. nopop-art! è voluta e realizzata dall'Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Telemarket e il sostegno di IPERCOOP, di SUGAR Clothing Accessories Ideas, di ORCHIDEA Preziosi.

Circa cinquanta le opere, dal 1958 al 1998: dal Muro informale alla Musa ausiliaria - tutte pubblicate in sei volumi dello Studio Metodologico per la Catalogazione Informatica dei dati relativi all'opera del Maestro, eseguita dall'Università degli Studi di Genova (DISAM), per Fondazione M.S. MultiStudio, di Roma. MARIO SCHIFANO. nopop-art! sarà inaugurata alla presenza del Sindaco di Arezzo, Avv. Giuseppe Fanfani; dell'Assessore alla Cultura e allo Spettacolo, Prof. Pasquale Giuseppe Macrì; di una delegazione Telemarket; di Fabio Migliorati, critico d'arte e Direttore per le Attività Espositive di Arezzo.

Inaugurazione giovedì 28, ore 18.30 -  Con cocktail e performance musicale

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